Torna con un perfetto primo episodio la nuova stagione di Cobra Kai che, dopo meno di un anno, è pronta ad infondere un’altra dose di karate negli animi del pubblico affezionato.
Ricalcando le dinamiche delle passate stagioni, anche la quarta si era congedata con un finale carico di emotività e senza pochi colpi di scena, e adesso la quinta inaugura un nuovo capitolo della storia del franchise con lo stesso entusiasmo narrativo.
¡BIENVENIDOS A MÈXICO!
Dopo il forfait pazzesco durante la finale per del torneo All Valley, Miguel stupisce tutti partendo per attraversare il confine alla ricerca del padre: ecco quindi che, senza troppi preamboli, il karate approda in Messico. Questa nuova storyline si presenta già dal primo episodio come la più promettente della nuova stagione, potenzialmente dotata del mix perfetto tra ambientazione, drama ed action.
Lo spostamento della location al di fuori dagli U.S.A. non è una novità per Cobra Kai, dopo la parabola giapponese di Daniel e i flashback di Kreese in Vietnam. Tuttavia, a differenza di queste parentesi filler, il lavoro di preparazione fatto sul background di Carmen e Miguel ha seminato grandi aspettative durante le passate stagioni. Adesso, i fan del franchise affrontano questo viaggio accanto ai protagonisti con grande curiosità ed entusiasmo, curiosità ed entusiasmo che gli sceneggiatori ricambiano da subito con una prima dose di combattimenti e tamarraggine come quelle che solo Johnny Lawrence riesce a garantire.
In Messico la criminalità governa per le strade, quindi la scelta di portarvi i tre personaggi più inquieti ed imprevedibili della serie è a dir poco azzeccata per dare loro libero sfogo e tenere alta l’attenzione del pubblico. Forse una sbandata di Miguel ancora più marcata sarebbe stata accattivante, ma è ancora presto per capire che evoluzione avranno in questa stagione i protagonisti.
S.O.S. VALLEY
Cosa succederà invece ad Encino? L’episodio si apre con una lunghissima pubblicità del nuovo Cobra Kai rifinanziato da Terry Silver che fa da contraltare allo spot di LaRusso Auto “We kick the competition” dell’episodio pilota. Il parallelismo rafforza l’immagine di una città profondamente cambiata. L’epoca dei karate kid aveva lasciato un’eredità di sani principi e sportività che è stata stravolta dalla faida riaccesa, anni dopo, da Lawrence e Larusso.
La minaccia di questa ascesa inaudita del Cobra Kai, però, sembra essere annunciata in maniera troppo altisonante e il riecheggiare della pericolosità di Silver, nelle parole di Daniel, risulta essere monotono e ripetitivo, tanto che alcuni spettatori potrebbero riflettersi nell’esasperata rassegnazione di Sam, quando rinuncia ad ogni ulteriore discussione con suo padre riguardo il Myagi-Do.
L’accoppiata di Daniel e Chozen costituisce una novità che creerà sicuramente movimento, peraltro abbassando il livello di serietà ed assicurando quella leggerezza tipica del genere “anni ’90” che il pubblico di Cobra Kai ha sempre apprezzato. Eppure, le gag che usciranno dalla strampalata soluzione per sabotare Silver rischiano di sfociare nella demenzialità o nel ridicolo… Ci si augura di vedere qualcosa di più accattivante nelle prossime puntate. Forse le speranze di salvare le sorti di questo blocco narrativo potrebbero ricadere maggiormente, in verità, sulla rivalità tra Sam e Tory.
I NUOVI PERSONAGGI
Se c’è una cosa su tutte per la quale Cobra Kai è da considerare obiettivamente molto superiore rispetto a tanti altri prodotti dello stesso genere, è che la serie è fatta tanto bene da riuscire a condensare la propria narrazione in episodi di soli 30 minuti.
La bravura che richiede il sapere calibrare il racconto ad un minutaggio adeguato sembrava essersi ormai persa nei meandri delle grandi produzioni per lo streaming, invece in Cobra Kai l’equilibrio tra numerosità del protagonisti, molteplicità delle storyline e spazio per i combattimenti, sembra essere stato riscoperto.
Consapevole del solido lavoro di scrittura e dopo aver dato prova per ben quattro stagioni di esserne in grado, la serie ripropone la sfida di inserire ancora nuovi personaggi tra le sue fila. Bisognerà vedere quanta scena sarà dedicata al padre di Miguel che con la sua prestanza da Raul Bova messicano regalerà agli spettatori delle parentesi drama probabilmente interessanti. Subito a seguire, le aspettative si rivolgono a Chozen che non costituisce più un riempitivo di secondo piano ma diventa protagonista delle vicende che si svolgeranno al Cobra Kai.
Dopo tutto il materiale aggiunto in questo primo episodio, si può asserire che la serie si confermi senz’altro all’altezza della curiosità del pubblico.
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Un primo episodio che ricambia la fiducia del pubblico per una nuova stagione che sembra essere nuovamente promettente.
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.