Anyway… uh, even though the girl caught him… well, now, you see, she wasn’t in such hot shape either. You see, life was too painful. Or they were too fragile. But either way you slice it, they just couldn’t hack it. And then one night… something miraculous happened. They made it through alive.”
La storia, apparentemente non sazia della crudeltà narrativa a cui ha sottoposto i due personaggi nelle precedenti sette puntate, decide di fare un ulteriore salto in avanti andando a dividere i due personaggi che lo spettatore ha imparato a conoscere ed apprezzare in questa stagione. Le entità di Alan e Nadia analizzate nei vari precedenti passaggi vengono divise.
Per la precisione, i loop dei due vengono sì rotti, ma procedono in due realtà differenti e parallele incapaci di potersi incontrare. Esattamente come dei binari del treno.
Nonostante la narrazione proceda in maniera valida e continuativa in entrambe le direzioni, cerchiamo di analizzare un punto di vista alla volta.
Nadia
La donna riprende conoscenza sempre nel solito bagno con la differenza che specchi, infissi, mobili, ornamenti e persone hanno finalmente fatto ritorno all’interno della casa. Il primo pensiero della donna, quindi, è quello di andare da Alan per festeggiare la rottura con il proprio passato.
Nonostante il suo peregrinare (e lo spettatore è consapevole che anche Alan dalla sua sta procedendo con la stessa ricerca) sembra non riuscire ad incrociarsi con quella che possiamo, a questo punto, tranquillamente definire anima gemella. Tutto si riconduce al negozio dove era avvenuto il loro primo e sciagurato incontro durante quella sfortunata sera.
Nadia intravede Alan completamente distrutto dall’alcool mentre barcolla in una corsia e felice del suo ritrovamento si riavvicina, ma il ragazzo non ha la minima idea di chi sia Nadia.
Fino alla puntata precedente i protagonisti avevano fatto un misero errore di valutazione, ossia che uno dei due era la causa e che quindi il loop narrativo era sempre e solo uno. Non è così. I loop sono due, sono distinti ed hanno come protagonisti Nadia in uno ed Alan nell’altro.
I primi sette episodi avevano portato avanti, quindi, una sovrapposizione dei due loop dove la linea di demarcazione non era evidente o segnalata.
Nadia, risvegliatasi e ripreso controllo della sua vita, si ritrova nel suo loop dove Alan ha vissuto la serata peggiore della sua vita ed è pronto a farla finita. Il compito della giovane, andando contro il suo stesso stile di vita, sarà quello di cercare di salvarlo, di mostrarsi altruista e gentile con lui.
Alan
Nel preciso modo in cui Nadia non riesce a relazionarsi con l’Alan corretto, al ragazzo accade lo stesso.
Ed anche in questo caso tutto si riconduce al negozio: Alan si è recato lì per avere informazioni su Nadia, mentre la donna sta per andare a casa con Mike come era accaduto durante il primo episodio in cui avevamo fatto la sua conoscenza.
Per riuscire a riunirsi con la sua metà, Alan sarà costretto ad andare contro il suo stile di vita, esattamente come per Nadia: Alan è una persona metodica, che pondera pensieri ed azioni, che vuole avere pieno controllo della sua vita e di quella degli altri, quindi il suo impegno è quello di improvvisare e fare di tutto per salvaguardare la vita di Nadia.
“No, no, no, Nadia, you do know me. We… We die, we come back and now we’re trying to figure out how to make it stop.”
Come esattamente i due loop si siano fusi e creati non è dato saperlo, forse essendo morti nello stesso preciso momento qualcosa è andato in cortocircuito ed è stata data loro la possibilità di salvarsi vicendevolmente. Poetica e a suo modo romantica la scena della loro definitiva riunione: al chiuso di un ascensore, luogo del loro primo incontro, i due sono finalmente soli ma insieme.
Dialoghi, regia e musicalità del racconto elevano questo episodio, così come l’intera serie, ad un prodotto che forse definire must watch sarebbe troppo azzardato, ma che sicuramente vale la pena di essere visto ed approfondito.
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The Way Out 1×07 | ND milioni – ND rating |
Ariadne 1×08 | ND milioni – ND rating |
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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.