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Last Light 1×01 – The DawningTEMPO DI LETTURA 4 min

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Last Light 1x01 recensioneL’ultima volta che gli spettatori lo hanno visto sul piccolo schermo, lui stava chiudendo gli occhi per quella che è diventata un’immagine iconica della storia della televisione. Ora, 12 anni dopo il finale di Lost, Matthew Fox pone fine al suo lungo digiuno seriale e torna protagonista di una serie tv. Per farlo, l’attore ha scelto Last Light, produzione targata Peacock composta da appena cinque episodi che si pone come un thriller catastrofico dai risvolti attuali.
Come spesso accade, anche Last Light non è altro che l’adattamento di un romanzo, in questo caso dell’omonima opera pubblicata nel 2007 dello scrittore Alex Scarrow, autore specializzato in generi thriller e science fiction.
Con una trama già assestata ed una produzione sempre di buon livello tipica delle serie Peacock, anche il cast merita una menzione a parte. Oltre al già sottolineato gran ritorno di Matthew Fox, tra i protagonisti spiccano Joanne Froggatt (Downton Abbey), Amber Rose Revah (The Punisher) e Tom Wlaschiha (Game Of Thrones), oltre ad Alyth Ross, Victor Alli e il piccolo Taylor Fay.

DALL’ISOLA AL DESERTO


Per dare un’idea di base della trama di Last Light occorre partire da un punto ben preciso: anche qui il personaggio interpretato da Matthew Fox, lo scienziato molecolare Andy Yeats, deve salvare il mondo. In questo caso specifico, però, non si tratta di un’isola mistica, bensì di una realtà autentica e decisamente più attuale. La premessa di Last Light, infatti, parte da un problema riguardante il petrolio e il mal funzionamento di alcune raffinerie per sfociare, nel corso dell’episodio, ad una concatenazione di diverse catastrofi. I 42 minuti circa di “The Dawning” raccontano in rapido divenire un mondo sull’orlo del collasso: da navi bloccate ad aerei precipitati per mancanza di energia, fino ad un blackout totale che inizia a spargersi in Europa.
La morale della storia è presto detta, con un sempre non trascurabile messaggio nei confronti dei problemi ambientali e climatici che attanagliano la società attuale. Tuttavia, ben presto Last Light inizia a disseminare differenti indizi che si spostano nettamente verso corruzione, imbrogli politici e attacchi terroristici. Un modello che sulla carta potrebbe anche servire ad alimentare maggiormente la narrazione ma che, per quanto riguarda il pilot, si presenta abbastanza confusionario e privo di una ben impostata base solida. Elementi che infatti non sembrano favorire molto la storyline dello stesso Andy, buttato nella mischia un po’ a caso e presentato sin dai primissimi minuti disperso nel deserto, per poi far fare un balzo indietro nella narrazione sino a due giorni prima per mostrare allo spettatore la discesa verso la catastrofe.
Detto del lato più tecnico di cui dovrebbe interessarsi la trama di Andy, Last Light propone tre diversi filoni narrativi, tutti destinati a convergere a causa dello stesso problema e che vede protagonista diversi membri della famiglia Yeats. Il personaggio interpretato da Joanne Froggatt, ad esempio, è impegnata sul fronte Parigi, alle prese con dinamiche e problematiche prettamente più familiari. Questo mentre nel mezzo si fa strada la storyline che segue la figlia degli Yeats, Laura, impegnata in proteste sociali e apparentemente protagonista del filone più mystery della storia.

IMMANCABILI CLICHÉ


Vista così, sulla carta Last Light non sfigura poi tanto. Anche il pilot si mantiene ben distribuito tra le varie storyline aggiungendo per ognuna di esse una buona dose di interesse per i risvolti futuri. Tuttavia, a livello più generico non si possono non notare alcuni elementi tipici di tali racconti che fanno cadere Last Light in un immancabile vortice carico di cliché.
Inoltre, situazioni esasperate che rendono poco convincente lo sviluppo degli eventi, unite ad una caratterizzazione per ora un po’ povera dei personaggi, non favoriscono la giusta connessione con lo spettatore. Il tutto guidato da una composizione narrativa già preannunciata dai titoli degli episodi che, aiutati da metafore su luce e oscurità, rendono già chiaro il pattern che seguirà la trama.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Matthew Fox torna protagonista di una serie tv…
  • Crisi ecologica, energetica e climatica in primo piano. Ed è sempre un bene sottolinearlo al giorno d’oggi 
  • … anche se poteva scegliere di meglio
  • Personaggi privi di una forte caratterizzazione e fatti che sanno di già visto non riescono a colpire adeguatamente lo spettatore 

 

Dopo la sola visione del pilot, Last Light non appare proprio come un bruttissima serie, tuttavia Matthew Fox poteva scegliere di meglio per il suo ritorno in tv.

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Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.

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