Un mondo dove sembrano essere diventate obsolete le definizioni binarie, non solo in fatto di maschile e femminile, ma anche in politica e negli affari. Un mondo dove l’unico faro fisso di eterno consiglio rimasto non è più l’amore, come nei sonetti di Shakespeare, ma la ricerca del profitto economico. Quest’ultimo sembra quasi diventato il surrogato di quella ricerca della felicità posta come diritto inalienabile dalla Costituzione degli Stati Uniti.
Questo è lo scenario poco incoraggiante dipinto dallo show, anche in questo episodio.
Tutti i giocatori in campo continuano a fare le loro mosse, tenendo per quanto possibile nascosto il loro vero scopo finale. Naturalmente, ognuno procede col suo passo e con lo stile che gli è proprio, verso le scene viste a inizio stagione.
DOMINIC
Se si trattasse di un racconto fantasy, Mr. Morgan sarebbe forse non un re, ma di certo lo Sceriffo di Nottingham di turno. Insomma, il losco signorotto che gira sempre accompagnato dalla strega – veggente per sapere cosa fare.
Patrick Dempsey infonde al suo personaggio un’eterna aria da gatto che si è pappato il canarino. Dominic si sente sempre in grado di gestire tutto e tutti, secondo il suo volere, in virtù della sua superiore sagacia.
Nel ruolo della strega – veggente di sostegno, ovviamente, c’è Nadya. La ragazza, per dare consigli, non si affida a sortilegi, ma a calcoli matematici complessi. Per ora, la sua innata timidezza la porta ad obbedire senza discutere, ma non è detto che in futuro le cose non possano cambiare.
MASSIMO
Mr. Ruggero, invece, si aggira con un’aria eternamente spaesata e trasognata, tanto in pubblico quanto in privato. Di sicuro non lo aiutano le morti che sente di avere sulla coscienza, non ultima quella di Malik (senza dimenticare anche la Sofia Flores della scorsa stagione).
Il suo personaggio si trova al centro del colpo di scena alla fine dell’episodio: viene cacciato con ignominia dalla banca NYL. Non però, si badi bene, per aver fatto insider trading con il dissidente cinese Li Bolin, nell’acquisizione di Flamestar. Viene licenziato per la sua “relazione impropria” con Wu Zhi. Finisce così dritto fra le braccia di Dominic Morgan, come quest’ultimo desiderava.
Stando entrambi dalla stessa parte, i due possono rivelarsi una notevole potenza con cui fare i conti. Se poi i loro sforzi saranno volti al bene o al male sarà tutto da vedere. Si spera magari di vedere Massimo un po’ contagiato dal dinamismo del suo ex mentore.
I CINESI
La situazione, oltre che fluida, è molto complicata. Sembra facile vedere i cinesi come i cattivi della situazione. Si capisce subito, ad esempio, come il voler acquisire il social network preferito dai giovani sia la prossima mossa per un controllo totale delle masse.
In realtà, anche loro sono fortemente vincolati a più livelli. Un esempio è il complicato rapporto umano esistente tra Wu Zhi e Liwei Cheng. Li Bolin, poi, viene convinto facendo appello ai suoi sentimenti più profondi: gli viene concesso di ricostruire la tomba di famiglia, distrutta dal regime. Altro esempio è quello degli algoritmi di calcolo, in base ai quali si prendono le decisioni.
Resta, infine, il dubbio se non ci sia qualcuno pronto a diffondere informazioni false, al servizio di una qualche potenza in gioco sullo scacchiere mondiale. Non si sta parlando solo dell’esito del referendum Brexit, dove tutti avrebbero scommesso sul “remain”. Adesso (la puntata è ambientata nel 2016) c’è Donald Trump candidato alle elezioni come presidente degli Stati Uniti. Nessuno crede alla sua vittoria, ma si sa come è andata a finire. Non a caso la puntata si conclude con un accenno al presunto scambio di email fra Hillary Clinton, avversaria di Trump, e l’intelligence russa. Elemento pericolosissimo perché l’algoritmo può anche essere perfetto, ma se lavora con materiale fallace sarà fallace anche il risultato, per il principio chiamato in inglese “garbage in, garbage out“.
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Il percorso in un mondo complesso e, a tratti, scoraggiante prosegue con qualità più che dignitosa.
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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).