Lip: “I don’t know. I want to.
You know, I really do, but I’ve been sleepwalking through my life for years, and you know, I’ve been so loaded, I haven’t known what I want you know, or who I wanna be, or-or-or be with, and I just fuck!“In genere i titoli degli episodi fanno riferimento ad uno specifico elemento presente all’interno della puntata, sia esso estremamente evidente oppure velatamente nascosto e, proprio per questo, ancora più interessante da scoprire. “Sleepwalking” non è ovviamente l’eccezione visto che fa riferimento sia alla frase sopracitata detta da Lip a Sierra che all’improvviso sonnambulismo di Liam, ma è involontariamente anche qualcosa di più. L’opinione che il sottoscritto recensore (ma probabilmente si può estendere il giudizio anche alla maggioranza degli spettatori) ha di questa intera stagione di Shameless è infatti riassumibile in questo genere di cammino: sonnambulismo andante.
Non è sbagliato far partire la recensione del season finale di una stagione ragionando anche sulla stagione stessa, in fin dei conti “Sleepwalking” ed ogni altro suo collega dovrebbero infatti far quadrare il cerchio, quindi l’utilizzo del titolo per esprimere l’intera ottava annata di Shameless non può che essere la cosa più democratica e corretta da fare. A dirla tutta (e per essere onesti questa osservazione arriva da un confronto interno nella chat di Shameless di noi recensori), “Sleepwalking” e questa ottava stagione sono in realtà vittime di un qualcosa di più complesso perché l’assenza di mordente è in realtà derivante dal momento storico in cui la serie si ritrova e che, in qualche modo, può essere vista come una 3° era geologica del prodotto di Wells. Se infatti la 1° era di Shameless si poteva considerare conclusa con il finale di stagione della 3° stagione (Sheila se ne andava, Lip era ammesso al college, Fiona veniva promossa a lavoro), lo scorso “Requiem For A Slut” sanciva di fatto la fine di un’altra era e offriva anche potenzialmente un perfetto series finale alla serie con la morte di Monica. “Sleepwalking” non è assolutamente paragonabile con quest’ultimo ma sfortunatamente è un qualcosa che va fatto proprio per la “qualifica” di entrambe le puntate ed il risultato è impari. Troppi sono gli elementi che non funzionano (Debbie, Fiona, Kev-V-Svetlana, Gay Jesus) e troppo pochi sono quelli che funzionano (Lip e Liam).
Lip: “I was drunk on our first date. I was drunk almost the entire time that we were together.
I don’t know how to be with myself, let alone someone else. Man, I don’t know what I want, but I know I have to be honest with you.
And it’s because I care about you. I’m sorry.”
In generale quello che si può contestare con più facilità a questo season finale è il pressappochismo con cui Wells stesso ha scritto la sceneggiatura. Ed è un’accusa pesante se si pensa che il buon vecchio John è sempre stato in grado di firmare ottimi script sganciando bombe e frasi autentiche. Eppure qui molto più di qualcosa è andato storto, forse vittima della fretta, forse vittima della fiducia innata in se stessi dopo 8 anni: non è dato saperlo. Lo script però parla da solo ed esclama: “erroracci banali”.
Giusto per fare qualche appunto diretto in favore di questa tesi, si può portare come prova la reazione dei manifestanti di Gay Jesus che si autoproclamano Ian Gallagher, il poliziotto che non sa chi sia in realtà e che quindi, per “diretta conseguenza” arresta tutti: mai sentito parlare di YouTube dove c’è appunto almeno un video in cui Ian predica? Oppure ancora: davvero Fiona prende in considerazione l’abbandono del paese per scappare dalle vie legali? E anche: da quand’è che Liam è sonnambulo che nessuno lo ha mai notato? Ma soprattutto: che fine ha fatto il cane di Fiona?
Non sono elementi di primaria importanza, questo è chiaro, ma sono tante piccole cose che nell’insieme infastidiscono e fanno concentrare lo spettare su qualcosa di non completamente necessario, anzi. Non necessario ma eppure fondamentale.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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A Gallagher Pedicure 8×11 | 1.52 milioni – 0.5 rating |
Sleepwalking 8×12 | 1.73 milioni – 0.6 rating |
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.