Un piccolo crash creativo si sta palesando. Doctor Who, nella persona di Russell T Davies, deve iniziare a scegliere da che parte stare. Se guardare avanti, innovare o almeno provare a farlo, oppure se affidarsi all’usato sicuro, al fan service, alla nostalgia.
A dire il vero, però, questo discorso viene solo riportato in auge, dopo la visione di “Lux”, ma può tranquillamente essere messo in pratica in tutta questa fase storica, in cui DW ha trovato ospitalità in Disney.
Quando negli anni 80 lo stile dell’iconico show britannico ha deciso di sposare uno stile più in linea con le caratteristiche dell’epoca, rompendo alcuni schemi (in una puntata con il Sesto Dottore il Tardis riprendeva a mutare forma, cosa poi trascurata e dimenticata) o abbandonandosi ad un’autoironia più esplicita (basti pensare ad alcuni villain durante la fase del Settimo Dottore), il risultato è stato il tramonto della prima fase di Doctor Who.
Le caratteristiche sembrano essere le stesse: la serie si sta “adagiando” verso un’attualità quasi di comodo, abbandonando alcuni elementi stilistici che nel tempo sono risultati vincenti, una certa sperimentazione sta divertendo sul momento (l’alto budget a disposizione comunque permette di togliersi degli sfizi) ma sta aprendo ad un generale “vale tutto” che in Doctor Who rischia di essere molto pericoloso.
DOCTOR WHO E DISNEY
Un po’ il Woody Allen de “La Rosa Purpurea del Cairo”, un po’ Roger Rabbit, un po’ lo stesso Walt Disney che dialoga con Paperino, in un indimenticabile lungometraggio celebrativo del 1988. Doctor Who passa definitivamente dai sobborghi inglesi e da alieni ironicamente trash al linguaggio disneyano per eccellenza. Il villain di episodio è Lux, uno dei tanti Dei del caos che sono stati evocati, verosimilmente versando del sale ai confini dell’universo. Davies conferma di sentirsi quasi legittimato a questo cambio totale di registro con meno fantascienza e più “fantasia”, anche grazie al precedente di alcune licenze prese durante la serie classica (con il Toymaker su tutti).
Indubbio che per uno spettatore di vecchia data vedere il Dottore e la sua companion trasformati in cartoni animati è un qualcosa di godibile e innovativo. Anche la risata del finale del triplo speciale con Tennant fa piombare lo spettatore, dalla sensazione di trovarsi di fronte ad un filler di quelli brutti (quasi sulla falsa riga di “The Idiot’s Lantern” della seconda stagione), nel cuore delle vicende orizzontali del Dottore di Gatwa.
QUARTA PARETE E MESSAGGI SUBLIMINALI
L’aspetto sicuramente più audace però si trova a metà episodio. Quando il Dottore e Belinda sono intrappolati nella pellicola e provano a uscirne. Tra le varie realtà create da Lux, ecco una pazzesca rottura della quarta parete e i protagonisti si trovano nel nostro mondo. Uno scherzo da parte della divinità, ma forse anche no. Il Dottore (forse Russell) dialoga con degli stereotipati fan dello show, con un pizzico di ironia, forse di autoironia. Il riferimento a “Blink” è forse uno dei punti più acuti dell’episodio. Bisognerebbe capire se tale scelta è frutto di una semplice voglia di sperimentare e scherzare, oppure un tentativo di mandare espliciti messaggi al pubblico, invitando a non lamentarsi in continuazione e godersi semplicemente uno show che vuole essere leggero.
Certo, “Blink” anche se scritto da Moffatt è stato realizzato durante la sua precedente gestione. Quindi l’atteggiamento nostalgico, inevitabile, certe volte potrebbe anche servire da riflessione su quello che in passato ha funzionato e su cui si potrebbe insistere, non necessariamente senza le dovute evoluzioni.
COSE CHE INCURIOSISCONO E COSE UN PO’ INQUIETANTI
Un’immagine inquietante però emerge alla fine di questo episodio che sicuramente farà parlare di sé. Mrs. Flood decide di comparire anche alla fine di questo episodio (dimostrando di poter viaggiare nel tempo) e fornendo un dettaglio che, alla luce della svolta meta di questo episodio, rischia di suonare assai minaccioso. Lo show terminerà il 24 maggio. Da una parte grazie tante: sappiamo già che l’ultimo episodio della stagione verrà trasmesso quel giorno, nel precedente episodio si è capito che il 24/05/25 capiterà qualcosa di apocalittico. Tuttavia alcune voci del web vogliono vedere nelle comunicazioni di Mrs. Flood ulteriori messaggi al pubblico, considerando i suoi sguardi in macchina (altra rottura della quarta parete). In che senso lo show finisce il 24 maggio? Per caso c’entrano le voci di cancellazione che si sono rincorse nei precedenti mesi?
Sicuramente la paura è un po’ eccessiva considerando che la trama di questa stagione probabilmente era già pronta insieme a quella della precedente. Il crash creativo di cui si è parlato sopra, tuttavia, è assai evidente ed è difficile non pensare a qualche cambio drastico dopo questa relativamente breve e discussa fase.
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Un episodio che dal promo della precedente puntata sembrava promettere ben poca roba. Tuttavia, provando a scartare le controversie interiori che possono colpire un fan, è un episodio che darà vita a molte chiacchiere oltre al fatto di aver portato una novità molto interessante in fatto di rottura della quarta parete. E questo forse, per ora, va premiato.
