Euphoria 2×02 – Out Of TouchTEMPO DI LETTURA 4 min

Euphoria, dal termine della sua prima e strabiliante stagione, è diventata una delle serie di punta di HBO. Non sono stati tanto i rating a farla divenire così importante, difatti questi non hanno più questa eccessiva valenza per le emittenti, bensì il passaparola che la serie ha avuto in questi anni e le innumerevoli nomination che lo show si è guadagnato tra i vari Awards di tutto il mondo (inclusi i RecenAwards). Tra le altre cose, Zendaya è diventata una vera e propria stella di Hollywood, partecipando ad alcune pellicole che hanno caratterizzato il 2021 (Dune e Spider-Man: No Way Home).
Quindi, il prodotto ideato da Sam Levinson, era già diventato un fenomeno con una singola stagione all’attivo, anche grazie a due episodi speciali (“Trouble Don’t Last Always” e “Fuck Anyone Who’s Not A Sea Blob“) di incredibile qualità che hanno tamponato un’attesa molto lunga dovuta alla pandemia e probabilmente anche dovuti agli impegni dei vari attori coinvolti. Nonostante questi imprevisti la serie è tornata con un grande inizio, anche se non eccellente quanto la chiusura della prima stagione, mettendo tante carte in tavola che in “Out Of Touch” hanno lentamente cominciato a scoprirsi.

LE DISAVVENTURE DI FEZ

Cal: “This your store?”
Fezco: “It’s a family business.”
Cal: “Do your parents own it?”
Fezco: “You usually ask this many questions, man?”
Cal: “Just you. She tell you who I am?”
Fezco: “Nah, man.”
Faye: “Are you a cop?”
Cal: “No. Just a concerned father.”

In questo scoppiettante inizio stagionale la storyline più interessante e coinvolgente non può che essere quella che riguarda Fezco e Nate. Ciò che è successo a capodanno, conseguenza di ciò che è accaduto nei primi otto episodi, ha avuto grandi ripercussioni tra i personaggi e, verosimilmente, ne avrà ancora molte altre. I due ragazzi sono desinati presumibilmente a ricontrarsi ed avere una resa dei conti, nel frattempo Cal è venuto a sapere come è andata realmente la vicenda, dovendosi così, scontrare, con la realtà dei fatti e delle sue azioni.
Interessante notare come la maggior parte delle sottotrame dei personaggi siano intrecciate, nel bene o nel male, a questa porzione di trama che è, tra le altre cose, decisamente la più action tra tutte. In tutto questo è evidente come l’importanza di Lexi all’interno della serie sia cresciuta notevolmente, mentre, nella prima stagione, la ragazza era poco più che un personaggio secondario. Questa continua caratterizzazione dei personaggi aiuta a creare l’universo di Euphoria in cui ogni azione ha una precisa conseguenza che colpisce tutti, nessuno escluso.

INFLUENZE NEGATIVE

Come già detto ad inizio recensione, per ogni personaggio si sta, con molta calma, delineando un futuro tutt’altro che roseo; al contrario, le prospettive di prossimi disastri sono molto alte, per cui l’attenzione è alle stelle.
Se si dovesse trovare un personaggio più in difficoltà non si potrebbe che additare Mandy, in quanto è il character con meno spiragli attualmente, essendo la terza incomoda tra Nate e Cassie; eppure il suo lavoro da babysitter e il suo carattere eccentrico e impulsivo, potrebbero portare a qualche vicissitudine intrigante non da sottovalutare.
Anche per Kat, se si basasse solamente su quanto di concreto si è visto in questi due episodi, si potrebbe parlare di un personaggio attualmente immobile su se stesso, in realtà, oltre ad essere protagonista di uno dei momenti registicamente più interessanti della puntata, la serie sembra sbattere in faccia allo spettatore che la ragazza soffre, senza tanti fronzoli, di problemi psicologici, anche piuttosto gravi. Questo potrebbe farla diventare una scheggia impazzita destabilizzando, potenzialmente, tutte le persone che la circondano.
Infine, le due coppie protagoniste di questo inizio di stagione, Rue & Juels e Nate & Cassie, sono l’emblema della influenza negativa nelle relazioni tossiche. Da una parte il sentimento più puro può portare a rendersi più vulnerabili e meno forti ai problemi della vita, mentre dall’altra parte l’attrazione fisica supera qualsiasi cosa, inclusa la dignità.
In conclusione il ritorno di Euphoria è in grande stile, la qualità rimane eccelsa, con una regia spettacolare come ciliegina sulla torta. Tutto ciò che gira attorno a Rue e compagni funziona eppure sembra mancare qualcosa, ma essendo appena arrivati al secondo episodio c’è tutto il tempo arrivare alla benedizione.

La serie di punta di HBO concretizza un ottimo episodio con un titolo citazionistico a “Out of Touch” degli Hall & Oates. Se il buongiorno si vede dal mattino, Euphoria continuerà a far parlare di sé.