Into The Dark 1×03 – Pooka!TEMPO DI LETTURA 4 min

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La Blumhouse Production torna con un nuovo episodio della serie horror-antologica Into The Dark, questa volta a tema natalizio. Come nei precedenti due episodi, anche in questo caso la festività (prima Halloween, poi il Thanksgiving Day e ora il Natale) funge solo da sfondo e da spunto per la vicenda horror della puntata in questione.
“Pooka!” è un ottimo episodio, anche se sarebbe meglio etichettarlo come vero e proprio lungometraggio, diretto in maniera perfetta da Nacho Vigalondo, regista di diversi prodotti sci-fi e del più recente Colossal, con Anne Hathaway. I colori usati per “Pooka!” sono quelli che meglio rappresentano il Natale e il suo tripudio di luci, ma vengono esagerati di proposito, con un focus sul rosso nelle sue più svariate sfumature, che illumina e pennella tutte le scene più allarmanti e cruente. Le riprese di Vigalondo spaziano dal paradiso all’inferno, alternando scene di vita quotidiana tranquille e pacate, a inquietanti momenti dove tutto si fa più scuro, minaccioso e angosciante.
L’episodio narra la storia di Wilson, un attore appena trasferitosi a Los Angeles per avviare la propria carriera e al quale viene presentata l’occasione della vita, anche se i risvolti non saranno per niente positivi. L’uomo, infatti, viene ingaggiato da una misteriosa azienda per promuovere Pooka, un pupazzo che sarà lanciato a Natale in previsione di vendite eccezionali. Questo Furby 2.0 registra pezzi di conversazione e li ripete, ma con una funzionalità in più: sarà Pooka a scegliere cosa registrare e, sopratutto, se ripeterlo con voce dolce e coccolosa (occhi blu) o con voce minacciosa (occhi rossi). A Wilson spetta il compito di diventare Pooka, indossando il costume e prendendo parte a pubblicità ed eventi nell’unico pop-up store della città. Giorno dopo giorno, l’attore si renderà conto che qualcosa non va e che lo spirito del pupazzo si sta impossessando di lui.
Nacho Vigalondo attinge a una tematica già utilizzata in svariate produzioni horror, basti pensare alla trama di “Clown”, film del 2014 diretto da Jon Watts, dove un semplice agente immobiliare viene posseduto dal costume di un clown e si trasforma in un efferato assassino di bambini. La stessa sorte sembra toccare a Wilson, il quale diventa sempre più dipendente da Pooka e comincia a perdere la cognizione del tempo e delle azioni che compie quando indossa il travestimento.
Oltre alla regia e fotografia, ciò che fa alzare l’asticella di questo terzo episodio è la capacità di destabilizzare lo spettatore, che si ritrova confuso e non comprende cosa sia reale e cosa no, proprio come Wilson. In un vortice di disorientamento e paranoia, il protagonista non capisce se davvero Pooka abbia un qualche tipo di influenza su di lui e lo porti a commettere atti efferati, o se tutto sia semplicemente frutto della sua immaginazione. Mano a mano che la storyline avanza siamo portati a pensare che ormai Wilson sia preda di un qualcosa di sovrannaturale e che la sua salvezza sia ormai un miraggio. Mai ci saremmo aspettati il plot-twist finale che vale l’intero episodio; un colpo da maestro che distrugge tutte le nostre supposizioni e, allo stesso tempo, strizza l’occhio alla creatura di Alexandre Aja, Alta Tensione. Per gli appassionati del genere, il film del regista francese è un must da non perdere, dove elementi splatter vengono coniugati con un brillante colpo di scena psicologico. “Pooka!” viaggia sulla falsa riga di “Alta Tensione” e la spiegazione di tutti gli avvenimenti della puntata trovano il loro senso in un tragico evento che ha dato il là all’epopea di Wilson.
Tutti i tasselli combaciano alla perfezione e “Pooka!” si trasforma di una storia di sofferenza, rimorso e dannazione, dove la redenzione non è possibile in quanto ogni singola azione è già stata scritta, in un crudele scherzo del destino. Palesi sono i riferimenti a Donnie Darko, altro capolavoro dei primi anni duemila, sia per la presenza di un pupazzo inquietante, sia per la storyline ciclica, in cui la fine è anche l’inizio. Wilson, quindi, si trova intrappolato in un eterno e sadico loop, costruito ad arte dalla propria mente per continuare a espiare una colpa troppo grande.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Regia di Nacho Vigalondo
  • Utilizzo dei colori e delle luci
  • Risvolto psicologico
  • Richiami a Alta Tensione e Donnie Darko
  • Colpo di scena finale
  • Nulla

 

Into The Dark continua a essere un buon prodotto e la sua cadenza mensile lo rende godibile, senza scadere nella pesantezza. “Pooka!” è il migliore degli episodi andati in onda fino a ora, grazie alla sapiente mano di Nacho Vigalondo, che immerge lo spettatore in un’atmosfera paranoica e claustrofobica. Nonostante la spiegazione del finale, vi sconsigliamo caldamente di regalare pupazzi per Natale. Non si sa mai!

 

Flesh And Blood 1×02 ND milioni – ND rating
Pooka! 1×03 ND milioni – ND rating

 

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Se volete entrare nelle sue grazie, non dovete offendere: Buffy The Vampire Slayer, Harry Potter, la Juventus. In alternativa, offritele un Long Island. La prima Milf di Recenserie, ma guai a chiamarla mammina pancina.

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