Secret Invasion 1×04 – BelovedTEMPO DI LETTURA 4 min

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Secret Invasion 1x04 recensioneQuesta recensione partirà da una questione meramente economica che però aiuta a mettere in chiaro alcune scelte più o meno discutibili fatte da Disney e Marvel Studios: il budget di Secret Invasion.
Mentre si scrivono queste righe arriva la notizia che il budget totale di Secret Invasion è di 212 milioni di dollari, una cifra monstre che equivarrebbe a poco più di 35 milioni a episodio, non completamente spiegabili semplicemente guardando gli ultimi 5-10 minuti di questa puntata e l’attentato a Mosca della season premiere. Ovviamente ci sono ancora due episodi che possono giustificare queste spese (più il paio di mesi di reshooting che hanno fatto lievitare il tutto), però sia a livello aziendale che come pubblico è difficile giustificare un budget simile anche pesando agli attori coinvolti e i rispettivi cachet. Di fatto si sta parlando del budget messo a disposzione per un film Marvel che ha distribuzione cinematografica e non streaming (Ant-Man And The Wasp: Quantumania era costato 200 milioni di dollari, Guardiani Della Galassia Vol.3 invece 250).
Si guardi ad esempio all’utilizzo degli attori più noti, per esempio Olivia Colman è comparsa per un totale di forse 10 minuti in 4 episodi (e in questa “Beloved” non è nemmeno pervenuta), oppure a Don Cheadle che, pur essendo importante, non ha poi tutto questo minutaggio se si sommano le puntate viste finora (in “Resurrection” è comparso tipo 10 secondi).
Qualitativamente Secret Invasion per ora è uno show forte ma che non fa gridare al miracolo nonostante alcuni momenti epici (vedasi quello in questa puntata in cui viene ucciso Talos o quando viene rivelata la vera identità di Rhoades), motivo per cui bisogna sì apprezzare il tutto, ma pur sempre mettendolo in prospettiva con quanto è stato speso perchè non è tutto oro ciò che luccica ma, come tanti detrattori potranno affermare, almeno sono soldi meglio spesi di un Ms. Marvel o di un She-Hulk: Attorney At Law.

TU QUOQUE, RHOADEY, FILI MI!


Uno degli elementi meglio riusciti a livello fumettistico per l’omonima maxi-saga era stato quello di rivelare la sostituzione da parte degli Skrull di diversi super-eroi, una scelta che ha funzionato perfettamente dal punto di vista della ret-con visto che ha messo in prospettiva scelte fatte singolarmente dagli stessi eroi-Skrull che non avevano moltissimo senso. Scelte che quindi hanno assunto tutto un altro sapore dopo la rivelazione della vera identità.
Kyle BradstreetBrian Tucker qui fanno lo stesso prendendo James “Rhoadey” Rhoades e mostrando le sue vere fattezze, il tutto però con molto meno tempo a disposizione anche visto il limitato numero di apparizioni della “vittima” in questione in altri film e show Marvel. L’impatto è comunque piuttosto rilevante anche sul piccolo schermo, funziona veramente molto bene in quanto dimostra tutte le varie crepe che possono esserci a qualsiasi livello della catena di comando ed è anche un colpo basso che colpisce direttamente Fury, paradossalmente utilizzando la stessa arma (Talos) con cui ha conquistato il suo potere nelle decadi precedenti.
A livello più generale, con questa nuova informazione la serie tv il film già annunciato Armor Wars, che però deve ancora essere messo in produzione sia a causa dello sciopero degli sceneggiatori, sia per il nuovo sciopero degli attori, assume tutta un’altra serie di connotati che però verranno analizzati solo fra un paio d’anni, ed è un peccato perchè questa sostituzione meriterebbe ben più spazio e analisi quanto previsto.

REQUIEM FOR A TALOS


Guardando alle varie comparse di Ben Mendelsohn nei prodotti MCU, la lista è veramente scarna visto che c’è solo Captain Marvel e un’apparizione in una scena post-crediti di Spider-Man: Far From Home. Quindi da un lato c’è una brevissima storia cinematografica, però dall’altro (e questo è merito di Mendelsohn, Tucker e Bradstreet) c’è anche un’empatia piuttosto forte che si è generata tra lo spettatore e Talos, un’empatia che è necessaria visto che la sua morte arriva come uno di quei sacrifici necessari per poter arrivare ad una vittoria.
Sia chiaro, la morte di Talos non è un sacrificio in sè e per sè visto che muore ammazzato da Gravik dopo aver salvato il Presidente degli Stati Uniti, però è quell’evento scatenante che avrà un impatto sia su G’iah che su Nick Fury. In tal senso è lodevole il lavoro fatto dai due sceneggiatori per arrivare a questo punto, specialmente creando un rapporto unico tra Fury e Talos che svilisce in parte il primo ma innalza clamorosamente il secondo. A posteriori, se Talos fosse stato inserito in altri show/film, questa morte avrebbe generato ancora più clamore ma anche così com’è ha il suo perchè. E viste le emozioni provate, questa realizzazione si può definire un successo.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Gravik si rivela essere un super-Skrull con i poteri di Groot
  • La morte di Talos è tutto ciò che serviva a G’iah per uccidere Gravik
  • Interessante (e molto fumettistico) l’incontro tra Nick Fury e Rhoades
  • Scena d’azione veramente ben girata
  • Sopravvivenza di G’iah scontata grazie al siero del super-Skrull iniettato off-screen

 

“Beloved” è un altro buon episodio di Secret Invasion che si chiude con una morte eccellente che scatenerà tutta una serie di reazioni a catena in Fury e G’iah. Gravik continua ad essere un villain eccellente e la serie genera il giusto entusiasmo e il desiderio di avere subito un altro episodio a disposizione. E questo è decisamente un successo.

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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