Emergence 1×01 – PilotTEMPO DI LETTURA 4 min

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Improvvise interruzioni di corrente, aerei che si schiantano per poi subito scomparire nel nulla in una sola notte, una bambina che non ricorda più chi è e un capo della polizia da poco divorziata che deve gestire tutto questo, mentre alle loro spalle si annida qualcosa di superiore e oscuro.
L’episodio pilota di questo nuovo mistery-thriller drama prodotto dalla ABC riesce a compiere bene il suo compito presentando fin da subito allo spettatore i personaggi principali, dando gli elementi essenziali per avere un quadro generale della storia e intrattenendo bene per i 42 minuti circa di puntata. Per chi è abituato ai ritmi televisivi e alle serie con scadenza settimanale magari tutto questo potrà risultare banale e scontato, ma in un periodo di stagioni interamente disponibili dal primo giorno di rilascio, trovare un pilota così efficace, che non si affidi agli episodi successivi per presentare le informazioni necessarie, non è certo da poco.
Attraverso poche battute lo spettatore è in grado di farsi un’idea generale dei caratteri, dei retroscena e delle dinamiche tra i personaggi principali. Anzi, addirittura la scena dell’incontro tra il capo della polizia e il giornalista investigativo sembra quasi ironizzare su un meccanismo narrativo così usuale come quello della formazione della coppia investigativa, senza però farlo sembrare ridicolo.
Il cast nel complesso dimostra una buona prova di recitazione e rende i personaggi ancora più credibili e interessanti. Tra gli attori e la attrici si nota la presenza di Allison Tolman, che indossa nuovamente la divisa della polizia come precedentemente fatto in Fargo e in Brooklyn Nine-Nine, di Clancy Brown, famoso voice actor che ha dato la voce, tra i tanti, a Mr. Krab in Spongebob Squarepants, e Donald Faison, l’indimenticabile chirurgo Chris Turk in Scrubs, ora in un ruolo drammatico.
La fotografia fa uso di toni cupi ma riesce comunque ad essere luminosa. La colonna sonora fa da tappeto sonoro che dà il giusto tocco ad ogni scena, mentre solo il momento finale viene integrato con una canzone, decisamente azzeccata. Insieme ad un ritmo di montaggio mai frenetico, ma che riesce a suscitare un certo dinamismo anche nelle parti più movimentate, le caratteristiche di questa prima puntata s’integrano bene con le atmosfere oscure e misteriose di una storia tra il poliziesco e il soprannaturale. L’attenzione, poi, viene tenuta sempre alta grazie ai momenti di attesa posti nei punti giusti e ai repentini colpi di scena. Esempi ne sono la suspense nella scena del rapimento della bambina ad opera dei finti genitori, la macchina che in modo del tutto inaspettato salta per aria durante l’inseguimento poco più avanti e la scena finale con Piper allo specchio con il taglierino.
Se questi elementi tecnici riescono a mantenere lo spettatore davanti allo schermo per tutto l’episodio, la storia invece fa sorgere qualche dubbio, non tanto per quello che racconta in sé, quanto semmai per le reminiscenze – volute o meno che siano – di altri prodotti seriali di successo, Stranger Things uno su tutti. Un rimando, questo nello specifico, che sembra profilarsi in più punti in maniere neanche troppo velate: i fenomeni paranormali che colpiscono una tranquilla cittadina statunitense, una bambina senza passato che, come Eleven, dimostra di avere abilità sovrumane, una poliziotta che, come Hopper, si occupa della bambina e indaga sul mistero che la circonda, il sentore di una cospirazione sotterranea, ma dal grande potere, il cui fulcro sembra risiedere proprio nella bambina stessa. Benché tutto ciò non vada ad inficiare nella resa generale e nella buona riuscita dell’episodio, viene da domandarsi se, proseguendo nella visione, Emergence dimostrerà di essere uno Stranger Things senza gli anni ’80 e l’effetto nostalgia oppure qualcosa che, partendo da premesse già viste, le svilupperà in modo più originale.
Comunque, al di là di tutti i rimandi, le citazioni, le influenze o quello che sia, come detto questo pilota lancia una serie dalla buona scrittura, regia e recitazione che, a seconda dell’andamento che decideranno di darle, potrebbe rivelarsi anche un buon prodotto d’intrattenimento.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Buona presentazione di storia e personaggi
  • Recitazione del cast
  • Personaggi interessanti
  • Fotografia, colonna sonora e montaggio adatti alla storia
  • Suspense e colpi di scena
  • Elementi narrativi già rivisti
  • Rischio di sviluppi poco originali

 

Un’ottima partenza per Emergence che convince e intrattiene, ma sopravviverà agli inevitabili confronti con altre serie sulla stessa falsariga oppure riuscirà a giungere verso percorsi ancora inesplorati?

 

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