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The Blacklist 8×19 – Balthazar “Bino” Baker (No. 129)TEMPO DI LETTURA 3 min

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Solo un attimo di riflessione, nel cold opening, basta per sottolineare come anche nella cerchia di Townsend non vi siano unità di intenti e di pensiero. L’addetto alle medicine, infatti, lo considera un pazzo mentre il capo della sicurezza Vandyke è dalla sua parte senza se e senza ma. Questo potrebbe rivelarsi cruciale in futuro.

Lizzie:Look, if Reddington wants to keep his secrets, he can keep them all. Except for the one that are truths about my life and my daughter’s life. Except for the ones that explain why psychotics like Townsend wake up every morning drooling about new and exciting ways to murder me and my daughter as payback for something he did.

IN FUGA PER DUE


L’episodio riparte esattamente da dove si era concluso il precedente. Lizzie, in arresto, deve essere messa in sicurezza. Il percorso del convoglio però deraglia e la situazione si trasforma in una fuga con Ressler, ferito.
La corsa è a perdifiato e rende l’azione della puntata assai scorrevole. Maggiore importanza, però, hanno i cuoricini che restano sparsi lungo la strada, come briciole di pane o sassolini bianchi dietro Pollicino. Tra i due ex colleghi, infatti, è ormai amore conclamato.
Che lui fosse cotto di lei era chiaro da un pezzo, ma adesso lei risponde. Lo fa attraverso tutta una gamma di toni che vanno da un semplice “honey” ad un inequivocabile “I love you“.
Sarebbe un vero peccato se Diego Klattenhoff non firmasse anche per la prossima stagione. Quest’anno c’è già stata Anne come vittima sacrificale: basta e avanza.

BAMBINO


Risulta difficile scrivere un personaggio di blacklister di giornata potente e incisivo quando c’è in giro un villain di caratura internazionale come Neville Townsend.
Balthazar Baker non si distingue per l’ironia del soprannome “Bambino“, attribuito ad un omone immensamente enorme – neanche Babe Ruth era particolarmente piccolo – ma si distingue per codardia.
Di solito vengono presentati malavitosi determinati, convinti di essere i più grandi anche quando non lo sono. La teoria dell’autoconvincersi per poi convincere gli altri, infatti, ha molti seguaci.
Lui, invece, sa di essere un criminale “di piccolo cabotaggio” e si tira subito indietro quando dietro Raymond Reddington vede spuntare una figura che giudica ancor più potente, di cui ha più paura.
Sceglie dunque di farsi da parte lasciando Red, Lizzie e Dembé in mezzo al guado.

CLIFFHANGER


Questa scelta porta l’episodio a finire con un grande cliffhanger, come non se ne vedevano da molto tempo in questo show. Uno di quelli in grado di far sentire come una grave ingiustizia l’attesa di una settimana prima della prossima puntata.
Red, Lizzie e Dembé, si diceva, vengono lasciati a metà del percorso verso la salvezza, circondati dagli uomini di Townsend.
Al centro dell’episodio 8×20, quindi, sarà proprio il tentativo dei tre di liberarsi, mettendo da parte, almeno per il momento, le reciproche divergenze e incomprensioni.
Stando a quanto si sente nel promo, Red sembrerebbe anche disposto a rivelare a Miss Keen qualche dettaglio in più sulle misteriose verità all’origine di tutti i loro guai. Lo show, comunque, ha ben abituato il suo pubblico a contenere l’entusiasmo e potrebbe trattarsi di storie “addomesticate“, tanto per calmare l’interlocutore giusto il tempo necessario.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Keenler
  • Cliffhanger finale
  • Azione a perdifiato
  • La codardia di Bino (per quanto funzionale alla trama)

 

L’azione ritmata e il meccanismo “a staffetta” del piano di fuga costituiscono l’ossatura della puntata, dandole scorrevolezza e fruibilità. Per chi shippa Keenler, c’è il valore aggiunto di tutta una serie di piccole gioie. Per quanto sia difficile gestire una storia così cupa, se due personaggi del cast principale iniziano a guardarsi dolcemente negli occhi, tutta una vicenda senza un minimo d’amore risulterebbe assai triste.
Titolare del prossimo episodio sarà Godwin Page, ovvero l’impeccabile maggiordomo di Townsend. Sarà interessante vedere se quest’ultimo si schiera con i “fedelissimi” o ritiene un pazzo irrecuperabile il suo datore di lavoro. Tutto sembrerebbe preludere ad uno scontro fra i protagonisti e il grande nemico della stagione nei due episodi finali.

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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