Il 17 febbraio 2022, The Marvelous Mrs. Maisel è stata rinnovata per una quinta ed ultima stagione rendendo di fatto molto complicato portare in scena determinati avvenimenti storici (appuntati nella precedente recensione) a meno che lo show non venga costruito attorno a sapienti flashforward in grado di abbracciare le tragiche morti (Kennedy e Lenny Bruce) che potrebbero scuotere Midge e compagni di avventura.
Si può comunque notare un certo desiderio da parte degli sceneggiatori di riavvicinare determinati avvenimenti evitando diluizioni di tempo inutili: lo spettacolo di Lenny al Carnegie Hall e la vittoria di Kennedy, infatti, vengono mostrate come se fossero avvenute entrambe la stessa sera nonostante nella realtà vi fossero circa tre mesi di distanza tra i due eventi. Accantonati i dettagli temporali, comunque, questo finale di stagione racchiude quanto di buono è lecito aspettarsi da The Marvelous Mrs. Maisel, mantenendo tuttavia una consueta zavorra a livello di sceneggiatura che sarebbe stato forse meglio perdere in vista della stagione conclusiva.
POCHI DUBBI, TANTE CERTEZZE
Risulta utile partire dagli elementi negativi di questa stagione, nonostante sia importante fare una piccola premessa: i lati negativi dello show Amazon devono essere messi in prospettiva ed incasellati come “negativi” per uno show che ha da sempre mantenuto un altissimo ritmo, un utilizzo copioso di dialoghi molto fitti e sempre intensi, personaggi divertenti ed interessanti. Insomma sì, lati negativi, ma che vanno a ledere un potenziale dieci abbassandolo ad un otto pieno.
La storia d’amore tribolata tra Mei e Joel continua a tenere banco nonostante l’ospedalizzazione di Moishe potesse rappresentare l’occasione buona per venir fuori allo scoperto e chiudere definitivamente la contesa con l’intera famiglia. Evidentemente si è preferito sospendere il tutto in vista dell’ultima stagione, ma non sarebbe stato male alleggerire la narrazione quantomeno da questo peso. Stessa cosa può dirsi per la guerra tra matchmaker in cui si ritrova incastrata Rose e che aggiunge ben poco sia al personaggio, sia allo show in generale. Altro tasto dolente il mancato utilizzo di un attore come Milo Ventimiglia, apparso in un opening molto promettente e privato di qualsiasi tipo di battuta (salvo qualche frase coperta dalla voce narrante di Rachel Brosnahan). Non avrebbe fatto male una spalla maschile per Midge, almeno in campo sentimentale: come è facile notare nelle sequenze in ospedale, infatti, la donna si ritrova tagliata da molte dinamiche famigliari risultando fuori contesto il più delle volte.
WHAT A FUCKING WONDERFUL AUDIENCE
Una spalla maschile, però, Palladino cerca di trovarla per Midge. O, per meglio dire, cerca di recuperarla: è da “It’s Comedy Or Cabbage” che il pubblico si chiede se e quando Lenny Bruce e Midge riusciranno a far coincidere i propri interessi scoprendosi amanti. Circa due anni dopo, in una fredda e nevosa sera a New York, i due comici cercano di dare una risposta a questa domanda. Un atto carico di passione che travolge i due, ma che non sembra sconvolgere il loro legame affettivo e di amicizia con cui il pubblico ormai li conosce.
Ma c’è qualcosa di più, perché Lenny vede in Midge quello che non è mai stato lui: un comico degno di questo nome, senza vere e proprie dipendenze e con la capacità di mettersi in gioco, rischiare ed essere in grado grazie alla propria cocciutaggine di raggiungere grandi traguardi. Proprio per questo motivo il momento cruciale dell’intero episodio viene racchiuso nello scontro verbale tra Lenny e Midge, dove l’uomo, che aveva cercato di spingere la donna come comica di apertura al Copacabana, si arrabbia per la scellerata decisione di rifiutare l’incarico. La presa di posizione di Midge è legata al fatto che vuole essere lei a scegliere dove e come esibirsi, mostrandosi sotto un certo punto di vista schizzinosa nel momento in cui l’offerta non si addice ai suoi canoni. Lenny non comprende questo suo essere choosy: nonostante il suo ruolo da comico che viene arrestato, quella non può essere l’aspirazione di nessuno. Non c’è onore nel rimanere underground ed essere acclamati solo perché reietti del mondo della comicità. Lenny non accetta che questo sia l’obbiettivo di Midge: la donna, a suo avviso, deve accettare lavori, digerire potenziali licenziamenti, mettersi in mostra ed in gioco senza paura e tenendo la testa alta. C’è una montagna da scalare per arrivare al vero successo e Midge non ha nemmeno iniziato il percorso più ripido e scosceso.
Si tratta di un confronto, come detto, duro, diretto e sentito da parte di Lenny che cerca in tutti i modi di allontanare la donna (esattamente come fatto in “Maisel vs. Lennon: The Cut Contest”) dalla strada della perdizione da cui lui sembra enormemente attratto. Non è un caso che lo show abbia voluto mostrare l’astuccio contenente siringhe e morfina (una delle tante dissolute dipendenze) gelosamente custodito dall’uomo nel bagno.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Il cartellone pubblicitario de The Gordon Ford Show svetta alto sopra Midge, quasi cercasse di sfidarla, rendendo ancora più forti le parole di Lenny che le rimbombano nella testa. La quinta stagione, l’ultima, si preannuncia scoppiettante considerate le varie sottotrame lasciate aperte e le potenziali nuove che potrebbero aprirsi, soprattutto ora che Midge sembra intenzionata a tutto pur di raggiungere palchi importanti e rinomati. Non è più tempo per fare la schizzinosa, ora bisogna rimboccarsi le maniche e giocare forte.
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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.