House Of The Dragon 2×06 – SmallfolkTEMPO DI LETTURA 4 min

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House Of The Dragon 2x06 recensione“Il tempo non passa, semplicemente è”, dicono i fisici, e con esso anche la sua percezione che varia in maniera soggettiva e difficilmente quantificabile nonostante le lancette dell’orologio lo quantifichino chiaramente.
A volte 5 minuti sembrano 20, altre volte sembrano 2, e lo stesso si può dire di un’ora. Applicando questa teoria a film o agli episodi di una serie tv il concetto non cambia e, anzi, trae sfumature differenti che però dipendono molto da quello che viene messo in scena e dall’interesse generato.
Cosa si può quindi fare con 67 minuti a disposizione per far si che sembrino 30 minuti invece che 120? La risposta a questa domanda non va chiesta a Eileen Shim (tra l’altro la stessa penna dietro il divisivo “Destiny” che è il terzo episodio del discutibilissimo The Acolyte) perché la sceneggiatrice non ha idea né l’esperienza, né le storyline a disposizione per poter fare un episodio degno di essere ricordato.
Perché probabilmente questo passerà alla storia come l’episodio della svolta saffica di Rhaenyra o quello in cui è stata confermata la teoria secondo cui i bastardi mezzosangue Targaryen/Velaryon, altresì noti come Dragonseed, possono guidare un drago. Due scene che arrivano nel finale di puntata e che non giustificano i precedenti 60 minuti.

You’ve already written yourself into legend. You survived dragonfire.

“VUOI MONTARMI?”


Domanda volutamente provocatoria che vale sia per Addam Of Hull sulla schiena di Seasmoke, figlio illegittimo di Lord Corlys Velaryon e fratello di Alyn anche se a differenza di quest’ultimo non ha i capelli biondi, che per Rhaenyra e Mysaria che si limonano duramente dopo che quest’ultima le confessa di essere stata violentata ripetutamente dal padre quand’era piccola. Due svolte diverse ma che vanno nella stessa direzione, ovvero quella di rinvigorire il Team Rhaenyra che sta lentamente ritrovando smalto.
Chi ha letto i libri già saprà la direzione che prenderà ora la trama, chi non li ha letti invece deve solo sapere la seguente cosa: Addam non è chiaramente l’unico bastardo avuto da queste generazioni e quindi il piano di trovare dei nuovi “piloti” per i draghi di Rhaenyra sembra essere improvvisamente più realistico. Con buona gioia degli spettatori paganti.
Se l’improvvisa svolta saffica di Rhaenyra non convince affatto e, anzi, sembra una di quelle cose che vengono messe ad hoc dagli sceneggiatori nelle serie tv quando mancano idee, dall’altro ha un suo perché se lo si guarda dal punto di vista di Mysaria e dei membri del consiglio di Rhaenyra che continuano a trattarla in maniera ben diversa rispetto a come i membri dell’altro consiglio trattano Aemond. A questo proposito va sottolineato che il bacio/interesse romantico tra le due è un qualcosa prettamente televisivo e non deriva dai romanzi di Martin. Ognuno ne può trarre le proprie conseguenze, ma in assenza di Daemon e di qualcuno di cui potersi veramente fidare, è (parzialmente) comprensibile la scelta di voler rendere Mysaria più intima con Rhaenyra per giustificare ancora di più i suoi consigli strategici.

“CHE COGLIONI STE ALLUCINAZIONI, PORCA TROIA…”


Quando si accusa questo episodio (ma anche lo scorso) di essere tediosi, lo si fa avendo in mente un chiaro esempio: Daemon e le sue allucinazioni in quel di Harrenhal. Allucinazioni ed esperienze che vanno avanti ininterrottamente dalla terza puntata e di cui ora non se ne può veramente più. Non solo per la tediosità di queste esperienze (si, fa piacere rivedere Paddy Considine ritornare nel ruolo di Viserys ma se ne poteva fare serenamente a meno), ma anche per la gestione del personaggio che non evolve in alcun modo, vittima di una necessità di scrittura che lo vuole lontano da Dragonstone per far sì che lì le cose cambino anche senza di lui. Come infatti la stessa Rhaenyra afferma.
A due episodi dal termine e con una terza stagione già in saccoccia, questa seconda parte di stagione si sta rivelando estremamente preparatoria, il che è comprensibile visto quanto accaduto in “The Red Dragon And The Gold” ma è anche gestito male non nel migliore dei modi. C’è bisogno di una svolta, qui, ora, adesso.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Addam e Seasmoke
  • L’incitamento della folla grazie alle barche con il cibo
  • Larys non nominato Mano di Aemond
  • Puntata molto lenta come la precedente
  • Alcuni dialoghi e scene molto vaghi 
  • Bisogna troncare la storyline di Daemon o, in alternativa, va benissimo non mostrarlo più per un po’ perché questi flashback/visioni hanno stancato
  • Svolta lesbica non necessaria anche se potenzialmente comprensibile

 

La fase preparatoria continua e forse, ma proprio forse, si è vicini ad una svolta. In caso non avvenisse, allora andrebbe riconsiderato il minutaggio perché per quello che è stato mostrato c’è decisamente troppo tempo a disposizione e tutto sembra molto vacuo.

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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