Yellowstone 5×03 – Tall Drink Of WaterTEMPO DI LETTURA 3 min

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Yellowstone 5x03 recensioneDopo tre episodi, si può già intravvedere la direzione che Taylor Sheridan abbia deciso di intraprendere per la famiglia Dutton in questa prima parte della 5° stagione che, va ricordato, essere composta da 14 episodi suddivisi in due parti uguali di 7 ciascuno.
Nonostante il salto temporale possa ancora destare un po’ di disappunto visto che Sheridan ha volutamente evitato tutta la campagna elettorale che in realtà sarebbe stata interessante da vedere, la nuova realtà di Yellowstone è intrigante e sta abbracciando un rinnovato realismo scenico in cui “le classiche intimidazioni del Montana” sembrano non valere più agli occhi della legge. Ed è una cosa molto buona ma anche un po’ improvvisa, visto come la legge è stata piegata in funzione dei Dutton nelle stagioni precedenti.

Rip:You know this going to be a real problem for you, right Sheriff?
Sceriffo Ramsey:A problem of her own making.
Rip:It’s your problem now.

LA FAMIGLIA DUTTON INCONTRA PER LA PRIMA VOLTA LA LEGGE


In un episodio che mette da parte John Dutton/Kevin Costner per focalizzarsi principalmente sui suoi figli e gli altri comprimari, l’ombra delle sue scelte si staglia prepotentemente su chiunque gli sia attorno ma in particolare su Beth che è stata presa da Sheridan ed utilizzata come esempio.
Il nuovo ruolo di John come Governatore del Montana ha delle conseguenze traducibili come “riflettori puntati addosso”, riflettori che non c’erano mai stati prima visto che non era un personaggio pubblico (o almeno non così tanto). All’improvviso per il pubblico, ma a distanza di qualche mese-anno per i protagonisti, l’applicazione della legge è cambiata ed ora le azioni dei vari character sono analizzate al microscopio (come è giusto che sia) e le tante intimidazioni o i vari favoritismi non possono più essere accettati.
Da questo punto di vista Beth serve per accendere la miccia di un nuovo problema che un tempo sarebbe stato risolto di nascosto dallo sceriffo di fiducia, mentre ora è aggravato dal fatto che sia la figlia del Governatore del Montana, nonché Chief of Staff. È palese che il tutto sia un po’ forzato, vista anche la reazione esagerata, però è apprezzabile il tentativo di Sheridan di aggiungere un po’ di realismo e di cambiamento a dei personaggi che hanno sempre vissuto e si sono sempre comportati come se fossero al di sopra della legge.

I LUPI DEGLI ANNI ’80-’90


Un commento a parte va fatto per quel flashback completamente estemporaneo con cui parte l’episodio e con protagonista un John Dutton più giovane ed interpretato da Josh Lucas che i più attenti ricorderanno visto che era già comparso in tre episodi della 1° stagione (“No Good Horses“, “A Monster Is Among Us” e “The Unravelling: Part 1“) ed uno della 2° (“Blood The Boy“).
Il flashback è abbastanza estemporaneo e avrà chiaramente confuso la maggior parte del pubblico visto che è arrivato dal nulla riportando in gioco una versione di John dimenticata, e la domanda che nasce spontanea è ovviamente il perché di questa scelta. Da un lato, molto banale, c’è l’evidente tematica in comune, ovvero la morte di parte del bestiame causata dall’attacco dei lupi, dall’altro potrebbe esserci una motivazione più profonda traducibile anche in un altro spin-off oppure in un paragone della vicenda che ha scosso gli animi dei cowboy all’epoca del flashback (presumibilmente tra gli anni ’80 e ’90).

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Le mosse politiche di John
  • Le mosse finanziarie di Beth
  • Il tradimento di Jamie che sembra palesarsi
  • Il confronto Jamie-Beth
  • Flashback confusionario
  • A qualcuno potrebbe non piacere l’improvvisa applicazione della legge ed una Beth oltremodo eccessiva
  • Angela Blue Thunder e la sua faida con Rainwater non convincono molto

 

Nella nuova Yellowstone ci sono dei cambiamenti in atto che puntano tutti verso un’unica direzione ed i vari personaggi nella scacchiera stanno riallocandosi per confrontarsi e misurarsi in questo nuovo gioco di forza. Ma manca ancora un po’.

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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