La tanto attesa battaglia sembra essere finalmente arrivata. O meglio, sembra dare le avvisaglie del suo arrivo. Ebbene sì, dopo dieci episodi il tag della stagione (“Witch war”) potrebbe infine avere un fondo di verità. Niente bacchette magiche alla Harry Potter, solo un accenno di incantesimi pronunciati in rima ma una gran quantità di colpi di scena e di parallelismi tra i personaggi.
Come diceva il buon Bill Hicks, una guerra è tale solo quando sul campo si possono distinguere due fazioni avverse. Nella ridente cittadina di Salem quali elementi compongono queste due fazioni?
Nello scorso episodio avevamo avuto un ulteriore aggiunta tra le fila di Mary Sibley: John Alden infatti, mosso dall’amore paterno, sembra disposto ad aiutare la donna (che ama?). Il redivivo John riesce ad ottenere, in “Wages Of Sin”, l’aiuto di Cotton per mettere in atto un esorcismo con il quale liberare dal diavolo in maniera definitiva il piccolo John. Di Tituba sembra essersi persa ogni traccia, mancando completamente nelle scene e ciò risulta abbastanza frustrante tenendo in considerazione il fatto che proprio lei abbia riavvicinato John e Mary.
Non pervenuto nell’episodio nemmeno il dottore Wainwright il quale, dopo esser caduto nell’infernale pece nera, sembra essersi eclissato dalla scena: è però da dare per scontato un suo ritorno, in primo luogo per il peso che è stato dato al personaggio mano a mano che la stagione procedeva ed in secondo luogo, perché sarebbe alquanto stupido averlo eliminato in maniera definitiva facendolo semplicemente scomparire.
Nella fazione opposta a quella capitanata da Mary ritroviamo la vera villain di questa serie, la contessa Marburg, affiancata dal figlio Sebastian. In teoria in questo lato (che possiamo vedere come “i cattivi“) dovremmo ritrovare anche Mercy Lewis, ma la ragazza non compare nei due episodi e non si sa esattamente che fine abbia fatto.
Ma non tutti i personaggi all’interno della serie sembrano aver scelto in maniera definitiva quale fazione appoggiare: Isaac prova astio e rabbia sia verso la sua vecchia amica Mary (colpevole di averlo utilizzato per i suoi loschi fini), sia verso Mercy colpevole invece di aver ucciso Dolly; parallelamente ad Isaac ed alla sua storia che sembra quasi essere una delle colonne portanti della trama (ciò è riscontrabile nel discorso, davvero ben costruito, di Mary con la contessa), c’è un’altra eterna indecisa che sembra non voler fare la sua mossa, ossia Anne Hale. La ragazza, dopo aver ricevuto la visita da quello che era il Diavolo (o l’Oscuro Signore, come lo si preferisce chiamare nella serie) e riabbracciato lo scomparso Cotton, pare pendere in maniera maggiore verso Mary ma non è da dare la cosa per scontata.
Il primo accenno della tanto agognata which war si ha all’incirca verso il finale della decima puntata, quando Mary prende finalmente la situazione in mano strappando suo figlio dalle mani della contessa e salvandolo da una terribile morte. Il duello è però un semplice fuoco di paglia appena appena accennato, mentre quello che ci si attendeva ancora da inizio stagione e che tarda ad arrivare, è un vero e proprio incendio inestinguibile. Ma per ora sembra che lo spettatore debba accontentarsi di qualche sporadica scena di violenza e di magia, niente di particolare e niente che non si sia già visto.
E’ da indicare uno dei parallelismi più ricorrenti di questa stagione: la continua contrapposizione tra Mary-il suo piccolo John e la contessa Marburg-Sebastian. Il rapporto è fortemente controverso in entrambi i casi e saranno proprio le discrepanze nate e createsi all’interno di questi rapporti familiari a far cedere uno dei due lati. John è pur sempre un bambino ed ha già scoperto che succede ad allontanarsi troppo dalla propria mamma, d’altro canto invece, Sebastian sembra celare una gran voglia di dimostrare alla madre il suo valore ed il suo potere. Anche a costo di surclassare quest’ultima. Mary sembra essersene accorta e sembra far leva proprio sull’ego dell’uomo, ma la cosa non sarà certamente così semplice: mettere uno contro l’altra, madre e figlio, potrebbe non rivelarsi un’ottima scelta strategica.
La puntata si conclude con la più classica delle scene horror per la ripresa di un esorcismo, ma pur trattandosi di un cliché terribilmente scontato, il tutto crea delle solide e buone premesse in vista degli ultimi episodi di stagione.
Di cancellazione o di rinnovo ancora non si parla, ma Salem proprio come l’anno scorso barcolla sulla lama di un rasoio.
Nota a margine: il titolo del decimo episodio (che tradotto sarebbe il nostro “finché morte non ci separi”) fa riferimento sia allo scontro che vede contrapposte la contessa e Mary con il piccolo John in pericolo di vita, sia alla comune frase che viene pronunciata durante un matrimonio che in questo caso vede convolare a nozze Anne Hale e Cotton Mather.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
|
|
0.31 milioni – 0.1 rating | |
Wages Of Sin 2×09 | 0.28 milioni – 0.1 rating |
Til Death Do Us Part 2×10 | 0.39 milioni – 0.1 rating |
Quanto ti è piaciuta la puntata?
0
Nessun voto per ora
Tags:
Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.