“Now, I’m gonna go, ‘cause sometimes the answer is to fall for someone who has nothing to do with this place at all.“
Una grande varietà di sottotrame si intrecciano nell’episodio, scacciando definitivamente qualsiasi traccia di sonnolenza ci potesse essere stata nelle puntate precedenti.
La più importante è quella riguardante Samantha. Si risolve in modo un po’ frettoloso, ma serve a dare profondità al personaggio e l’occasione agli spettatori per empatizzare con esso. Nella vita di Miss Wheeler torna la madre affidataria, la quale rinunciò alla sua custodia per il bene di molti altri ragazzi sfortunati a cui avrebbe potuto dare aiuto. Per fortuna, tutto finisce all’insegna dell’evangelico “La verità vi farà liberi“, perché in un blue sky show è come nei romanzi rosa, dove la donna rimasta sola con un figlio trova sempre un uomo pronto ad innamorarsi di lei, per i motivi più misteriosi. Qui i benefattori sono come gli autobus, passa sempre quello dopo, quindi Samantha ha trovato un Robert Zane pronto a darle appoggio e fiducia e non ha buttato male preso una brutta piega. La rabbia di vedersi regolarmente preferire qualcun altro o di venir sacrificati per il “bene più grande” viene lasciata alla vita reale.
La sottotrama riguardante Harvey, invece, ha il pregio di offrire l’occasione per una bella rimpatriata, di quelle tipiche in una serie di successo, la quale si avvia alla sua naturale conclusione dopo diversi anni. Si rivedono infatti Kevin Miller e Sean Cahill, usciti di scena in episodi dell’ormai lontano 2016. Nel primo caso, l’ex compagno di cella di Mike si è rifatto con gli interessi di tutti i guai subiti ed è ora dirigente di una ditta. Nel secondo, il battagliero procuratore interpretato da Neal McDonough risolve la situazione con un paio di “I’ll bury you!” detti al momento giusto e col tono giusto. Pure qui la verità rende gli uomini liberi, ovvero sia Harvey sia Mr. Pavanotti (scelta di nome non proprio felicissima) sarebbero da condannare, per cui Sean Cahill decide salomonicamente di lasciare andare entrambi. Sempre per fare una rimpatriata, il caso è in difesa di Stu Buzzini, il quale però mancava sulla scena solo dal 2018.
Sul fronte Katrina, invece, per ora capra e cavoli sono salvi. Le tensioni sentimentali fra lei e Brian non si sono risolte con una falsa accusa di incompetenza nei confronti del poveretto. Il fatto però che i due si siano presi “un anno di prova” e che manchino 13 puntate alla fine dello show lascia pensare che il tira e molla fra i due durerà per il tutto il tempo. Qui si rende preziosissimo, anzi quasi indispensabile, il saggio consiglio di Donna a cui sono stati dedicati immagine e citazione. Altrimenti molti spettatori potrebbero farsi prendere dallo sconforto e abbandonare la visione.
Poco seguite, per ora, le vicende della famiglia Litt – Sazs. Probabilmente gli sceneggiatori attendono l’arrivo del nascituro per portarle al centro dell’attenzione. Si parla solo della scelta delle decorazioni per la stanza del bambino in arrivo Peter Coniglio tutta la vita.
In attesa dei nuovi sviluppi, resta comunque in bocca il dolce sapore della scena finale, in cui Harvey telefona a Mike per raccontargli le ultime novità. Nel caso di una possibile comparsata di Patrick J. Adams, mai detto fu più vero del vecchio proverbio “La speranza è l’ultima a morire”.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Whale Hunt 8×12 | 0.91 milioni – 0.2 rating |
The Greater Good 8×13 | 0.77 milioni – 0.2 rating |
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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).