Into The Dark 1×07 – I’m Just Fucking With YouTEMPO DI LETTURA 4 min

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Il primo di Aprile è famoso in tutto il mondo per essere la giornata del Pesce d’Aprile (April Fools’ Day, in inglese), ossia un intero giorno dedicato agli scherzi e alle prese in giro. Le origini di questa tradizione non sono del tutto certe, ma sicuramente il Pesce d’Aprile ha subito una vera e propria evoluzione con il tempo. Recentemente, infatti, i mass media hanno contribuito a rendere ancora più importante questa festa, creando fake news ad hoc, per far cadere nel loro tranello gran parte della popolazione, con un tam tam mediatico che coinvolge anche il più restio alla tecnologia.
La vera riuscita del Pesce d’Aprile avviene, dunque, quando lo scherzo è talmente orchestrato bene da sembrare vero; quando si riesce ad aggiungere una buona dose di serietà al tutto. Va da sé che Jason Blum e Hulu non potevano lasciarsi sfuggire una così ghiotta occasione per regalarci un nuovo episodio della serie horror antologica “Into The Dark”, che si piazza di diritto, in testa alla classifica come miglior episodio tra quelli andati in onda fino ad ora. Il tema dello scherzo, infatti, si manifesta già all’inizio della puntata, con la presentazione del protagonista: un uomo (Keir O’Donnell nei panni di Larry) apparentemente serio e pacato che, però, nasconde la sua vera identità dietro un falso profilo per dare libero sfogo alla propria aggressività, commentando con parole volgari e violente qualsiasi cosa gli capiti a tiro.
Sulla via per un matrimonio, Larry decide di fermarsi nel classico motel ai lati della highway, immancabile in qualsiasi produzione statunitense. Ad accoglierlo alla reception, troviamo l’altro protagonista dell’episodio: Hayes MacArthur nelle vesti di Chester, uno strambo ragazzo che comunica solo tramite battute ed è, quindi, estremamente difficile per Larry, ma anche per lo spettatore, distinguere la verità dallo scherzo. La simpatia di Chester è infatti opinabile, fastidiosa, fino a sfociare addirittura nel sadismo. Sembra che l’unico scopo dello spiritoso barista sia quello di tartassare gli ospiti (pochi) del motel, con battute via via sempre più pesanti e scherzi ai limiti dell’accettabile. Larry e Chester non potrebbero essere più diversi: ingessato, formale, germofobico il primo; rilassato, esuberante, istrione il secondo. Questa loro opposizione funziona perfettamente e rappresenta uno dei punti di forza di questo episodio, oltre alle squisite doti recitative di Hayes MacArthur.
Immedesimandosi in Larry, si passa buona parte della puntata a chiedersi cosa sia reale e cosa no, preoccupati di qualsiasi mossa e spaventati persino da un semplice bussare alla porta. La situazione si complica ulteriormente quando Rachel, la sorella di Larry che doveva raggiungerlo al motel, tarda ad arrivare. Tutti gli indizi, volutamente o meno lasciati da Chester, fanno presupporre che quest’ultimo nasconda qualcosa o abbia a che fare con la sua “scomparsa”. Anche in questo caso, si tratta di un immenso misunderstanding, nonostante il sospetto sulla buona fede del barista continui a rimanere. Dopo un momento di apparente chiarimento tra i tre ragazzi, la nottata di Larry e Rachel prende una piega inaspettata, tra sangue, omicidi e torture, accompagnati dalla sadica risata di Chester.
“I’m Just Fucking With You” è una notte di ordinaria follia, un viaggio all’inferno in compagnia di un Virgilio psicopatico, di un serial killer il cui umorismo ricorda molto la famiglia Firefly de “La Casa dei 1000 corpi”. Tra scene splatter e grottesche (il party in piscina organizzato da Chester con le sue vittime), il ritmo dell’episodio si fa sempre più serrato e l’ansia dello spettatore diventa via via più palpabile, attendendo il climax finale di chi, sadicamente, non riesce a togliere lo sguardo dalle disgrazie altrui.
La settima puntata della serie Hulu centra il bersaglio e conferma la lungimiranza di Jason Blum e la sua capacità di creare un piccolo gioiellino horror anche sul piccolo schermo.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Hayes MacArthur
  • La sottile linea tra scherzo e serietà
  • Giusta dose di comedy e splatter
  • L’hype suscitato nello spettatore per il climax finale
  • Musiche di Chino Moreno
  • Nulla di particolare

 

“I’m Just Fucking With You” è, senza ombra di dubbio, il migliore episodio di “Into The Dark”. Hayes MacArthur è perfetto nei panni del pazzo serial killer Chester, che vedremmo benissimo a tavola con la famiglia Firefly di Rob Zombie.

 

Treehouse 1×06 ND milioni – ND rating
I’m Just Fucking With You 1×07 ND milioni – ND rating

 

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Se volete entrare nelle sue grazie, non dovete offendere: Buffy The Vampire Slayer, Harry Potter, la Juventus. In alternativa, offritele un Long Island. La prima Milf di Recenserie, ma guai a chiamarla mammina pancina.

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