The Following 1×07 – Let Me GoTEMPO DI LETTURA 5 min

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Sono assolutamente d’accordo con gli elogi tessuti dal mio collega nella
scorsa recensione, li condivido in pieno, ma purtroppo neanche una puntata e
già bisogna smentirsi pienamente, su quasi tutti i fronti. Dire che questo
episodio è stato un accozzaglia di cliché Hollywoodiani è un eufemismo, sul
serio, e le spiegazioni sono due:

o l’ FBI è composto davvero da una banda di idioti e gli autori non hanno altro modo di rappresentare gli esponenti del
Bureau se non in maniera realistica, o gli sceneggiatori sono un branco di
svogliati peggio dei tre sceneggiatori di “Boris” che hanno i pezzi
di dialogo già preimpostati. Chissà perché, ma io opto più per la seconda, ma
se volete possiamo aprire le scommesse. Comunque non dico che questa puntata
sia stata un totale fallimento, per due motivi principali: il primo è che finalmente
hanno tolto Joe dalla prigione e può darsi che lo vedremo entrare in azione, lo
vedremo parte del suo romanzo insomma, e secondo poi, l’incontro finale di Joe
e Joey, le reunion padre/figlio che non immaginavo avvenisse così presto. Per
il resto, posso benissimo dire che ho seguito la puntata con le mani nei
capelli nel vero senso della parola; cominciamo da Joey, il buono, caro e con
un enorme fiducia nel prossimo, Joey. Non capisco assolutamente come faccia
ancora a fidarsi di Denise/Emma dopo aver ascoltato conversazioni sconvenienti
e dopo aver ricevuto promesse mai mantenute, senza contar poi i vari colpi di
pistola sparati senza problemi davanti a lui; evidentemente dell’arguzia del
padre non ha ripreso nulla, assomiglia tutto alla mamma, complimenti Claire.
Sorvoliamo, i bambini sono buoni e puri e magari chissà, da bambini anche noi avremmo
avuto piena fiducia in quella faccia d’angelo di Denise.
Passiamo all’evasione
di Carroll: è inutile dire quanto fosse scontata ma, dio, era così stupida che
non posso trattenermi oltre. La figlia del direttore rapita e il direttore che
per paura di perdere sua figlia fa tutto quello che Joe gli dice di fare?
Davvero? E Joe scappa con l’avvocato più stupido del mondo e il video di
sicurezza è manomesso? No dai, non me lo sarei mai aspettato, questa proprio
non dovevano farmela. Giuro, non vorrei infierire oltre, perché già così siamo
arrivati al massimo storico della scontatezza, ma gli autori non erano
contenti, dovevano fare di più, molto di più. Olivia che crede di poter
scappare al suo cliente (notoriamente sano di mente) mi ha fatto solo ridere e
per questo non aggiungo altro, non merita neanche di essere commentata questa
signora poco intelligente, ma vorrei passare alla scena successiva, quella in
cui l’uomo più ricercato, chiacchierato, temuto d’America, l’uomo che ha
occupato pagine e pagine di giornali, e video su video nei tg entra
indisturbato in un luogo pubblico senza essere riconosciuto da nessuno, neanche
da un povero idiota che lo guarda come se l’avesse già visto da qualche parte.
Mi domando e dico, ma è mai possibile che in una società composta da persone
che non abbiano un problema di deficit dell’ attenzione e il cervello di una
nocciolina possa succedere una cosa del genere?
Ma non finisce qui, perché di
certo in questo quadro catasfofico non potevamo scordarci della stupidità degli
agenti dell’ FBI: Mike e Ryan scoprono dove si trova Joe e, invece di arrivare
silenziosamente alle sue spalle, cosa fanno? Mike urla “FBI, stay
back!” facendo girare tutto il locale e permettendo a Joe e al suo
follower David di scappare indisturbati. Credo di non aver più parole per descrivere
tutto ciò, ma visto che nonostante tutto vorrei continuare a dare una
possibilità a questa serie, mi permetto di azzardare un’ipotesi, che tra
l’altro avevo già avanzato parlando della “1×04”: se Mike fosse un
follower, questo spiegherebbe il gesto stupido e il fatto che non abbia
raggiunto Ryan nel garage, scomparendo nel nulla nel bel mezzo
dell’inseguimento. Comunque la scena del faccia a faccia tra Joe e Ryan mi è
piaciuta, la recitazione di James Purefoy è semplicemente divina, peccato che lo
stesso non si possa dire di quella di Kevin Bacon. Altra cosa che ho apprezzato
molto, ma che purtroppo non aiuterà la puntata ad avere un giudizio più alto, è
stata la citazione dei Beatles da parte di Joe, e immagino che i fan l’abbiano
capita anche senza spiegazione. In ogni caso, rimanendo in tema di performance
vorrei far notare che il signore che interpretava David, il follower, ha recitato
l’intera parte copiando totalmente Andrew Scott quando interpreta Moriarty in
“BBC Sherlock”: il tono di voce sommesso e inquietante, l’eleganza
nelle movenze, gli occhi da chi vive in un altro mondo, vedere per credere
signori. Ho da ridire, molto; va bene omaggiare qualcuno, ma fare tuo il
personaggio di un altro è un altro discorso. 
Mentre rileggevo ciò che avevo scritto fin qui, mi sono resa conto che
in questo episodio l’unico fattore positivo è stato Joe Carroll, come avevo
detto anche all’inizio, ma speravo di poter tirare fuori dal cappello qualche
aneddoto positivo da qualche altra persona, ma niente di niente, Joe tieni
insieme i pezzi e per il momento è solo lui a mandare avanti questa serie che
oscilla tra mediocrità e schifezza.
PRO:

  • Joe finalmente esce di prigione e rivede il figlio.
  • La recitazione di James Purefoy.
  • “With a little help from my friends”
CONTRO:
  • Tutta la serie di cliché elecanti qua sopra.
  • Kevin Bacon è tornato a recitare come se avesse una paresi facciale.
  • La stupidità di Joey e di Olivia.
Puntata sotto la sufficienza, mi piange il cuore ma è così, troppi
fattori negati e banali hanno portato giù la valutazione. Se c’è un motivo per
continuare a vedere questo show è proprio Joe Carroll e tutto il suo macchinoso
piano; per farla breve, l’unica cosa che mi tiene incollata allo schermo è
quella di cercare di capire fino a che punto la rete di Carroll è infiltrata
nella società.

VOTO EMMY

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2 Comments

  1. Condivido pienamente la tua recensione però l'unico dubbio che ho è il seguente: ma siamo sicuri che Bacon non reciti questo personaggio in questo modo perché Ryan deve essere così da copione?
    A parte questo, io quando guardo una puntata di The Following mi sento nervosa per 40 minuti per la stupidità dei personaggi e perché (sarà che sono l'avvocato delle cause perse) io voglio che i buoni vincano. Ad ogni modo dico, fossi stata io in Olivia mi mettevo una pistola sotto il sedile e appena soli lo ammazzavo (o almeno lo ferivo) non è che ci vuole un genio, no?
    Effettivamente pure io seguo la serie tv perché voglio vedere dove vogliono andare a parare… Ah la villona strapiena di psicopatici disadattati, ops seguaci, a me ha fatto venire in mente Eyes Wide Shut… pensiero mio ovviamente, magari tutte le sette sono dotate si una megaproprietà con villa e migliaia di ettari di terra.

  2. Olivia si meritava di morire, troppo idiota per vivere. Se non fosse morta, si meritava di entrare a far parte di "Pretty Little Liars", aveva tutti i requisiti!

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