Pretty Little Liars 4×16 – Close EncountersTEMPO DI LETTURA 3 min

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Cominciamo subito con l’affermare che questo sedicesimo episodio di Pretty Little Liars, “Close Encounters”, è da considerarsi un episodio sufficiente. Ma andiamo con calma. Se dovessi basarmi su quanto visto nei primi 22 minuti (più o meno), l’unica cosa spontanea e censurabile sarebbe stata un bel WTF? Però inaspettatamente l’episodio migliora e questi “Incontri Ravvicinati”
risultano avere quel quid in più. Tralasciando le solite paturnie e i filoni narrativi che si potrebbero tranquillamente abbandonare o concludere in due minuti, la storia ha avuto una evoluzione e questo non accadeva da tempo, ovviamente faccio riferimento ai numerosi episodi filler prontamente sottolineati in passato, l’ultimo giusto giusto settimana scorsa era “Love, ShAck Baby“.
Il personaggio che vince il premio di character più interessante (aggiungerei un finalmente), è quello di EzrA. I “retro” dell’ormai noto bel faccino si fanno sempre più interessanti e la capacità di svincolarsi dalle situazioni scomode (vedi Aria che lo tempesta di domande sul suo finto viaggetto dall’amico Curtis) lo presenta sempre più come mente eccelsa e temeraria; in fin dei conti era rimasto in città a risolvere situazioni a noi sconosciute. Ezra ha incontrato una donna, chi era? Di sicuro non era il suo avvocato; di sicuro non riguardava l’ex compagna e il finto figlio … quindi con chi stava parlando così animatamente? Un’altra domanda che si unisce a quelle già presenti da tempo, alle quali dopo quattro stagioni non sappiamo ancora dare delle risposte.
Il punto di forza alla fine è sempre stato questo: stuzzicare la nostra curiosità quel tanto che basta da farci ritornare settimana dopo settimana davanti allo schermo in attesa di una nuova puntata. Come abbiamo visto, sono sufficienti pochi incipit e il gioco è fatto.
Ritornando ad Ezra, penso (o forse è meglio dire spero) non sia una bufala colossale come quella di Toby, anche perché questo suo nuovo/vero aspetto viene abbastanza delineato e descritto dagli autori, cosa che rende il tutto ancora più intrigante.
La svolta di questa puntata è di sicuro Ali e la sua decisione di mostrarsi ad Emily, colei che dovrebbe essere la sua preferita. Se da queste quattro stagioni abbiamo imparato qualcosina, sappiamo fin troppo bene che questa sua decisione non è stata presa sulla base di alcun sentimentalismo strappalascrime. Spencer docet! Ciò che sorprende, uso questo termine solo perché finalmente la verità è stata detta apertamente, è il non fidarsi completamente delle sue amiche tanto da mantenere contatti solo con Shana … Shana? Ebbene si, la sua migliore amica dell’infanzia, Shana!
Questi elementi narrativi hanno come contorno Hanna, Aria e le loro tribolazioni amorose. Minuti noiosi rivisti tantissime volte, infatti non spenderò più di qualche riga nel commentarli. Vorrei solo sottolineare due scene che hanno spezzato la monotonia asfissiante alla quale stavamo assistendo: per quanto riguarda Hanna, la scena dei piatti stile “casalinga disperata in collera con il marito” l’ho trovata carina e ben inserita nel contesto; per quanto riguarda Aria, invece, la scena finale di Jake e dell’attacco subito è stata quella che più mi è piaciuta.

PRO:

  • La seconda parte dell’episodio
  • Ezra, sotto tutti gli aspetti
  • Ali che decide di parlare ad Emily
  • Jake entrato nel mirino di A?
CONTRO:
  • La prima parte dell’episodio
  • Toby e il Radley: un filone narrativo che viene raccontato con troppa lentezza
  • Emily e l’amore ritrovato per Ali
Love. ShAck. Baby 4×15 2.2 milioni – 1.1 rating
Close Encounters 4×16 2.6 milioni – 1.2 rating

Tutti
gli episodi di Pretty Little Liars rimangono, chi più chi meno, sempre
sullo stesso livello. Non ci sono picchi né strafalcioni colossali, ma
solo piccole pillole narrative per soddisfare (come dicevo prima) un po’ la nostra
curiosità. Questo ha funzionato per quattro stagioni, ma la domanda
resta: quanto potrà durare?

VOTO EMMY

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1 Comment

  1. D'accordo con tutto, ma PLL è tutto tranne che esente da strafalcioni colossali. Però è vero, gli autori giocano sulla nostra curiosità di sapere la verità. E si adagiano sugli allori per questo. Sanno che continueranno ad avere pubblico anche se toccassero il punto di "non ritorno" in trashaggine.

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