You People recensione film
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You People

Il rifacimento di Indovina Chi Viene A Cena? è uno spot pubblicitario dei vari Gucci, Nike, Jordan scritto malamente e diretto in maniera addirittura peggiore. Già dopo i primi 30 minuti (su 118) si potrà constatare l'infima qualità che andrà addirittura a peggiorare nei restanti 88 minuti.

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Quando Ezra Cohen, ragazzo ebreo di 35 anni, si innamora di Amira, ragazza musulmana, e decidono di sposarsi, incomincia il clash culturale e razziale di due famiglie che non hanno niente in comune a parte vivere a Los Angeles.

I trailer dei film sono fatti per essere uno specchietto per le allodole, devono essere interessanti anche se la pellicola non è un granché ma possono essere anche intriganti se giustificati da un film con i cosiddetti. Il lavoro dei montatori di trailer non è invidiabile, a volte è facile, altre volte deve far passare un messaggio che è completamente diverso rispetto al film per “catturare” lo spettatore che altrimenti non sarebbe andato a vederlo. E da qui poi o il pubblico ne esce deluso, viste le diverse aspettative create, o positivamente sorpreso, nel caso in cui sia oggettivamente un buon film.
Avere un cast noto agevola sicuramente il lavoro, se si guarda a You People e si leggono nomi come Jonah Hill, Julia Louis-Dreyfus, Eddie Murphy o David Duchovny la curiosità nasce spontanea, quasi come se la presenza di questi attori e attrici fosse garanzia di qualità. E d’altronde il ragionamento che vede un attore/attrice prender parte di un progetto a cui accostare il proprio nome dovrebbe fungere già da filtro, una scrematura iniziale utile al pubblico, anche se ultimamente molti attori sembrano essere stati inondati di soldi per nascondere falle importanti nella sceneggiatura.
I più recenti fallimenti eclatanti di Amsterdam e Don’t Worry Darling aiuteranno il lettore a capire a cosa ci si sta riferendo
, nel caso contrario la visione di You People assesterà il colpo decisivo: un cast importante non è più sinonimo di qualità.

PUBBLICITÀ VERAMENTE POCO OCCULTA


A fine Dicembre, Netflix e Nike hanno annunciato una collaborazione con la pubblicazione di una serie di allenamenti del Nike Training Club sul colosso di Los Gatos. Niente da dire a riguardo, se non fosse che, collegando i puntini, si può osservare una qualche “estensione” della collaborazione in alcuni prodotti, ed è impossibile non notarlo in You People. Notarlo ed essere estremamente infastiditi.
Tralasciando la discutibilissima regia iper-patinata di Kenya Barris, che affonda ulteriormente il tutto rendendolo più simile ad uno spot pubblicitario che ad un film, You People è letteralmente inondata da product placement di Nike e Jordan, ma ci sono anche diversi prodotti come le Yeezy, Gucci e altri brand streetwear/hipster ben noti. Certo, se da un lato è comprensibile l’ostentazione di alcuni prodotti se sono collegati direttamente alla tipologia dei personaggi (Il Diavolo Veste Prada), dall’altro non lo è in alcun modo se la regia si sofferma senza ragione ogni volta che può sui vari prodotti. Farlo un paio di volte può anche essere vagamente comprensibile, ma ripeterlo per 118 minuti ha l’effetto opposto ed è irritante.

Amira: Bello stile.
Ezra: Grazie. Anche il tuo non è male. Slides di Gucci?
Amira: Sì, perché? Vuoi sfottermi?
Ezra: No, macché sfotterti, niente affatto. Sono fantastiche, perfette per un primo appuntamento.

Il risultato di questo marketing insistente si riflette direttamente su una pellicola già per di sé non sufficiente, vuoi per l’eccessiva lunghezza, vuoi per la sceneggiatura basica e già vista, vuoi per la frustrazione che ha già raggiunto un livello ben superiore alla soglia di accettazione.

STORIA RICICLATISSIMA


È impossibile non aver visto o sentito parlare del famosissimo Indovina Chi Viene A Cena?, pellicola datata 1967 con Spencer Tracy, Sidney Poitier, Katharine HepburnKatharine Houghton, vincitrice di due Premi Oscar (Miglior Sceneggiatura Originale e Miglior Attrice Protagonista) con ben 10 nomination nello stesso anno.
You People non è altro che una rivisitazione arrangiata dello stesso concept, solo strabordante di pubblicità, con alcune battute piuttosto cringe (e quindi non apprezzate da tutti) e una qualità discutibile sia nella regia che nella sceneggiatura che, nell’insieme, sarebbe un crimine anche solo da paragonare con l’originale del 1967.
La commedia degli errori e degli equivoci (razziali) che è portata in scena da Kenya Barris può essere (sfortunatamente e sicuramente) ancora attuale negli USA, pertanto si possono apprezzare le buone intenzioni dietro il film ma oltre a questo non c’è letteralmente niente di salvabile. Dalla durata eccessiva per una storia del genere, passando per la già criticata pochezza della scrittura e terminando con il product placement che avrà portato bei soldi nelle casse di Netflix ma mostra anche come questo film sia completamente senz’anima, la visione di You People rappresenta una sofferenza costante a cui ci si dovrebbe sottrarre ma che invece ha raggiunto la 1° posizione nella classifica di Netflix praticamente ovunque senza giusta causa.
Il trailer ha chiaramente fregato molte allodole.


Nonostante un cast sulla carta molto interessante ed un concept che fa parte della sezione “usato sicuro”, You People è un’imbarazzante accozzaglia di scene scritte male e girate peggio, infarcite di pubblicità non richiesta. Il risultato, nel suo complesso, non è solo inguardabile ma deve essere anche ripudiato perché, se considerato di successo, aprirà le porte ad una nuova metodologia di fare film che si tramuterà in un enorme spot pubblicitario di oltre 90 minuti.
You People è uno dei punti più bassi mai raggiunti dal cinema mondiale e sicuramente del cinema targato Netflix. E questo è un precedente che l’umanità (si, l’umanità) non può permettersi di avere.

 

TITOLO ORIGINALE: You People
REGIA: Kenya Barris
SCENEGGIATURA: Kenya Barris, Jonah Hill

INTERPRETI: Jonah Hill, Lauren London, David Duchovny, Nia Long, Julia Louis-Dreyfus, Eddie Murphy
DISTRIBUZIONE: Netflix
DURATA: 118′
ORIGINE: USA, 2023
DATA DI USCITA: 27/01/2023

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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