Jupiter’s Legacy 1×07 – Omnes Pro UnoTEMPO DI LETTURA 4 min

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Jupiter's Legacy 1x07 recensioneAd un solo episodio dalla fine di questa prima (e, ad ora, possibilmente unica) stagione, la sensazione è quella di aver visto una serie dalla forma a U: inizio ottimo, nel mezzo il nulla cosmico e poi, giusto in prossimità del finale, ecco ritornare un guizzo di qualità.
By Dawn’s Early Light” aveva presentato la serie in tutto il suo splendore, enfatizzando sia pregi che difetti, poi seguita da una serie di puntate che non hanno lasciato il segno (“Painting The Clouds With Sunshine” e “What’s The Use?” su tutte) e  segnata malamente da un “All The Devils Are Here” che ha rappresentato il punto più basso della stagione. Ovvero la parte centrale della famigerata U.
“Omnes Pro Uno” alza finalmente l’asticella riportando sullo schermo un po’ di quella qualità andata perduta (specialmente nei lunghissimi flashback del passato) ma, va detto, rimane comunque impantanato in una narrazione veramente troppo singhiozzante.

The Utopian:I’m doing everything I can to keep this thing from falling apart.
Lady Liberty:Well, it’s not working. The Code is broken.
The Utopian:The Code is not broken. It’s being challenged.
Lady Liberty:No, it is broken when Ghost Beam dies and Baryon lives.

UN PASSATO DILUITO


Dopo una sfilza di episodi che oscillavano tra i 35 ed i 49 minuti di durata, “Omnes Pro Uno” arriva a sfiorare l’ora con i suoi 56 minuti. Tutto bene, potrebbe pensare qualcuno, visto che c’è parecchio che si potrebbe esplorare, se non fosse che l’esplorazione dell’isola, in sè e per sè, alla fine è per l’ennesima volta estremamente diluita.
La sensazione di essere davanti a delle prove lanciate dall’Isola (stile Lost, giusto per citare l’opera più famosa da cui Millar ha preso ispirazione) si fa palese sin dall’improvvisa nascita degli alberi e, proprio per questo, andrebbe un po’ accorciata per non scadere nel già visto. Sfortunatamente sia la regia di Marc Jobst che la penna di Julia Cooperman non la pensano allo stesso modo, tanto da concedere tantissimo spazio ai flashback. E, come se non bastasse, il tutto viene fatto con continui salti di scena che interrompono il ritmo infastidendo lo spettatore che si sente quasi preso in giro da questi costanti cambi registici.
Ovviamente il tutto viene ripagato dalla scena finale, con una moltitudine di colori e luci che fanno bene al cuore e agli occhi, però non si può che constatare una certa fatica per essere arrivati fino al momento clou. Oltretutto, gli amanti del fumetto probabilmente storceranno il naso per un paio di scelte diverse.

UN PRESENTE IN CRESCENDO


The Utopian:So what are you proposing? That we just abandon the very values we built this whole thing on? Throw it all away?
Lady Liberty:I don’t know! I just wanna be able to talk about whatever this is right now! Discuss options! Try to fix it! We live in a different time! It’s not the 1930s anymore!
The Utopian:That’s why we need to stick to the Code even more. The country needs it right now more than ever.
Lady Liberty:No, it’s why you need it more than ever.

Non c’è niente da dire: l’introduzione di Raikou (interpretata da una buona Anna Akana) è una delle sorprese più piacevoli della serie. La relazione di puro odio con Walter (l’ennesima della 2° generazione di supereroi), come si può constatare, e le skill da ninja sono una combo molto intrigante e lasciano intendere un bel passato da esplorare.
L’altro elemento, ben enfatizzato nella scorsa recensione, è lo scontro ideologico circa il valore del Codice. The Utopian continua a dimostrare una certa arretratezza mentale (ben sviscerata ogni qual volta si parli di un membro della Union chiamando con il vero nome), Lady Liberty invece sta finalmente ponendosi qualche domanda, come è giusto che sia.
Chiaramente l’impatto positivo di questa puntata arriva sia dal passato che dal presente ma è proprio nel qui ed ora che Jupiter’s Legacy si sviluppa maggiormente, andando ad elaborare un po’ di quelle discussioni che tanto accendono gli animi dei fan. Peccato per lo scarso minutaggio dedicatogli.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Ultimi momenti della puntata con l’apertura della porta e la genesi dei supereroi
  • L’introduzione della figlia di Walter, Raikou, è sia spettacolare che particolarmente interessante per le potenzialità che porta con sè
  • Primo vero faccia a faccia tra Grace e Sheldon
  • La regia è un qualcosa che non va proprio: i continui salti tra presente e passato tagliano costantemente le gambe ad un ritmo che fatica a decollare
  • Alcuni scambi di battuta fanno rabbrividire…
  • Durata eccessiva

 

Con un solo episodio rimasto a disposizione per tirare su le sorti di una stagione piuttosto discutibile, Jupiter’s Legacy chiude finalmente la storia delle origini dei sei membri fondatori della Union e lascia le porte aperte ad un finale molto più adrenalinico del solito. Anche in questa settima puntata si evidenziano classici errori, alcuni buoni spunti ma tante occasioni gettate al vento. Purtroppo.

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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