Grey’s Anatomy 14×21 – Bad ReputationTEMPO DI LETTURA 4 min

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E con questo abbiamo fatto en plein.
Ormai si è ripetuto fino allo sfinimento come la caduta di Grey’s Anatomy sia stata caratterizzata, tra le tante altre cose, da una progressiva perdita di inventiva nel raccontare qualsiasi tipo di storyline. Giunti alla quattordicesima stagione le idee per dare nuovo materiale ai personaggi stentano ad arrivare, per questo sembra che, quest’anno più che mai, gli autori si siano serviti di una fonte di inspirazione alla portata di tutti: la realtà ed i suoi problemi sociali.
Senza dimenticare il tumore di Amelia ad inizio stagione, quest’anno si sono avvicendati nei corridoi del Grey-Sloan diverse situazioni di ispirazione sociale: dalla violenza domestica con protagonista Jo, ad un super accennato caso di deportazione nonostante la politica del DACA con il recente caso di Sam, per continuare con la vicenda di Webber e la perdita del suo sponsor agli AA. Dallo scorso episodio infine, sono sbucati fuori nuovi spunti pesanti dal punto di vista sociale: una storyline sull’affido capeggiata da Owen e soprattutto la vicenda delle molestie con protagonista Harper Avery. Tutte tematiche importanti ed interessanti ma che in GA si ritrovano ad avere in comune la pessima trasposizione sullo schermo.
È indubbio come i recenti avvenimenti che hanno scosso Hollywood riguardo le molestie abbiano inspirato quest’ultima storyline, portando Grey’s Anatomy a prendere la palla al balzo per farsi portavoce di uno degli avvenimenti più risonanti degli ultimi anni. Il caos che ne è scaturito intorno l’ospedale, seppur da un punto di vista prettamente del medical drama non portasse niente di nuovo in quanto le crisi del Consiglio sono già state più volte al centro di svariate trame, nello scorso episodio era sembrato un piccolo passo per creare finalmente una trama orizzontale per la stagione. Speranza vana. Anche questo nuovo spunto infatti, subisce la regola del non prolungarsi troppo che Grey’s Anatomy ha recentemente e malamente adottato; ci si è ritrovati così nuovamente con un evento sbucato dal nulla che ha subito uno sviluppo ed una “risoluzione” frettolosa come tutte le recenti storie.
Quel che inizia a diventare palese quindi, è come GA stia cercando di prendere spunto da ciò che accade nel mondo per occupare i suoi 24 episodi. Il problema però, si riscontra nel modo di affrontare determinati temi che, data la loro importanza, necessiterebbero di una maggiore analisi, mentre questo show si ostina a buttare legna nel fuoco per poi non sapere cosa fare con l’incendio, rischiando di rovinare tutto con risoluzioni blande e poco consone (la memoria non può non andare alla trama del marito di Jo dove il tema della violenza domestica si è ritrovato trasformato in una barzelletta).
A parte il focus sugli Avery, l’altro importante tema di episodio è senza dubbio quello che vede al centro Owen e Amelia. Anche qui, l’utilizzo di una situazione improntata su un tema sociale come l’affido sembra un escamotage per poter riavvicinare i due ex coniugi ma senza lavorare direttamente sulla caratterizzazione stessa di Owen e Amelia, bensì buttando nella mischia altri elementi. Tuttavia, gli ultimi avvenimenti che hanno segnato Amelia si sono rivelati inaspettatamente interessanti, portando paradossalmente una storia iniziata su Hunt a spostare il baricentro sulla Shepherd. Se la storyline dell’affido di Owen infatti non risulta per niente ben costruita e, date anche le recenti tribolazioni amorose del chirurgo, appare per niente adatta al momento del personaggio, la vicinanza di Amelia con la mamma del piccolo Leo potrebbe regalare qualche scena stimolante, soprattutto per quanto riguarda il contatto di entrambe con la tossicodipendenza.
Non molto altro accade poi nei corridoi del Grey-Sloan, con la maggior parte dei personaggi sempre arpionati in una staticità allarmante se si considera che mancano ormai solo tre episodi al season finale. Gli unici ad avere un progetto futuro sembrano Alex e Jo, spediti verso il matrimonio e che in questa puntata si ritrovano faccia a faccia con un personaggio storico ed altrettanto dimenticato: la presenza dell’infermiera Olivia si presenta senza ne arte ne parte, semplicemente un ulteriore diversivo per occupare minuti di episodio. Unica nota potenzialmente interessante da considerare per Karev è quanto svelato a fine puntata riguardo sua madre; non si tratta certamente di quella tanto agognata storyline professionale che si continua a richiedere per il chirurgo pediatrico, ma considerato il background della famiglia Karev potrebbe uscir fuori del materiale interessante. Certo, sempre se gli autori decideranno di dedicargli un tempo adeguato.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Amelia nella nuova veste di tutor genitoriale
  • Possibilità di una storyline per Alex?
  • Altro tema importante trattato con una velocità allarmante
  • Una stagione composta da innumerevoli brandelli di storyline senza senso e senza un’appropriata chiusura

 

Grey’s Anatomy risolve la sua mancanza di idee attingendo alla realtà. Il problema però rimane sempre quello: non saperle più raccontare.

 

Judgment Day 14×20 6.90 milioni – 1.6 rating
Bad Reputation 14×21 6.54 milioni – 1.5 rating

 

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Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.

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