Pretty Little Liars 4×24 – A Is For AnswersTEMPO DI LETTURA 4 min

Cosa vuole lo spettatore medio di “Pretty Little Liars”? La risposta è semplice: risposte. Le bramiamo da 4 stagioni, come un viandante nel deserto brama un’oasi. La maggior parte di noi sarebbe anche disposta a sorvolare su credibilità e coerenza pur di averne. Gli ascolti ne sono la prova. Questo Season Finale ha collezionato più di un 1 milione di spettatori in più
rispetto ai due episodi che l’hanno preceduto. Fatto strano, direbbe chiunque, ma non così tanto quando si tratta di PLL. Noi fan dello show siamo affetti da una sorta di curiosità morbosa che non ci permette di abbandonare del tutto questo telefilm che ormai incarna perfettamente la definizione di “Trash”.
Nel bene e nel male, noi tutti vogliamo sapere chi ha colpito Alison in quella famosa notte e chi è A., tutto il resto è noia. Quindi un titolo come “A Is For Answers” non poteva che catturare la nostra attenzione e creare delle aspettative su ciò che avremmo saputo. Si sarebbero aggiunti tasselli importanti all’enorme puzzle? Avremmo chi ha colpito Alison?  Aspettative alimentate anche dall’hashtag “#AliTellsAll” che girava nei vari social networks. Una cosa che ormai dovremmo aver imparato da PLL è di non farci illusioni e non credere a nulla. Di risposte concrete ed esaustive non ce ne sono state, ancora non sappiamo chi sia l’aggressore di Alison (e siamo ancora ben lontani dallo scoprire l’identità di A.). Sappiamo che è una persona vicina alla madre di Alison (May she rest in peace), ma non è molto sui cui lavorare, visto l’alone di mistero che circondava la donna. La persona più ovvia sarebbe Jason, altrimenti come spiegare il suo comportamento? Ma proprio per questa ovvietà che credo e spero che non sia lui ad aver colpito la ragazza. Il famoso racconto di Alison è servito a scagionare Spencer (ma chi di noi credeva davvero che potesse essere colpevole) e qualche altro nome dalla lista dei “sospettati”, ma alla fine dei conti si è trattato dell’ennesimo episodio “tutto fumo e niente arrosto”. Marlene ci ha preso in giro di nuovo, facendoci annusare il biscotto fino a pregustarne in bocca il sapore, per poi levarcelo da davanti proprio nel momento in cui lo stavamo addentando, esattamente come fece in “A Dangerous Game“. Stavolta, però, lo fa con sorprendente maestria.
I contenuti dell’episodio non sono particolarmente esaltanti, ma regia, ritmi, sceneggiatura e atmosfera sono degni di nota e rendono questo Season Finale uno degli episodi migliori della stagione. La struttura dell’episodio ci ha letteralmente imbambolati: a visione ultimata non abbiamo pensato che per l’ennesima volta siamo rimasti a bocca asciutta, che di risposte importanti e significative non ce ne sono state, che siamo solo un poco più vicini a scoprire la verità e che le Liars hanno dato per l’ennesima volta prova di totale mancanza d’istinto di sopravvivenza. No, abbiamo pensato: “Wow, non male!”. Dal momento che, ultimamente, il pensiero generale a fine episodio era “Per me è NO!”, tutto ciò è da ritenersi un ottimo risultato per PLL, in discesa libera da troppo tempo. Diamo a Cesare quel che è di Cesare e riconosciamo alla cara Marlene il merito di aver creato un Season Finale degno con tutti gli ingredienti giusti. Un finale così getta delle buone basi per la prossima stagione, purché, però si rispettino alcuni requisiti:

1. Ezra deve morire: darebbe quel tocco di drammaticità di cui, al momento, la serie è priva. 
2. Risposte: ne vogliamo di più e meglio distribuite tra i vari episodi della stagione. Quindi meno episodi vuoti, il cui unico scopo è di prepararci al Season Finale, e più episodi di sostanza!

VOTO EMMY