Nell’attesa tra un volume di Stranger Things e l’altro ecco che Netflix spara un’altra delle sue cartucce, in un giugno rovente per la guerra dello streaming blockbuster. Il prodotto in questione è la terza stagione di The Umbrella Academy, fortunata serie tratta dall’omonimo fumetto pubblicato dalla Dark Horse e scritta dal cantante dei My Chemical Romance, Gerard Way. In particolare, dopo aver adattato i primi tre volumi della serie a fumetto, la terza stagione adatterà il quarto volume, ancora inedito, intitolato “Sparrow Academy“.
Dopo aver salvato il mondo dai poteri nascosti di Numero Sette, i fratelli Hargreeves, la Umbrella Academy appunto, era stata teletrasportata indietro nel tempo. Nel 1963 quindi ecco che i protagonisti devono di nuovo salvare il mondo, finendo per modificare pesantemente gli eventi storici. Infatti gli Hargreeves tornano nel 2019 in un mondo profondamente diverso, a partire dalla Umbrella Academy stessa, scomparsa per far posto alla nuova Sparrow Academy.
MEET THE SPARROWS
“Meet The Family” si apre risvegliando ricordi lontani, risalenti proprio alle prime scene del pilot, “We Only See Each Other At Weddings And Funerals“. Con un simpatico parallelo viene infatti riproposta la stessa sequenza con cui nel lontano 2019 si presentavano i fratelli Hargreeves al grande pubblico. Stavolta tocca però ad altri sette bambini dei 43 nati il fatidico giorno del 1° ottobre del 1989, tutti rigorosamente da madri “non incinte”. In questa nuova “deviata” linea temporale, infatti, Reginald Hargreeves, dopo aver conosciuto nel 1963 i suoi figli adottivi, ha semplicemente deciso di adottarne altri.
Una motivazione un po’ leggera, ancor più leggera se si considera il momento in cui Reginald comprende, a distanza di 60 anni, il vero valore della Umbrella Academy, durante una normale conversazione con i suoi nuovi figli. In ogni caso, ecco che vengono presentati i membri della Sparrow Academy. Non è ancora noto il motivo per cui dagli ombrelli si sia passati ai passeri, ma non sarà questo l’ultimo dei quesiti inevasi dello show di Steve Blackman. Un cast di interi nuovi personaggi quindi, dai poteri più disparati, tra cui c’è anche Christopher, anche noto come Numero Sette. Segni particolari: non è un bambino; da aggiungere alla lista dei quesiti inevasi.
IL CASO ELLIOT PAGE
Nel discutere del primo episodio della terza stagione di The Umbrella Academy non si può non menzionare l’elefante nella stanza: il caso Viktor/Vanya Hargreeves. Elliot Page ha annunciato infatti la sua transizione nel dicembre 2020, dopo l’uscita della seconda stagione e nel pieno della produzione di quest’ultima. Tuttavia non si spiega perché Numero Sette abbia una voce totalmente diversa nella versione italiana in questo episodio rispetto alle stagioni precedenti. L’intento è chiaramente quello di narrare anche sullo schermo la transizione del personaggio di Page, riflettendo un interessante parallelo per qualcosa che ancora non è stato abbastanza sdoganato nei prodotti mainstream. Tuttavia questa sembrerebbe un’occasione fallita, in quanto agli occhi di uno spettatore che non conosce la vita privata dell’attore, quella di mostrare a distanza di poche ore in-universe un personaggio prima in un genere e poi in un altro appare semplicemente una scelta immotivata.
Probabilmente questo discorso verrà affrontato negli episodi successivi, e proprio volendo far effettuare tale percorso al personaggio di Vanya, si poteva scegliere di affrontare questo discorso in maniera graduale. Mostrando magari la sua evoluzione come personaggio attraverso le puntate, fino al punto di effettuare una scelta importante ma consapevole per la sua vita. The Umbrella Academy è già stato più volte menzionato come un prodotto molto esposto nelle tematiche LGBT, in quanto offre spunti interessanti sempre riguardanti l’identità di genere. La speranza è che nei prossimi episodi aggiustino il tiro narrando questa transizione in maniera più argomentata e naturale.
SALVARE IL MONDO DI NUOVO?
Più volte nel corso di “Meet The Family” i protagonisti scherzano sul come la Umbrella Academy abbia già salvato due volte il mondo, una volta ogni finale di stagione. Questa struttura sembra infatti un po’ stancare lo spettatore, che richiede un certo climax per le ultime puntate di stagione, solitamente le più succose, ma si aspetta qualcosa di diverso dalla solita costruzione degli episodi. Per cominciare si potrebbe cominciare con lo svelare qualche mistero che la serie si porta dietro sin dall’episodio pilota, evitando stagioni quasi definibili filler come la seconda.
Un’opportunità potrebbe risiedere forse proprio in uno dei personaggi più enigmatici: Grace Hargreeves. L’androide-mamma dei figli di Reginald Hargreeves è infatti ancora viva in questa linea temporale (per la felicità di Diego!), ed è anche entrata in contatto con una misteriosa anomalia nata dalla valigetta di Cinque. Un nuovo interessante mistero, celato nei sotterranei della mansione degli Hargreeves, artefice del primo grande cliffhanger di questa nuova stagione.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Un promettente inizio per la terza stagione di The Umbrella Academy, se non fosse per personaggi modificati off-screen, misteri che continuano a essere comodamente ignorati e balletti cringe fin troppo lunghi per essere giustificati come “scena onirica”.
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Giovane musicista e cineasta famoso tra le pareti di casa sua. Si sta addestrando nell'uso della Forza, ma in realtà gli basterebbe spostare un vaso come Massimo Troisi. Se volete farlo contento regalategli dei Lego, se volete farlo arrabbiare toccategli Sergio Leone. Inizia a recensire per dare sfogo alla sua valvola di critico, anche se nessuno glielo aveva chiesto.