The Bear 2×06 – FishesTEMPO DI LETTURA 5 min

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The Bear 2x06 recensioneIl sesto episodio di The Bear traccia una nuova linea, decisamente oltre il confine, su tutti gli aspetti che riguardano la creazione di una serie televisiva. Gli autori nei sessantasei minuti che compongono la puntata, si sono spinti molto avanti, hanno sperimentato e hanno scritto e girato un prodotto davvero sorprendente.
“Fishes” è a tutti gli effetti una digressione, un film a parte che chiunque, anche la casalinga di Voghera che non hai mai sentito parlare di The Bear, potrebbe apprezzare. Invece chi conosce bene questo prodotto ne gode e ne godrà come forse mai fatto nei precedenti sedici episodi (e di puntate ottime ce ne sono state, vedi “Review“).
“Fishes” è una parentesi nel passato, circa cinque anni prima dei fatti attuali e nonostante sia caratterizzato da un cast corale, da tantissimi dialoghi e personaggi, ogni dettaglio, ogni parola, ogni inquadratura che lo spettatore vedrà sul piccolo schermo ha un legame strettissimo con il presente. Nulla è lasciato al caso o al caos. Storer ha alzato l’asticella della maniacalità e tutto, anche se sembra sia esplosa una bomba, è al suo posto.

BERZATTO FAMILY


Chi non ha parlato di tutti i cameo presenti nell’episodio scagli la prima pietra, ma è doveroso farlo e lo spiega molto bene l’autore in un’intervista al Los Angeles Times. Storer infatti ha rivelato che il principale intento di assoldare uno stuolo di attori così famosi per interpretare i membri della famiglia Berzatto era quello di distrarre lo spettatore. Così che, nel bel mezzo della puntata, si pensasse “What the fuck is Bob Odenkirk doing here?”.
L’elemento chiave è quello della confusione, che infatti regna sovrana durante l’episodio. È la vigilia di Natale e tutta la famiglia è riunita in casa Berzatto e mentre Donna la matriarca è ai fornelli, gli altri componenti entrano ed escono dalla cucina o interagiscono tra di loro chiassosamente. Tutto è più complicato perché ognuno chiama l’altro “cousins” o “uncle” a prescindere dal reale legame di sangue.
Anche questo non è lasciato al caso ma è voluto: Storer voleva che lo spettatore, come gli stessi Berzatto, si sentisse disorientato.
Quello che succede durante la Christmas Eve è cosi ricco, elaborato e sensato relativamente agli sviluppi sulla linea temporale del presente, che non è possibile argomentarlo senza elencare una schiera di momenti epici. Basti pensare che un Natale così non lo si augurerebbe a nessuno e che per girare la scena della cena, ovvero gli ultimi venti minuti della puntata, c’è voluta una giornata e mezzo e tre diverse telecamere con obiettivi lunghi, che giravano instancabilmente intorno a questo incredibile gruppo di attori.
Come promesso ecco le star di questa puntata: Jamie Lee Curtis, fresca di Oscar, è Donna Berzatto; Sarah Paulson è la cugina Michelle (non si sa se di sangue); Bob Odenkirk è uno zio di origini polacche non ben definito; John Mulaney è Steve, compagno di Michelle e Gillian Jacobs è Tiffany, la moglie di Richie. Sono presenti nella puntata anche Cicero e Mikey che lo spettatore ha già conosciuto precedentemente.

I AM NOT PREPARED


Se nella puntata precedente lo spettatore è stato inebriato da un’atmosfera più calda, grazie al tenero incontro tra Claire e Carmy, con questo episodio flashback si viene catapultati in un’atmosfera decisamente diversa. La disfunzionale famiglia Berzatto è infatti la ragione per cui Carmy per tutta la vita non ha mai permesso a sé stesso di accettare l’amore di una ragazza che sembra perfetta.
Tanta onestà e purezza e la bellezza di un rapporto così profondo sembrano sconvolgere inizialmente Carmy, che goffamente ha cercato di allontanare Claire come poteva.
Lo stesso Storer ha rivelato infatti che il Natale dei Berzatto era il giusto midpoint per raccontare e spiegare molti modi di essere dei protagonisti di The Bear. D’altronde era normale dare una risposta al perché Carmy non fosse mai riuscito a concedersi una possibilità di felicità, o spiegare perché Mikey avesse deciso di compiere un gesto così estremo. Questa puntata, in cui lo spettatore osserva dallo spioncino cosa succede a casa Berzatto in un classico natale in famiglia, dà la possibilità agli autori di approfondire dinamiche molto importanti per il racconto. Il risultato è sorprendente: Donna è una donna sull’orlo di una crisi di nervi, non sa gestire sé stessa né la sua famiglia, Carmy e Mikey sono bloccati e non riescono a comunicare realmente, Sugar è schiacciata dalla madre per cui è perennemente preoccupata.
Quello che accade all’interno di una famiglia allargata è spesso complesso, ma forse la complessità che lo spettatore si trova davanti è così oltre che si rimane sbalorditi. Per fortuna i Berzatto sono un casino, perché il racconto ne ha giovato e l’episodio è davvero imperdibile.
La regia supera sé stessa e a scandire i tempi e le inquadrature c’è la presenza di un timer da cucina che indica non solo i tempi di preparazione della cena, ma il climax dell’intero episodio. L’interpretazione degli attori è davvero magistrale, è chiaro che ognuno ha voluto davvero esserci e dare il suo meglio. Storer ha raccontato che quando Jamie Lee Curtis ha letto il copione, era così entusiasta che ha iniziato subito a dare ottimi input su che aspetto avrebbe dovuto avere Donna. E quando tutti danno il massimo, il risultato è inevitabilmente un prodotto come “Fishes”.

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Un cast davvero incredibile
  • Regia e sceneggiatura da manuale
  • La sveglia che continua a suonare
  • TUTTO
  • NIENTE

 

Rischiare a volte è l’unico modo per ottenere il meglio e in questo episodio si è osato tanto. Quello che lo spettatore ha visto o vedrà è un episodio dal ritmo avvincente, dove però non mancano dei momenti di approfondimento. Gli autori sono andati così in profondità sull’emotività dei personaggi che lo spettatore rischia di affondare insieme a loro. Questo però è quello che ci si aspetta da una serie così ben fatta e alla fine non si rimane mai delusi. Il gioco tra cibo, emotività, dinamiche familiari è abilmente gestito e si rimane stupiti davanti a un esperimento riuscito così bene.

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Vivo a Milano, ma sono una romana doc, guardo tante serie tv e film e nel mio tempo libero lavoro, faccio sport e viaggio tanto.
Mi piacciono molto i cani e amo le mezze stagioni, anche se non ci sono più.

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