Il quinto episodio della sesta stagione di DC’s Legends Of Tomorrow vede il ritorno, dietro la macchina da presa, di Caity Lotz (che aveva esordito in questo ruolo nell’episodio “Mortal Khanbat“), nonché il ritorno, davanti la macchina da presa, di Olivia Swann nei panni di Astra Logue, personaggio di cui si era sentito molto l’assenza nei precedenti episodi.
E che qui ritorna in grande stile mettendo in piedi un episodio dallo stile e dai toni prettamente “disneyani”. Un episodio che, già dal titolo, richiama più volte L’Apprendista Stregone, ma in generale buona parte dei Classici della Casa del Topo.
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In effetti, fra tutte le puntate “bizzarre”, che si sono avvicendate in questo show nel corso degli anni, mancava giusto un episodio cartoon. Una lacuna tranquillamente colmata con Astra Logue che si trasforma, per una sera, in una versione 4.0 di Belle con tanto di canzoni strappalacrime, magici ciondoli a forma di cuore e le Leggende trasformate in oggetti animati (meglio in 2D che non in CGI a dirla tutta).
Si tratta senza dubbio della storyline migliore presente nell’episodio. Tutti gli stereotipi relativi alle favole Disney vengono messi in scena e ridicolizzati per bene, e non solo quelli. La sequenza iniziale è infatti una chiara parodia di Flashdance (che, in origine, era sempre una versione contemporanea della favola di Cenerentola) condita con il caratteristico humour inglese.
Viene inoltre ripreso il discorso relativo ad Aleister Crowley, occultista e satanista realmente esistito, che era già stato menzionato in “Ground Control To Sara Lance” ma mai più ripreso. Questa versione di Crowley “à la Dorian Gray” funziona e può servire anche per eventuali futuri plot twist.
BISHOP E IL MISTERO DI AVA
Caity Lotz dunque può tranquillamente aggiungere al proprio curriculum anche la definizione “regista per l’animazione”. Per quanto riguarda le doti attoriali, su quello nulla da eccepire. Dispiace solo che la sua storyline sia sempre relegata ai margini delle vicende principali. Il che è comprensibile in quanto rappresenta il fulcro di tutta questa stagione, e per questo motivo deve essere centellinata a dovere. Ma è indubbio che in questa stagione il personaggio di Sara Lance sia un po’ abbandonato a sé stesso.
Rimane il fatto che questo episodio pone un punto fondamentale per la trama orizzontale dello show. Viene finalmente mostrato il volto del villain stagionale: Bishop (Raffi Barsoumian), artefice del rapimento di Sara nonché creatore delle Advanced Variation Automation (AVA).
Un vero e proprio colpo di scena che riscrive la storia delle Leggende e crea hype nello spettatore, in quanto la figura di Ava rimane ancora, per molti versi, avvolta nell’ombra. C’è dunque da aspettarsi che molti dei misteri legati ad Ava verranno finalmente svelati nel corso di questa stagione.
UN BUON ASSESTAMENTO
L’episodio dunque, nel suo complesso, si dimostra ben ritmato e, con i relativamente pochi mezzi a disposizione anche ben girato. Si spera che questo particolare plot twist e il rientro di Astra Logue all’interno del gruppo stabile delle Leggende diano finalmente quell’assestamento di cui lo show necessitava.
I collegamenti fra passato e futuro sono stati delineati. Viene, inoltre, spiegata anche l’origine dei misteriosi alieni di cui fa parte il character di Gary (qui grande assente in una storyline che richiedeva anche la sua presenza).
C’è da sperare che si prosegua su questa linea rimanendo nei binari dettati da questi ultimi episodi e non si vada a complicare ulteriormente tutto. Anche perché, arrivati a questo punto, si richiede una certa continuità e stabilità, almeno nel gruppo delle Leggende (soprattutto dopo il quasi-addio di Mick Rory).
Per il momento non si può che fare i complimenti a Caity Lotz, ormai vera e propria icona dello show, per aver sfornato uno degli episodi migliori di questa stagione.
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DC’s Legends Of Tomorrow si colora di una patina vivace e ironica per parodiare i Classici Disney, in questo rifacimento non dichiarato de L’Apprendista Stregone. Guida il tutto una straordinaria Caity Lotz, non solo mirabile interprete ma anche brava regista.
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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!