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The Flash/Arrow/Supergirl Crossover – 5×09 – Elseworlds, Part 1 – 7×09 – Elseworlds, Part 2 – 4×09 – Elseworlds, Part 3TEMPO DI LETTURA 9 min

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Come da tradizione, prima della consueta pausa natalizia, le varie serie DC di casa The CW si intrecciano in un crossover che negli anni ha offerto sempre grandi emozioni espandendosi sempre di più. Iniziato con il primo crossover tra Arrow e The Flash e continuato in “Legends Of Today/Legends Of Yesterday“. La pratica del crossover si è poi estesa a tutte le serie DC creando il primo crossover della storia televisiva articolato in ben 4 serie (anche se poteva essere in 3 visto che la parte in Supergirl è totalmente inutile), noto ai posteri come “Invasion!“, seguito poi l’anno scorso da un migliore “Crisis On Earth-X” che ha colto l’occasione per far sposare anche Barry e Iris.
A differenza dei suoi predecessori, “Elseworlds” si sviluppa “solo” su 3 serie, lasciando da parte Legends Of Tomorrow (che effettivamente non rientra molto con questo argomento) e quindi evitando di ripetere l’errore compiuto in “Invasion!“, tuttavia la struttura di”Elseworlds” è un po’ diversa dalle altre visto che si può chiaramente vedere in “Part 1” una lenta introduzione, in “Part 2” una mera scusa per andare a Gotham e presentare Batwoman, in “Part 3” una veloce risoluzione di tutto. Ma andiamo per gradi.

Iris:Barry are you ok?
Oliver: “I’m… Barry?

Già anticipata dal meraviglioso cliffhanger finale di “What’s Past Is Prologue“, la prima parte di Elseworld non si perde troppo in chiacchiere. Dopo una breve introduzione iniziale in flashback (ma comunque in grado di suscitare grande curiosità), si assiste al risveglio di Oliver Queen in quella che sembra essere la sua camera da letto. Se non fosse però che la camera da letto non è la sua ma quella di Barry Allen. Per uno scambio improvviso, compiuto da un misterioso burattinaio, i due supereroi si trovano scambiati l’uno con l’altro, perciò ora Oliver Queen è The Flash e Barry Allen è Arrow. Ottima la scelta di non spiegare niente ma lasciare che lo spettatore segua e scopra i retroscena delle vicende direttamente dalle esperienze dei due eroi, con un meccanismo che potrebbe ricordare vagamente Memento di Christopher Nolan (in chiave decisamente parodica e umoristica).
In realtà l’introduzione iniziale potrebbe fare intuire qualcosa, ma è ancora troppo presto per tirare le somme. E nel frattempo si può tranquillamente godere di questo scambio di ruoli che offre la possibilità di vedere i due eroi confrontarsi in contesti differenti da quelli soliti. Anche perché questo dà la possibilità di costruirci attorno gag e dialoghi comici ben riusciti (“You woke up in bed with Iris this morning?” chiede un giustamente preoccupato Barry ad Oliver con conseguente reazione imbarazzata di lui) e che sicuramente i fan storici della serie apprezzeranno.
Dà inoltre la possibilità di un confronto tra i due supereroi, che non è solo estetico ma anche caratteriale-filosofico. I due hanno la possibilità, forse per la prima volta in vita loro, di vedersi “all’esterno” di loro stessi e questa auto-consapevolezza rende le loro azioni e i loro dialoghi più riflessivi e introspettivi come mai lo erano stati finora.
Si nota un salto di qualità notevole in questo episodio rispetto ai precedenti, sia delle serie singole sia dei crossover. La raggiunta auto-consapevolezza dei due supereroi si espande poi a macchia d’olio su tutti gli altri character. Perfino Supergirl sembra meno irritante del solito (ma i personaggi femminili dell’Arrowverse hanno sempre il demerito di essere interpretati da attrici parecchio cagne), anche se il cugino Superman e il paesaggio di Earth-38 “simil-Smallville” rendono il tutto molto trash. A.M.A.Z.O. nel complesso convince abbastanza ed è un ottimo pretesto per vedere Oliver e Barry in azione nei rispettivi panni, anche se poi perde di valore nella “Part 3” in uno scontro con Brainiac-5 che lascia alquanto a desiderare.
L’episodio si chiude con uno stupendo cliffhanger finale che anticipa una new entry decisamente importante, sia per la vicenda raccontata sia per l’hype che inevitabilmente suscita nello spettatore. E che conferma come ci sia bisogno di sempre più crossover tra le varie serie del’Arrowverse.

Barry: “If Gotham can handle the Batman, they can handle the Green Arrow.
Oliver: “But the Batman’s an urban legend.
Barry: “Wait. You don’t believe Batman’s real?
Oliver: “He’s not real! He’s an urban legend concocted by the Gotham Police Department to scare criminals, and I’m the original vigilante, Barry!

Se protagonista inaspettato della prima parte era stato un (più o meno riuscito) Superman, con la seconda parte si passa subito all’estremo opposto del dualismo più importante in casa DC. Non è un caso che l’introduzione di Gotham avvenga nello screen time teoricamente appartenente ad Arrow, considerando le infinite affinità anche da noi più volte rimarcate in questi 7 anni tra Batman e il Freccia Verde del piccolo schermo. Per l’occasione, anche il set viene spostato dall’abituale zona di Vancouver fino a Chicago, dove lo stesso Nolan girò la sua trilogia. Da quando il trittico di supereroi viene fermato da una pattuglia della polizia all’angolo di “Nolan & Burton” fino alla fine dell’episodio all’Arkham Asylum, è un susseguirsi di omaggi e citazioni, di easter-egg e rimandi a tutta la narrativa del Cavaliere Oscuro, sia alle innumerevoli versioni cartacee che alle altrettanto innumerevoli versioni cinematografiche. La presenza-assenza di Batman, con questa sua prima introduzione nel Arrowverse, è un po’ anche l’elefante nella stanza che tutti cercano di ignorare, ma che al tempo stesso necessita fortemente di una sorta di spiegone: probabilmente non si poteva fare più di così, ma fa sorridere la decisione un po’ naive di “mitizzarne” l’esistenza, con un Oliver Queen che si assume il ruolo di “original vigilante”.
Come da tradizione – era successo alla stessa maniera prima per The Flash, poi per Legends Of Tomorrow – il crossover funge qua anche da backdoor pilot per la nuova serie di The CW, probabilmente in arrivo nella prossima stagione. Kate Kane, alter ego della Batwoman interpretata da Ruby Rose (già vista in Orange Is The New Black), è la conferma della direzione intrapresa dal network televisivo in questi anni verso un’affermazione quasi costante del woman-power. Anche gli scambi tra lei e Supergirl (nonostante qualche errore di continuity: se più volte è stato detto che su Earth-1 Superman e affini non sono mai esistiti, come può la Kane conoscere il cugino di Kara?), che ripropongono ribaltandola al femminile la cosiddetta “World’s Finest”, sono una conferma di quanto detto.
Visto che non di sole citazioni vive l’uomo (semicit.), ad Arkham si trova spazio anche per delle sequenze più propriamente d’azione, e se lo scontro tra i supereroi e i carcerati soffre un po’ del confronto con il troppo recente e maestoso “The Slabside Redemption” – in quell’occasione, a onor del vero, il budget era esclusivamente concentrato su quell’aspetto, mentre il crossover ha ragionevolmente molte più voci in bilancio – convince pienamente lo scontro Barry-Oliver-Merlyn-Thawne scaturito dal gas della paura di Scarecrow (un altra citazione…) che prosegue il percorso di approfondimento dei due protagonisti di cui parlavamo sopra nella prima parte, continuando a rendere questo crossover all’altezza delle aspettative.

Oliver:You said I’d pass the test if I knew my true self. My true self is filled with darkness. But Barry and Kara are different. They inspire hope. They inspire people because they are the best of us.
And if this test of yours is gonna kill our best chance at stopping this crisis, well, as gods go, you’re not a very smart one.
Mar Novu:The universe is a complex piece of machinery, and balance must be maintained. One change requires another. How would you propose I keep the balance?

La sensazione di essere davanti ad un grande minestrone comincia ad essere vivida intorno alla “Part 3”, quando, per l’ennesima volta, si ribalta ulteriormente lo status quo di molti personaggi: va bene enfatizzare la nuova situazione in cui i personaggi si ritrovano ma si può serenamente evitare di spendere così tanto tempo (prezioso) nell’introduzione del nuovo mondo.
A tal proposito rimane molto emblematica la scelta di dedicare tantissimo minutaggio a Superman e Lois Lane durante questo crossover, quando in realtà questi sono personaggi che non ricoprono nemmeno un proprio spazio all’interno di Supergirl. E se si pensa che l’intento primario fosse in realtà quello di introdurre Monitor e Batwoman, allora tutto questo ha relativamente poco senso. Sicuramente parte di questo screentime poteva essere utilizzato per rendere più omogenea la narrazione, anche riproponendo i personaggi di Felicity ed Iris che così come sono protagoniste dei relativi show nel crossover, allo stesso modo spariscono altrettanto velocemente non appena esaurito il minutaggio concordato.
Si pongono tante basi per il futuro crossover (Psycho Pirate e Doctor Destiny praticamente si incontrano e promettono furore in futuro; per non parlare del patto stretto da Oliver con Monitor) ma si commette l’errore di essere un po’ superficiali nel presente. Tanti personaggi vengono gettati nel calderone all’ultimo minuto (vedi Brainiac-5 o Martian Manhunter), altri scompaiono per non tornare più, mentre i protagonisti (quelli veri sono solo Flash e Green Arrow) potrebbero dare ancora di più ma vengono dimenticati ogni tanto. Da un punto di vista contrattuale è d’obbligo la presenza di Supergirl e anche altri character, però è anche abbastanza sbagliato il modo in cui vengono sfruttati, tanto da rimanere estremamente bidimensionali se confrontati con Oliver e Barry. Ma tant’è, sarà per il prossimo crossover.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN

PARTE 1

  • Introduzione iniziale
  • Scambio di ruoli tra i supereroi
  • Dialoghi e struttura narrativa
  • A.M.A.Z.O. non male
  • Qualcuno prima o poi lo doveva dire a Barry che è solo un cazzone! (#teamOliverQueen)
  • Cliffhanger finale e new entry nel cast

PARTE 2

  • Finalmente Gotham!
  • La password è Alfred, ovviamente
  • Citazioni, citazioni e ancora citazioni
  • John Diggle è la Lanterna Verde di Earth-90!
  • World’s Finest al femminile con l’arrivo di Batwoman

PARTE 3

  • Oliver stringe (di nuovo) un patto con Mar Novu
  • Team-up ben fatto
  • Plot twist finale con lo spoiler per il prossimo crossover

PARTE 1

  • Il Superman più inutile e orrendo di tutta la storia della DC
  • Team-Flash come sempre ridondante

PARTE 2

  • Siamo preoccupati dalla direzione intrapresa dagli autori con Felicity
  • John Diggle è la Lanterna Verde di Earth-90?
  • Avremo mai un Batman in carne e ossa?

PARTE 3

  • CGI imbarazzante durante gli scontri volanti e, soprattutto, nella battaglia tra i due Superman
  • Cisco come boss del crimine non ci sta
  • Troppo focus su Superman e Lois, anche abbastanza non-sense se si pensa che questi character non hanno spazio nemmeno in Supergirl
  • Si risolve tutto troppo molto velocemente

 

Alla luce di queste 2 ore di visione si può dire che “Elseworlds” abbia sorpreso molto, nel bene e nel male. Tantissime aspettative sono state disattese (ci si attendeva qualcosa di più coeso tra i 3 episodi e magari anche un utilizzo migliore di Batwoman visto il focus della campagna pubblicitaria) ma allo stesso tempo si è rimasti positivamente sorpresi dallo scambio di personalità di Oliver e Barry, così come dall’interazione tra Amell e Gustin, cosa che mancava molto negli ultimi crossover.
Insomma “Elseworlds” non male, ma la sensazione di aver appena visto solo un prologo a Crisis On Infinite Earths c’è e rimane. Quindi si poteva fare di meglio. Ed il fatto che gli autori dello script non fossero i soliti Kreisberg, Berlanti e Guggenheim (quest’ultimo firma solo la “Part 3” di Supergirl) probabilmente non è una coincidenza…

 

What’s Past Is Prologue 5×08 1.78 milioni – 0.7 rating
Elseworld, Part 1 5×09 1.83 milioni – 0.7 rating

 

Unmasked 7×08 1.35 milioni – 0.5 rating
Elseworld, Part 2 7×09 2.06 milioni – 0.8 rating

 

Bunker Hill 4×08 1.26 milioni – 0.4 rating
Elseworld, Part 3 4×09 2.17 milioni – 0.8 rating

 

 

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