Shameless 11×09 – SurvivorsTEMPO DI LETTURA 4 min

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Shameless-11x09Dopo essere stati informati del precario stato di salute di Frank, l’intera famiglia Gallagher riprende a vivere la propria vita senza effettivi cambiamenti nei confronti del bistrattato padre. C’è maggiore accondiscendenza, forse, e un certo senso di impotenza nei confronti di qualcosa che non hanno modo di controllare. Sarebbe stato forse troppo attendersi un atteggiamento diametralmente diverso da parte di tutti nei confronti di Frank solo per la demenza: da tenere presente, infatti, che nel finale della sesta stagione tutti i figli di comune accordo lo hanno prima tenuto rinchiuso nel bagagliaio dell’auto e successivamente gettato da un ponte nel fiume sottostante. Giusto per sottolineare che l’amore non è propriamente il sentimento predominante all’interno della famiglia Gallagher.
O meglio, non lo è quando uno dei soggetti chiamati in causa è il padre, perché invece i vari figli si dimostrano vicini l’uno all’altro, disponibili. Sotto un certo aspetto proprio questa unione viscerale, questa predisposizione all’essere team, è dovuta a Frank e al suo modo di gestire il proprio ruolo all’intero della famiglia.
Lip, Ian e Fiona sono cresciuti in piena autogestione in un South Side che li ha visti lentamente passare da sciocchi ragazzini screanzati a uomini (e donne) fatti e finiti. Fiona è riuscita ad abbandonare il nido; Lip ci sta tentando provando a vendere la casa; Ian un suo posto nel mondo lo ha già trovato (Mickey). I Gallagher restanti, invece, sono stati cresciuti a fasi alterne dai tre sopra citati andando ad instaurare una connessione molto più profonda di quella famigliare. Non è un caso se Ian riconosce in Lip il suo migliore amico.

OHANA SIGNIFICA FAMIGLIA


Ed è proprio la distruzione di questo “team” il motivo principale per cui Debbie non vuole lasciar vendere la casa a Lip: la sgangherata casa del South Side rappresenta a tutti gli effetti il luogo in cui lei, che più di tutti sembra aver patito l’abbandono di Monica, ha riscoperto il peso della famiglia e il significato di supporto vicendevole. È questo che vorrebbe anche per Franny.
Liam, allo stesso modo, teme che la vendita della casa rappresenti per lui, troppo piccolo per arrangiarsi, la fine di tutto e che lo costringa a vivere per strada. Un aspetto che sembrerebbe assurdo se non fosse che più di una volta il Gallagher più piccolo (e forse anche quello più sveglio) è rimasto escluso da qualsiasi tipo di ragionamento, completamente ignorato o addirittura dimenticato.
Tutte queste paure, quelle di Debbie e di Liam, vengono gestite in maniera diretta e oltremodo adulta da un Lip tornato finalmente ad essere il fratello maggiore di cui i Gallagher avevano bisogno in questo momento della loro vita. L’abbraccio tra Liam e Lip è carico di sentimento e non può non commuovere: la vendita della casa potrebbe rappresentare la possibilità per tutti di andare avanti con la propria vita, lontano dal South Side, ma rimanendo pur sempre Gallagher fino alla fine.
In questa poetica equazione di cambiamento, tuttavia, non è stata calcolata una pericolosa variabile: Frank. Sì, perché tutti avrebbero modo di trovare casa in affitto, di comprarne una o di essere ospitati (Liam). Ma Frank, se la vendita dovesse andare a buon fine, che fine farebbe? Difficile immaginarsi un contesto in cui il vecchio Gallagher si ritrovi a condividere il tetto con uno dei propri figli/figlie. Cosa potrebbe nascondere quindi il futuro per il personaggio interpretato da William H. Macy? Il presente, per ora, si mostra offuscato e carico di una demenza senza precedenti, nonostante il colpo alla galleria d’arte di Chicago vada a buon fine: dopo i titoli di coda, infatti, a troneggiare sopra il camino di casa Gallagher c’è I Nottambuli di Edward Hopper.

I SOPRAVVISSUTI


“Survivors” è un episodio dedicato, come dice il titolo stesso, ai sopravvissuti di un’infanzia terribile. E se da una parte questa narrazione riesce a rendere godibile ogni singola sottotrama riguardante i Gallagher (forse Carl è l’unico un po’ sottotono, ma si nota a malapena), dall’altra riesce a confezionare un commiato perfetto anche tra Mickey e Terry andando a scovare nel passato del capofamiglia Milkovich la fonte del suo odio razziale. Mero riempitivo, per ora, il minutaggio concesso a Veronica e Kevin, ancora alle prese con il trasferimento della madre di Veronica a Louisville.
Ma per conquistare e scaldare il cuore bastano pochi minuti, ossia quelli che intercorrono nei dialoghi che coinvolgono Lip prima con Debbie e poi con Liam. Tutto il resto a malapena sufficiente non può che passare in secondo piano.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Lip fratello maggiore
  • Lip e Liam
  • Lip e Debbie
  • Il problema delle motociclette rubate si risolve con una banalità alla Shameless
  • Il furto di Frank
  • Frank ed il suo tentativo di riunire la banda: tra demenza e caparbietà
  • I Nottambuli
  • Dialoghi famigliari ben gestiti
  • Carl un po’ sotto tono
  • Qualche piccolo dettaglio
  • Veronica e Kevin ancora in disparte

 

Shameless si sta velocemente avvicinando al finale di serie (ormai mancano solo tre episodi) e lo sta facendo predisponendo ogni singolo tassello nella giusta posizione: vendita della casa ormai approvata da tutti i membri; risoluzione problematiche legali e famigliari; diatribe risolte. Il vero interrogativo continua ad essere Frank e cosa si deciderà di fare di lui.

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

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