Sex Education 3×03 – Episode 3TEMPO DI LETTURA 3 min

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Recensione Sex Education 3x03Dopo un secondo episodio un po’ sottotono, Sex Education continua il suo viaggio nel mondo della sessualità (con una colonna sonora che sa così tanto di anni Ottanta) e, nel suo essere fuori dal tempo, tenta di dare nuovi spunti di riflessione agli spettatori. La complessità di questo panorama può spaventare e far chiudere la mente ma gli autori di Sex Education cercano di sfondare le porte, anche se incontrano per la prima volta qualche difficoltà nella gestione della trama. Purtroppo la preside Hope non riesce a convincere e quello che ne risulta è più una macchietta quasi cattiva che un personaggio a tutto tondo, a differenza degli altri.
Come al solito, la coralità, tipica di Sex Education, porta personaggi secondari come Cintia e Jeffrey a diventare protagonisti, anche se per poco, e portatori di importanti messaggi come una differente declinazione del rapporto di coppia. L’apertura di episodio, con gli ultimi istanti di Jonathan, fa commuovere lo spettatore che ha avuto modo di osservarlo in più occasioni ma è Cintia a far piangere il cuore per l’amore provato per un animale domestico che era qualcosa di più.
Il ritorno di Erin preoccupa, visti i precedenti, ed è impossibile non temere per Meave che, nonostante tutto, cerca ancora l’affetto e l’accettazione della madre.

UNA NUOVA ROUTINE


Inizia una nuova routine per Otis e Jean: la convivenza con Ola e Jakob è dura e gli autori non mancano di sottolinearlo più o meno abilmente. Il rapporto che si deve formare tra due famiglie “rattoppate” insieme è difficile da costruire e solo il bambino potrebbe legare quello che ora rimane separato.
Per quel che riguarda Otis, però, ci sono altre novità all’orizzonte, come lo spessore che inizia ad emergere di Ruby: da personaggio secondario e anche abbastanza odioso è riuscita a conquistare i cuori degli spettatori e finalmente ha lo spazio che si merita. Interessante è quindi l’appuntamento a quattro che tira fuori la volontà di Ruby di aprirsi con Otis (e il fan della Kardashian che è in Adam!).
La nuova coppia Adam-Eric fatica ad ingranare per via della difficoltà di Adam nell’accettare la sua sessualità e ad individuare il suo ruolo con Eric. Quello che colpisce è comunque la crescita di Adam rispetto alla prima stagione ed il suo impegno con Eric.
Anche alla Moordale le cose stanno cambiando, con Hope che con le sue divise vorrebbe portare ordine e disciplina ma che in definitiva ha solo soppresso ogni tipo di iniziativa personale di espressione (e non).

L’ACCETTAZIONE DI SÉ E DEGLI ALTRI


Tema fondamentale che viene portato avanti è dunque quello dell’accettazione, di sé stessi e degli altri. Anche se per alcuni sarebbe più facile “seguire le tradizioni” senza pensarci, Sex Education insegna che bisogna sempre andare oltre. Per questo diventa centrale il nuovo personaggio di Cal che esprime i valori queer e porta avanti le sue battaglie.
Aimee rimane un personaggio fondamentale per il focus sulle molestie e sulla lotta quotidiana che le vittime conducono con sé stesse prima ancora che con i carnefici.
C’è poi Meave che non ha fatto praticamente nulla dopo le rivelazioni di Isaac e anzi sembra sul punto di perdonarlo, dimostrando una grande maturità e, appunto, accettazione di chi è diverso.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Aimee (e Capra)
  • Il focus sulle molestie
  • Jean traballante
  • L’evoluzione di Ruby
  • La profondità di Adam
  • Non convince la trama di Hope e il suo tentativo di “riportare l’ordine” alla Moordale

 

Il terzo episodio di Sex Education entra più in profondità nelle psicologie dei personaggi, anche grazie ad uno splendido appuntamento a quattro, ma si perde con la nuova arrivata preside Hope. Si spera per il meglio.

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La notte sognivaga passeggia nel cielo ed il gufo, che mai dice il vero, sussurra che sono in me draghi ch'infuocano approdi reali e assassini seriali, vaghi accenti d'odio feroce verso chiunque abbia una voce e un respiro di psicosfera che rende la mia indole quanto mai nera. Però sono simpatica, a volte.

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