Dopo l’esperimento creativo di WandaVision, i Marvel Studios tornano a una produzione più classica, basata sull’azione e sul tipico stilema dei cinecomic.
The Falcon And The Winter Soldier segue le avventure dei due omonimi supereroi sei mesi dopo il Blip (nome che va ad indicare il periodo in cui l’universo è stato decimato da Thanos).
Già da questo primo episodio emergono alcune tematiche interessanti che la serie si propone di affrontare. Primi tra tutti sicuramente patriottismo e razzismo, due tematiche appunto molto sentite negli Stati Uniti. Queste si rivelano importanti in particolare nella scena finale di questo episodio pilota, dove la scelta del nuovo Captain America viene accompagnata da una particolare descrizione.
Le parole “a real person who embodies America’s greatest values” potrebbero benissimo mascherare una mentalità profondamente razzista, che rifiuta di vedere un afroamericano come Falcon in qualità di simbolo dell’America.
Si vedrà comunque nelle prossime settimane se sarà effettivamente questa la strada che si vorrà far intraprendere alla serie o se invece ci sia un significato molto meno profondo dietro la scelta di questo nuovo eroe.
SI TORNA ALL’ACTION
È molto difficile evitare un confronto tra The Falcon And The Winter Soldier e WandaVision, essendo queste le due serie che hanno segnato l’ingresso attivo dell’MCU al mondo dello streaming.
La prima e più sostanziale differenza che già dal primo episodio è possibile riscontrare sta proprio nell’impostazione stessa della serie. Come già ribadito nell’introduzione, TF&TWS torna ad uno stile più tipicamente supereroistico, con scene d’azione ad alto budget e scontri sbalorditivi dal punto di vista visivo.
Una delle primissime scene proposte allo spettatore vede infatti un conflitto in aria tra Falcon ed un gruppo terroristico guidato da Georges Batroc, avversario di Steve Rogers già apparso in Captain America: The Winter Soldier. Dopo una sequenza di quasi 7 minuti, “New World Order” cambia però subito registro. La scena iniziale funge infatti solo da assaggio per far capire allo spettatore cosa può e deve aspettarsi dalla serie, mentre il minutaggio rimanente si focalizza sulle vite private di Sam e Bucky.
SAM E BUCKY: DUE PERSONAGGI A LUNGO RIMASTI NELL’OMBRA
Per quanto abbiano avuto modo di risplendere nella trilogia dedicata a Steve Rogers, Falcon e Winter Soldier non hanno mai avuto un approfondimento particolarmente curato nel dettaglio. Non se ne può fare di certo una colpa, vista la gran quantità di personaggi già presenti nelle pellicole cinematografiche Marvel. Il format della serie televisiva però consente un maggiore focus sul background di certi personaggi un po’ dimenticati.
“New World Order” è su questo che si focalizza, lasciando temporaneamente da parte l’avanzamento della trama (forse anche un po’ troppo) per rispondere ad alcuni quesiti e mostrare la vita dei personaggi mai messa in scena sul grande schermo. È così che lo spettatore viene a conoscenza della famiglia di Sam, dei suoi problemi finanziari e in parte anche della sua infanzia; così come dello stile di vita attuale di Bucky, del suo senso di colpa e dei vincoli a cui deve giustamente sottostare per essere reintegrato nella società.
“I crossed a name off the list of my amends yesterday.”
Per quanto questi insight siano sicuramente interessanti, un focus tanto mirato rischia di appesantire troppo la narrazione, rendendola a tratti lenta e priva di una trama accattivante. Sicuramente è curioso conoscere la sorella di Sam, così come fa sorridere sapere che Winter Soldier abbia provato a darsi agli appuntamenti online, ma quasi nulla viene invece detto riguardo i famigerati Flag Smashers, con tutta probabilità una delle minacce principali su cui verterà la serie.
L’EREDITÀ DI CAPTAIN AMERICA
“Symbols are nothing without the women and men that give them meaning. And this thing, I don’t know if there’s ever been a greater symbol. But it’s more about the man who propped it up, and he’s gone. So today we honor Steve’s legacy, but also, we look to the future. So thank you, Captain America, but this belongs to you.”
Il più importante punto da trattare riguardo questo primo episodio è sicuramente relativo al lascito di Captain America, probabilmente il vero punto focale dell’intera serie. Sam Wilson era stato visto l’ultima volta in Avengers: Endgame, nel quale accettava lo scudo del Capitano, lasciando intendere che ne avrebbe anche incarnato il ruolo. “New World Order” ribalta invece le carte in tavola, mostrando un Sam in un certo senso insicuro e troppo radicato alla figura del Captain America originale.
Questo mix di umiltà e rispetto da parte di Falcon impedisce dunque all’eroe di rispettare la volontà di Steve, rinuncia che viene ben accolta dal governo in favore – come verrà mostrato nel finale – di un altro Capitano.
È probabile che questo gesto possa portare a una sorta di battaglia ideologica tra Sam Wilson e John Walker (questo il nome del nuovo Captain America): il primo un eroe scomodo per il governo statunitense, tanto in apparenza quanto in attitudine (non va dimenticato che infatti Falcon era uno degli eroi contrari ai Sokovia Accords), mentre il secondo un simbolo facile da esibire e da esaltare, ma soprattutto da manovrare.
“New World Order” dunque prepara sicuramente il terreno per gli episodi futuri, piazzando le basi per il conflitto coi Flag Smashers, ma anche per i contrasti con il nuovo Captain America. Tuttavia c’è da dire che la mole di eventi narrativamente rilevanti è un po’ scarsina se messa a confronto col minutaggio generale, cosa che rende “New World Order” più un lunghissimo prologo che un vero primo capitolo.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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The Falcon And The Winter Soldier non parte sicuramente male e anzi soddisfa le aspettative di molti fan. Qualche difetto e appunto da fare ovviamente c’è, ma è probabile che dal secondo episodio la storia entri nel vivo dell’azione e prenda finalmente il via.
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.