Il genere supereroistico negli ultimi anni sta spopolando tanto al cinema (con le varie produzioni ispirate ai fumetti Marvel e DC), quanto in televisione (con The Umbrella Academy, The Boys, Watchmen, i recenti WandaVision e The Falcon And The Winter Soldier e chi più ne ha più ne metta). Per quanto sia comodo cavalcare l’onda di un genere così di successo, rimane dunque difficile per una serie sui supereroi spiccare realmente rispetto alle altre.
Il punto di forza di Jupiter’s Legacy a livello contenutistico risiede nell’importanza del dibattito etico e morale che ruota attorno al “codice” dell’eroe.
È giusto intervenire nelle guerre per un supereroe?
E spegnere una vita per scongiurare un male maggiore?
Sono molte le domande a tal proposito sollevate dai primi due episodi della serie.
Concentrandosi su queste tematiche, poco è stato però realmente rivelato allo spettatore riguardo le origini degli eroi protagonisti. Proprio per aggiungere tasselli a questo puzzle semi-vuoto, “Painting The Clouds With Sunshine” viene in soccorso dello spettatore.
1929. GEORGE HUTCHENCE
“It is all about the attitude, chum. Chin up, eyes forward. Paint the clouds with sunshine.”
Protagonisti di questo terzo episodio sono gli Hutchence: George nel passato e suo figlio Hutch nel presente.
La famiglia Sampson lascia temporaneamente a questi due personaggi il ruolo di main character della vicenda. Molta meno importanza hanno di conseguenza i soliti temi riguardo scelte etiche, la vita dell’eroe o quant’altro, mentre più spazio viene dato al mettere insieme i pezzi e tentare di ricostruire per bene la storia pregressa della serie. Tale ricostruzione avviene tuttavia con un ritmo molto lento, concentrando l’attenzione quasi unicamente sullo stato mentale di Sheldon (elemento che sembra già essere l’innesco che porterà l’originale Union Of Justice ad ottenere i propri poteri) e su un approfondimento di George, aka Skyfox.
Visti anche i frequenti accenni al fantomatico tradimento del personaggio, sembrerebbe sensata la scelta di dare risalto al futuro Skyfox. Nonostante sia protagonista di un flashback totalmente privo di azione, il suo carisma e la sua psicologia rendono la visione di “Painting The Clouds With Sunshine” comunque piuttosto interessante. In special modo grande risalto viene dato allo stile di vita di Hutchence, fatto di eccessi e apparenze (o “attitudine”, come dice lui), mantenute anche quando il mondo gli crolla addosso.
PRESENTE. HUTCH
“I broke a promise tonight, Linus, when I did that to Lucy and Big Man… But the world is changing. So I guess I’m gonna have to change with it.”
Altro personaggio decisamente interessante è il figlio di Skyfox: Hutch. Questo secondo protagonista viene mostrato qui per la prima volta e da subito riesce a lasciare il segno nella serie.
Hutch costituisce di sicuro la parte più interessante dell’episodio, portando nello stesso tempo una buona dose di azione e mistero. Pur essendo teoricamente privo di abilità proprie, Hutch fa da leader a un gruppo di furfanti tutti dotati di superpoteri.
Il ragazzo viene mostrato sempre in situazioni di pericolo o di subordinazione rispetto ad altri criminali più importanti nonostante sia in realtà in grado di uccidere chiunque voglia senza il minimo sforzo. Ciò che lo limita è il medesimo codice che impedisce a Utopian di uccidere i supercriminali.
In un certo senso può essere dunque fatto una sorta di parallelismo tra Hutch e Paragon, entrambi ligi al codice creato dai loro genitori, ed entrambi trovatisi a infrangere tale codice per necessità, seppur di natura diversa.
Con il finale si congiungono passato e presente, mostrando un Hutch alla ricerca del proprio padre, di cui tuttora è ignoto lo stato. È probabile che la doppia narrazione proseguirà fino a fine stagione, continuando dunque ad alternare gli scenari del passato a quelli del presente e costruendo le due storie in parallelo.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
|
|
“Painting The Clouds With Sunshine” fornisce un tassello importante per la comprensione della trama sul fronte passato, mentre su quello presente riesce a sopperire alla scarsità di mazzate azione, costituendo di fatto un buon episodio. Nonostante ciò, come per il caso di “Paper And Stone“, la narrazione rimane piuttosto lenta e, seppur vivacizzando un po’ le cose con qualche scena d’azione qua e là, l’episodio è ben lontano dall’ottimo risultato ottenuto dal pilota.
Quanto ti è piaciuta la puntata?
0
Nessun voto per ora
Tags:
Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.