Great Expectations 1×05 – Episode 5TEMPO DI LETTURA 4 min

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Great Expectations 1x05 recensioneFedele al format della miniserie, anche questa puntata inizia con le sequenze più dure e inquietanti. Stavolta c’è l’abuso di oppio al centro della narrazione. (Lo stesso oppio, va notato, è il cuore dei commerci da cui derivano le ricchezze di Miss Havisham)
Un tempo, simili argomenti sarebbero stati trattati in chiave palesemente edificante, come monito per i giovani a non lasciarsi sedurre dalle lusinghe del denaro e del successo. Oggi i tempi sono cambiati, ma questo non esclude che la visione dello show possa spingere qualcuno ad affrontare le centinaia di pagine del romanzo, attratto dal parallelismo fra le avventure di Pip e quelle di chi, al giorno d’oggi, vuole far fortuna in città, nel mondo degli affari. Sarebbe un passo in più nella lotta contro il dilagante analfabetismo funzionale.

MA CHE BEL CASTELLO (MARCONDIRONDIRONDELLO)


Alcuni momenti dell’episodio sono dedicati alle scene che, nel libro, sono fra le più famose e restano impresse.
Si tratta della visita di Pip alla dimora di Mr. Wemmick che, più che una casa, sembra una  fortezza, con il padrone che spara un colpo di cannone ogni giorno, a orari prefissati.
Rispetto alla pagina scritta, si perde un po’ dell’ironia di Dickens e del suo piacere di inventare situazioni e personaggi grotteschi e caricaturali. Resta comunque il fondo amaro: Mr. Wemmick ha deciso di vivere così per difendersi e ritirarsi da un mondo che gli fa paura. All’epoca, va ricordato, era ancora abbastanza recente il ricordo delle guerre napoleoniche, che avevano infuriato in tutta Europa per anni.
Tutto sommato, però, l’intermezzo risulta un momento più leggero e luminoso, rispetto alla cupissima svolta da cui sono attesi gli eventi. Lo segnala anche il fatto che le scene sono girate di giorno, mentre tutto il resto della puntata abbonda di momenti notturni.

LE ORIGINI DI ESTELLA


A pezzi e bocconi, non attraverso uno spiegone tradizionale, lo spettatore viene informato su chi siano i genitori biologici di Estella. La serva dell’avvocato Jaggers, Molly, ai tempi era la moglie di Magwitch, nonché l’amante di Compeyson. Questa ebbe una bambina. A questo proposito, ogni dubbio su una scelta di casting infelice è svanito. Anzi, fra Shalom Brune-Franklin e Rhoda Ofori-Attah c’è persino una certa somiglianza.
La ragazza non è ancora al corrente della verità, anche perché, al momento, ha altri problemi da affrontare con urgenza. Nonostante, infatti, tenga testa alla madre adottiva con coraggio e intelligenza, non c’è niente da fare. Lei propone addirittura un “marito alternativo“, nella persona del giovane e simpatico Herbert, ma Miss Havisham è irremovibile, vuole farle sposare Mr. Drummle. (A questo proposito, un plauso a Matthew Needham per come riesce a farsi odiare, sia qui sia nei panni del viscido Larys Strong di House of the Dragon).

UN FINALE MOLTO DRAMMATICO


Magwitch e Compeyson, purtroppo, scelgono il momento forse meno opportuno per tornare in Inghilterra. La loro rivalità non accenna a spegnersi, anche perché c’è sempre di mezzo il cospicuo bottino di una rapina alla diligenza di Dover, molti anni prima.
Magwitch, comunque, preferisce farsi conoscere come padre da Estella. La rivelazione non porta assolutamente gioia nel cuore della ragazza, anzi, forse aggiunge un ulteriore problema alla sua vita. In conclusione dell’episodio, nonostante si proclami indurita e affilata come un’arma, lei tenta il suicidio.
Compeyson, invece, affronta Mr. Jaggers: qui si tratta di scontro crudo, con minacce di morte, ma non mancano i colpi di scena e le rivelazioni. Si scopre innanzitutto chi sia “l’ignoto benefattore” di Pip: è Magwitch, proprio grazie ai soldi della rapina. L’ex socio, quindi, è assai indignato, perché si sente defraudato del suo guadagno (secondo il codice dei ladri).
Meglio ancora, però, Compeyson ha avuto una parte nel matrimonio saltato di Miss Havisham ed Estella sarebbe “la riparazione” di quell’antico torto. Qui è legittimo prendersi un momento di riflessione per compatire la sorte della povera fanciulla, semplice pedina nei giochi al massacro di tutti quanti la circondano.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Mr. Wemmick e il suo castello
  • Rivelazioni fondamentali arrivano evitando gli spiegoni
  • Estella vittima di tutto e di tutti, nonostante il suo coraggio

 

Quando manca una sola puntata alla conclusione, la miniserie procede gestendosi saggiamente fra la necessità di preservare i sapori dell’opera originale e quella di adottare un linguaggio adatto ai telespettatori moderni.
Il risultato è decisamente apprezzabile. Anche il grande melodramma della parte finale dell’episodio viene lievemente attenuato dalla fiducia nello spirito delle storie di Dickens.

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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