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Recensione film Uncharted Tom Holland
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Uncharted

Nathan Drake e il suo compagno di avventure Sully si lanciano in una pericolosa ricerca per trovare il più grande tesoro perduto, mentre seguono anche gli indizi che potrebbero portare al fratello di Nathan, scomparso da tempo.

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Nathan Drake e il suo compagno di avventure Sully si lanciano in una pericolosa ricerca per trovare il più grande tesoro perduto, mentre seguono anche gli indizi che potrebbero portare al fratello di Nathan, scomparso da tempo.

 

L’industria cinematografica oggi vive nell’era dell’hype, delle aspettative. La Sony lo sa, avendoci giocato fino all’ultimo con il fenomeno Spider-Man: No Way Home. Tuttavia le aspettative possono essere armi a doppio taglio, producendo molteplici effetti e diversi tra loro. Tradire le aspettative non significa necessariamente insuccesso, e soddisfare le aspettative non significa che un prodotto sia ben riuscito. Le aspettative e la qualità intrinseca di un’opera sono binari che possono intersecarsi, ma non coincidono sempre.
Uncharted ha tradito le aspettative dei fan? Probabilmente sì.
È comunque un ottimo film? No.
È un film orrendo come si legge in giro? Anche no.
Uncharted era atteso al varco come film prodotto dalla Sony in collaborazione con la Naughty Dog (studio che ha dato i natali all’omonima saga videoludica) e con la neonata PlayStation Productions. In particolare, nelle intenzioni originali, questo film aveva l’onere di dover instaurare un nuovo franchise cinematografico, sfruttando una larga fan base interessata alle avventure del cacciatore di tesori Nathan Drake. Sin dalle prime notizie di casting si erano però accesi i primi dibattiti, tradendo le aspettative dei fan (che acclamavano Nathan Fillion nei panni del protagonista). Ciò che ne è venuto fuori è una origin story sul personaggio di Nathan Drake, nel tentativo di dare il via ad una saga. E, finora, gli incassi stanno dando ragione alla Sony.

There are places out there you can’t find on any map. They’re not gone. They’re just lost.

UNCHARTED – LE ORIGINI


Tutti coloro che andranno al cinema sperando di vedere sin dai primi minuti una minuziosa riproposizione delle avventure tratte dai videogames della Naughty Dog resteranno delusi. Uncharted (il film) non è ancora Uncharted (il videogioco), e può essere anche coerente con l’intenzione di dare il via ad una nuova saga cinematografica, che è sempre la gallina dalle uova d’oro degli studios.
Tom Holland interpreta un Nathan Drake diverso dal personaggio noto ai fan, una sorta di Peter Parker senza superpoteri e prestato all’arte del furto. Il film racconta principalmente le origini della sua amicizia con Sully, interpretato da un buon Mark Wahlberg. Anche qui le critiche sul casting si sono sprecate, ritenendo Wahlberg troppo giovane per il ruolo. Infatti l’età dei personaggi non sono state rispettate appieno, mantenendo però l’idea di partner tra protagonista più giovane e mentore/socio più anziano.
Inoltre, vengono introdotti anche personaggi tratti dai videogiochi più recenti della serie di Uncharted, come Sam Drake o Chloe Frazer. Risulta apprezzabile tutta la retrospettiva dedicata ai personaggi principali, focalizzandosi su valori come la fiducia e l’amicizia. Nathan viene ritratto sin da bambino narrando l’inizio della sua carriera come cacciatore di tesori, con il suo primo grande colpo: il tesoro di Magellano. È abbastanza frettolosa, invece, l’evoluzione del personaggio di Tom Holland, che passa dal derubare giovani ragazze a fare acrobazie su navi aviotrasportate. Tuttavia, per quanto si tiri la corda, lo spettatore riesce comunque a godersi lo spettacolo.

GENERI IN VIA D’ESTINZIONE


I film d’avventura sono un genere in via d’estinzione, inutile girarci intorno. Oggi diventa sempre più raro spendere un paio d’ore al cinema per perdersi in inseguimenti e battaglie, con tematiche piratesche o medievali, in ambientazioni fuori dall’ordinario. Uncharted non è il film che stravolgerà il genere, ma potrebbe forse rappresentare la miccia per riaccendere un fenomeno, magari grazie al sostanzioso aiuto in arrivo da Indiana Jones 5. Il film di Fleischer abbonda di cliché e stereotipi del genere che però periscono di fronte ad un ottimo ritmo ed un primo atto di ottima caratura.
Col passare dei minuti la qualità va scemando, non riuscendo a mantenere la freschezza delle ambientazioni moderne. Gli enigmi sono forse troppi e di conseguenza vengono risolti senza troppe difficoltà, sia per favorire il ritmo che lo scorrere della trama. La sceneggiatura è più zoppicante di quanto non sembri, con cellulari ed auricolari che appaiono e scompaiono quando servono, ad esempio. Tuttavia la grande mole di humour, spesso anche in soccorso dei passaggi critici nello script, e la discreta messa in scena lo rendono un buon “popcorn-movie“. Nulla di meno e nulla di più di quello a cui aspira. Un blockbuster moderno, pieno di difetti congeniti, che però trasporta lo spettatore in un’avventura di due ore, senza dargli il tempo di pensare a cosa stia guardando. E lo si potrebbe paragonare anche al recente Red Notice.


Con Uncharted, dopo Spider-Man: No Way Home, Tom Holland fa due su due, almeno al botteghino. La sensazione è di trovarsi di fronte ad un astro nascente dello star system. Il suo Nathan Drake è ancora acerbo, e quindi troppo diverso dal personaggio che i fan conoscono. Tuttavia ci sono margini di miglioramento ed il rapporto con Sully è forse la cosa più bella del film. Film che in sostanza è un “compitino” e nulla più, sprecando a metà un’occasione.
Alcune scene, soprattutto in sala, sono da “effetto wow”, anche se la CGI a volte non aiuta lo spettatore ad immergersi nelle imprese spericolate dei protagonisti, come per la caduta dall’aereo. La colonna sonora di Ramin Djawadi (Game Of Thrones, Westworld) risulta stranamente anonima, in un film in cui la soundtrack giusta avrebbe potuto garantire un salto di qualità. La speranza, viste le due scene a metà dei titoli di coda, è che nel sequel (già annunciato) si aggiusti un po’ il tiro, mantenendo gli elementi che funzionano e correggendo i non pochi difetti presenti.

 

TITOLO ORIGINALE: Uncharted
REGIA: Ruben Fleischer
SCENEGGIATURA: Art Marcum, Matt Holloway, Rafe Judkins

INTERPRETI: Tom Holland, Mark Walberg, Antonio Banderas, Tati Gabrielle, Sophia Taylor Ali
DISTRIBUZIONE: Sony Pictures
DURATA: 116′
ORIGINE: USA, 2022
DATA DI USCITA: 17/02/2022

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Giovane musicista e cineasta famoso tra le pareti di casa sua. Si sta addestrando nell'uso della Forza, ma in realtà gli basterebbe spostare un vaso come Massimo Troisi. Se volete farlo contento regalategli dei Lego, se volete farlo arrabbiare toccategli Sergio Leone. Inizia a recensire per dare sfogo alla sua valvola di critico, anche se nessuno glielo aveva chiesto.

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