Per una volta, Snowpiercer cambia marcia e fa scendere tutti gli spettatori dal treno, dando vita ad un episodio insolito per gli standard della serie ma estremamente efficace nella sua riuscita. Protagonista d’onore Melanie Cavill, uno dei personaggi migliori della serie che, dopo aver retto quasi tutta la scorsa stagione sulle proprie spalle, si prende il giusto merito con un episodio centrico.
“Breslauer Research Station. The temperature is minus 122.6 °C. I’m 11.000 feet above sea level, dangling from a thin umbilical… many miles from Snowpiercer, 1.034 cars long.”
LONTANO DALLO SNOWPIERCER
Normalmente, le serie circoscritte in un’unica bolla necessitano di una spinta maggiore nella narrazione per far si che la storia sia quell’input in più che viene meno dal cambio di location. Snowpiercer è una serie tutta ambientata all’interno di un treno, lungo 1034 carrozze, ma pur sempre uno spazio limitato che può facilmente diventare quasi soffocante.
Sin dall’inizio è apparso chiaro come il nocciolo della trama dello show incontrasse parecchie difficoltà nel suo sviluppo, presentando una storia vuota con personaggi apparentemente senza un vero scopo. Questa sensazione purtroppo non è migliorata nel corso di questa seconda stagione che, nonostante l’immenso salto di qualità del cast con l’aggiunta di Sean Bean, ha ancora parecchi problemi di trama.
Due problematiche queste (assenza di una vera trama e location limitata) che può sembrare siano collegate tra loro e che portino Snowpiercer a presentarsi in questo modo quasi tedioso. Tuttavia, quest’ultimo episodio ha dimostrato qualcosa di ben diverso.
Per la prima volta fuori dal treno, ma allo stesso tempo sempre in un luogo circoscritto, “Many Miles From Snowpiercer” si è dimostrato invece uno dei migliori episodi della serie e lo ha fatto anche sfruttando un unico personaggio e con una trama lenta, meticolosa e “solitaria”.
MELANIE
Grande merito della riuscita dell’episodio va ovviamente alla sua protagonista assoluta, Melanie Cavill, personaggio dalle mille sfaccettature che aveva colpito positivamente sin dalla scorsa stagione, risultando uno dei pochi elementi salvabili.
Quest’episodio interamente incentrato su Melanie serve come definitiva consacrazione per il character interpretato in maniera eccellente da Jennifer Connelly che riesce a caricarsi l’intera durata del racconto sulle spalle senza mai annoiare nonostante la solitaria narrazione. La flebile speranza, lo sconforto, la fame, la resistenza e la testardaggine della Cavill scorrono durante la puntata in maniera prorompente, passando da un sentimento all’altro, una difficoltà dietro l’altra, paradossalmente donando all’episodio una strana sensazione di dinamicità, molto più di quanto visto finora a bordo dello Snowpiercer.
Ad aiutare la narrazione nella sua estrema efficacia ci hanno pensato sicuramente due elementi fondamentali che hanno accompagnato Melanie nelle lunghe e desolate giornate all’interno della stazione: flashback e allucinazioni. Un escamotage vincente nella costruzione della 2×06 che ha finalmente rivelato qualcosa in più anche del passato. I flashback infatti hanno mostrato degli scatti, a lungo celati, del rapporto tra Melanie e Wilford e di come questo si sia deteriorato a partire dalle divergenze sulla costruzione del treno. Di estrema rilevanza poi, sono stati anche i ricordi collegati alla partenza dello Snowpiercer, che oltre a svelare l’ammutinamento e il “furto” del treno, hanno regalato uno sguardo profondo sulla difficile scelta di Melanie nel partire senza sua figlia.
Ma ad essere fondamentali per favorire al meglio lo scorrere di “Many Miles From Snowpiercer” si sono rivelate anche le interazioni decisamente ben distribuite e presentate avvenute attraverso le allucinazioni. Ogni personaggio è apparso per dare consigli nel proprio campo (Layton per questioni di sopravvivenza, Alex per questioni tecniche) fino a Wilford che ha assunto la forma dei rimpianti, dei ripensamenti e della angosce di Melanie. Da sottolineare come le discussioni tra la Cavill e “lo spettro” di Wilford abbiano occupato la scena in maniera egregia, dando vita ad interazioni mai banali e sempre estremamente d’impatto, degne dei due personaggi meglio riusciti.
COLPO DI STATO?
Infine, per la serie “non mi posso allontanare un attimo”, va sottolineato come, forse per la prima volta a parte il season finale, un episodio termina con un cliffhanger degno di tale nome. Le parole profetiche di Melanie verso Layton mentre cercava di metterlo in guardia contro Wilford non sembrano essere servite a molto e il proprietario del treno sembra essersi riappropriato della sua macchina.
Tante sono adesso le domande, sia per le sorti degli abitanti dello Snowpiercer, sia per la povera Melanie rimasta a terra. Che sia arrivato finalmente il momento per la serie di TNT di ingranare la marcia?
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Per la prima volta lontano dal treno, Snowpiercer sforna un episodio atipico ma che colpisce nel segno e lascia soddisfatti della sua visione.
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Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.