Quando si comincia a seguire una serie targata HBO, si parte con diversi presupposti di base: sono presenti organi genitali, si parla di sesso o droga, la maggior parte dei protagonisti sono criminali e la violenza è all’ordine del giorno. Ogni show dell’emittente televisiva via cavo più famosa al mondo ha questi componenti, tuttavia i temi trattati sono totalmente differenti. Che si parli di carcerati o di persone scomparse nel nulla, il marchio HBO è tangibile, così come la qualità superba di ciascun prodotto. Questo si riscontra in due ambiti. Da una parte la mediaticità del nome è assoluta, tanto da essere vista come un’icona della televisione americana, fornitrice di alcune delle migliori serie mai create. Dall’altra parte basta osservare cosa accade ad ogni Primetime Emmy Awards. Esempio fresco fresco da prendere è nell’ultima premiazione: HBO è il network con maggiori vittorie (10), quasi il doppio degli avversari (NBC secondo con 6); tutto questo fa ancora più effetto sapendo che una delle favorite in gara, Westworld (ovviamente della TV via cavo So Orignal), sia stata completamente ed ingiustamente snobbata. La serie western-fantascientifica ha tutto il tempo per rifarsi, però potrebbe avere nuovamente qualche problema, uno di questi è The Deuce.
Al nuovo Period Drama ideato dalla mente di David Simon e George Pelecanos sembra non mancare nulla: un cast ottimo e una trama che non può che solleticare la mente di ogni persona. James Franco è il front-man assoluto della serie, capace di essere: regista, produttore e attore per ben due personaggi. Eppure in questi primi episodi non è lui a brillare, Vincent e soprattutto Frankie non sono ancora stati approfonditi più di tanto, quasi a voler dosare il buon James con il contagocce. A risaltare nell’episodio odierno non può che essere l’abilissima Maggie Gyllenhaal con la sua Candy. Il personaggio della Golden Globe winner è la prima a comprendere appieno le potenzialità dei film erotici. Durante il filmino hard di cui è stata partecipe, rimane abbagliata da questo nuovo mondo, fatto di luci, trucchi, protezioni e recitazione. È un’opportunità da cogliere e l’ha capito immediatamente, un’opportunità che potrebbe toglierla dalla strada, farle guadagnare di più e darle la possibilità di vivere una vita normale con il figlio.
Ma non sono né Vincent né Candy i protagonisti dello show, lo è la strada in cui è ambientata la serie, chiamata proprio The Deuce. Luogo in cui i papponi sono i padroni e possono fare ciò che vogliono, dove la polizia sembra stare al gioco, dove centinaia di donne si prostituiscono per vivere. Tutto quello che si vede non è campato in aria, è del tutto verosimile. HBO ha infatti preso spunto dalla fantomatica 42nd Street di Manhattan soprannominata The Deuce, strada in cui vivevano senzatetto, in cui i ragazzi scappavano di casa e dove la prostituzione regnava sovrana. Gli avvenimenti visti fino ad ora sono perfettamente plausibili, partendo da Vincent e dalla sua idea di avere successo, passando per Frankie e i suoi problemi di gioco, arrivando a Lori e alla brutta strada che ha intrapreso. La serie riesce inoltre a rappresentare perfettamente l’ipocrisia della società di quell’epoca: la polizia, invece di accanirsi contro i papponi e i loro metodi, si accanisce contro la commercializzazione di filmini porno. Una sorta di proibizionismo del sesso.
“I ain’t never verbalized this shit before to man nor beast, so there ain’t no individual on earth as alone as a pimp.
You try to make a family with your bitches, right? But after while, most of them, they just want you to fail.”
The Deuce, oltre ad essere una serie senza scrupoli, fatto già appurato guardando il pilot che mostra tutto ciò che c’è di marcio in quella società, è anche una serie subdola, che tenta di far empatizzare lo spettatore con personaggi dalla dubbia o assente moralità. Se fin da subito le lucciole sono presentate come ragazze per bene che hanno scelto solo il lavoro sbagliato, in questo episodio accade una cosa ancora peggiore: per un attimo il fan empatizza con il character di Gary Carr, C.C.. Il pappone esprime il suo segreto più intimo a Lori, facendosi perdonare per pochi secondi per tutto il male di cui è e assai probabilmente sarà responsabile.
“Show And Prove” è sicuramente un buon episodio, ma i suoi lati negativi non si possono nascondere. Il ritmo non è cresciuto minimamente dallo scorso episodio, potrebbe essere una strategia per “scatenarsi” negli episodi finali, ma le serie estremamente lente fanno sempre fatica a tenersi a galla, vedasi Vinyl; altro punto negativo è il trattamento di Abby, la giovane ragazza, in questo episodio, ha avuto talmente pochi minuti per mettersi in mostra che la si poteva benissimo tenere off-screen per riproporla con un minutaggio migliore nella prossima puntata. Tuttavia l’episodio ha buttato le prime basi per la nascita dell’industria pornografica negli USA e l’hype per vedere come si creerà questo impero è tantissimo.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Pilot 1×01 | 0.83 milioni – 0.2 rating |
Show And Prove 1×02 | 0.84 milioni – 0.3 rating |
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Detto anche Calendario Umano, si aggira nel sottobosco dei prodotti televisivi e cinematografici per trovare le migliori serie e i migliori film da recensire. Papà del RecenUpdate e Genitore 2 dei RecenAwards, entra in tackle in pochi ma accurati show per sfogarsi e dire la propria quando nessuno ne sente il bisogno.