Dopo due episodi speciali – uno dedicato a Rue e l’altro a Jules -, Euphoria torna in pompa magna con la prima puntata della seconda stagione che riprende da dove il gruppo di personaggi era rimasto.
Anche se l’ora di visione è dedicata principalmente all’infanzia di Fez e al riunire tutti i protagonisti in un’unica ambientazione, la regia curata e gli elementi che hanno fatto di Euphoria una delle serie migliori degli ultimi anni sono presenti all’appello.
DOV’ERANO RIMASTI
Come accennato, la puntata si divide in due linee narrative: un lungo flashback sull’infanzia di Fez e la festa di capodanno dove tutti i protagonisti si riuniscono, e in cui spicca Lexi – sorella di Cassie – a cui viene dedicata particolare attenzione, probabilmente perché i loro personaggi verranno meglio approfonditi nel corso della seconda stagione.
“Trying To Get To Heaven Before They Close The Door” è un’introduzione a quello che saranno gli episodi successivi. Un inizio lento che però non manca delle qualità che hanno reso distintivo il tocco di Sam Levinson e che è caro ai fan.
Rue è tornata vittima della droga, da cui ne è dipendente ancor più di prima. La voragine in cui la ragazza sta cadendo è accompagnata dai problemi che gli altri personaggi stanno affrontando, il cui baricentro è rappresentato da Cassie, assieme a Rue, la vera protagonista della puntata.
Nella scorsa stagione, Cassie era la ragazza sessualizzata non solo da McKay, coinvolti in una relazione tossica e irrazionale, ma anche dagli altri ragazzi che incontrava.
Cassie si è sempre riflessa nei comportamenti di McKay che la vogliono solo come una bambolina obbediente, prendendo le distanze da quello che lei vuole per sé stessa e da come si vede.
Anche se i due si sono lasciati, il modo in cui lei stessa si vede non è cambiato. Lo è una prova il cadere tra le braccia di Nate, ex ragazzo della sua migliore amica che ha dato più volte sfogo della sua violenza. E, come lei stessa pensa, continua a fare errori senza imparare mai nulla.
IL RITORNO IN GRANDE STILE DI EUPHORIA
Euphoria non è mai stata una serie che vuole esclusivamente parlare di adolescenti e di giovani con una vita sopra le righe, in stile Skins. I personaggi che popolano il mondo di Lenvinson non hanno le vite che tutti gli adolescenti vivono, ma riescono ad aprire un dialogo onesto con lo spettatore, a permettergli di identificarsi con le emozioni che scorrono sullo schermo, come ben pochi sanno fare.
Euphoria si è distinta fin da subito per le citazioni cinematografiche, i tratti autoriali che tratteggiano ogni sequenza e i rapporti che intrecciano i protagonisti.
Anche in una puntata come questa che può essere definita più un recap che un episodio fondamentale per la trama, i picchi registici sono tanti. Dai movimenti di macchina fluidi e coreografici nell’abitazione della nuova socia in affari di Fezco, al momento più alto ed aspettato: l’incontro tra Jules e Rue.
Le due si erano lasciate alla stazione, divise da due prospettive diverse di come dovrebbe essere il loro futuro. Jules è partita, mentre Rue è rimasta ed è caduta nuovamente nel circolo della droga.
Il riavvicinamento delle due ragazze non avviene attorno al falò, dove Rue si tiene sulla difensiva. Ma a pochi minuti dello scoccare della mezzanotte, nel bel mezzo della pista da ballo. Levinson prende uno dei momenti più importanti del cinema teen – riservato alla coppia etero di turno – e lo applica alla coppia queer protagonista, enfatizzando il momento con un magnifico uso della fotografia e gioco di luci.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Euphoria è tornato e lo ha fatto in grande stile con una puntata di accordo tra le due stagioni, ma che mette altra carne sul fuoco tra cui il duo Fez-Lexi.
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.