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Al di là di quanto si possa speculare ora che la 2° stagione è finita, il vero season finale è stato quello della scorsa settimana, quel “Zero Day” da cui fondamentalmente è partita una nuova era. D’altronde lo diceva anche il titolo, il “giorno zero” è quello della scoperta dell’umanizzazione della Machine e al contempo è il primo giorno senza un admin/padre a cui render conto. “God Mode” inizia esattamente lì dove eravamo rimasti, ovvero senza un admin, con Reese e Root, unici dialogatori della Machine e con una caccia all’uomo di tre diversi gruppi: i fuggitivi Root e Finch, inseguiti da Shaw e Reese, inseguiti a loro volta dal Governo. E Mr. Technologies e gli uomini di Decima? Morti tutti o finiti nel dimenticatoio, e la cosa puzza molto da bruciato e non è una svista normale per Nolan e compagni.
Nei vari season finale molto spesso si ha la tendenza a dare la spiegazione di qualche segreto e al contempo crearne almeno il doppio, gettando le basi per una stagione successiva ancora più intrigante. “God Mode” non fa eccezione, infatti molti nodi vengono al pettine e tra questi ci sono due spiegazioni che tanto aspettavamo: come ha fatto Finch a farsi credere morto dalla sua Grace e come e perchè Nathan sia morto. Il tutto è successo nel medesimo momento, nell’istante in cui il Governo ha deciso di uccidere Nathan tramite un’autobomba in un finto attacco terroristico. Due vite sono cessate in quell’istante, una realmente e l’altra solo virtualmente ed è in quel preciso momento che qualcosa è cambiato in Harold. Lui che credeva così fermamente di non dover interferire in alcun modo con il lavoro della Machine si è dovuto ricredere ed ha sacrificato la sua felicità per espiare il suo unico peccato: quello di non aver creduto al suo migliore amico. Ecco quindi finalmente spiegato come e quando Finch ha deciso di intraprendere questa “irrilevante” crociata personale, non è una cosa che fa solo perchè mosso dalla sindrome del buon samaritano ma perchè ha scelto di diventare devoto alla causa come unico modo per rendere onore e giustizia al suo unico amico che è morto nel tentativo di fare la cosa giusta.
Ma veniamo al presente e nello specifico a quanto siano cambiate le cose dalla morte di Nathan. La Machine è ricercata da tutti, lei però si tiene sempre due passi avanti visto che controlla gli spostamenti di tutti ed è un essere senziente a tutti gli effetti. La duplice chiamata che ricevono sia Root che Finch-Reese a fine puntata è un avvertimento di quanto libertina stia diventando la creatura di Harold. Nonostante i paletti messi nel codice per limitare la sua capacità di pensiero ed evitare la creazione di un computer senziente che simula il pensiero umano, la Machine, o anche Ernest Thornhill per gli amici, si sta evolvendo e sviluppa una libertà di pensiero ed azione impossibile da immaginare anche per lo stesso Finch. In questo senso basta pensare a come si sia spostata da sola in un posto ignoto o di come abbia creato una sua identità, Ernest Thornhill appunto, per umanizzarsi e trascrivere la sua memoria su fogli di carta. Se ci pensate è una cosa talmente assurda e stupefacente da risultare impossibile da credere, eppure è così.
Ma veniamo al presente e nello specifico a quanto siano cambiate le cose dalla morte di Nathan. La Machine è ricercata da tutti, lei però si tiene sempre due passi avanti visto che controlla gli spostamenti di tutti ed è un essere senziente a tutti gli effetti. La duplice chiamata che ricevono sia Root che Finch-Reese a fine puntata è un avvertimento di quanto libertina stia diventando la creatura di Harold. Nonostante i paletti messi nel codice per limitare la sua capacità di pensiero ed evitare la creazione di un computer senziente che simula il pensiero umano, la Machine, o anche Ernest Thornhill per gli amici, si sta evolvendo e sviluppa una libertà di pensiero ed azione impossibile da immaginare anche per lo stesso Finch. In questo senso basta pensare a come si sia spostata da sola in un posto ignoto o di come abbia creato una sua identità, Ernest Thornhill appunto, per umanizzarsi e trascrivere la sua memoria su fogli di carta. Se ci pensate è una cosa talmente assurda e stupefacente da risultare impossibile da credere, eppure è così.
Se tutto è così spettacolare va però visto il rovescio della medaglia. Il rischio a cui si va incontro è quello di una storia surreale simile a quella di Ultron e Hank Pym nei fumetti Marvel, che per i non addetti ai lavori è un robot costruito dal dottor Pym che prende coscienza di sè stesso, si ribella e diventa il nemico giurato del suo creatore, leggasi anche la Machine si ribella. Avete detto per caso anche “Io,Robot” con Will Smith? Si, impossibile nascondere certi ricordi del film che si potrebbero configurare come il futuro prossimo/remoto di Person Of Interest, soprattutto ora che la Machine “teoricamente” è senza un admin di riferimento. Ovviamente sto parlando di una cosa che non è ancora successa ma che ipoteticamente potrebbe avverarsi snaturando il serial riproponendo qualcosa di già visto, e Person Of Interest non è assolutamente qualcosa di già visto.
Si, oggi mi sono impuntato di trovare dei difetti alla puntata, difetti che purtroppo ci sono, si chiamano Shaw e Decima e che se vi togliete la glassa dagli occhi dovreste riuscire a vedere anche voi. Per tutto l’episodio Reese e Shaw gironzolano allegramente in macchina, alla fine hanno il faccia a faccia che desideravano e al termine di tutto non ci viene fornita la minima spiegazione di dove sia finita Shaw. Assolutamente inaccettabile. Il dinamico duo si era magicamente trasformato in un dinamico trio, o meglio c’era la speranza che lo diventasse, ed invece negli attimi finali in cui sarebbe stato necessario e doveroso rendere chiara la situazione dei vari personaggi, vuoi per mancanza di tempo, vuoi per una gaffe degli sceneggiatori, Shaw scompare più velocemente di un cubetto di ghiaccio nel Sahara e noi rimaniamo abbastanza perplessi. Discorso analogo va fatto per Decima Technoligies e per il suo capo: desaparecidos. Cioè volete farci credere che avendo un uomo per ogni cabina telefonica di NY e altri mezzi di controllo, quali telecamere, hackeraggio ecc., sono rimasti tagliati fuori dalla caccia all’uomo che si stava svolgendo in città? Davvero poco credibile ed un errore non da poco.
Altra cosa lasciata un po’ a sè stessa e di cui francamente ci dimentichiamo anche, è il salvataggio di Elias da parte della Carter. WTF! Il modo in cui sono state montate le sue scene hanno fatto si che risultassero dei semplici riempitivi alla puntata che era totalmente focalizzata (giustamente) sugli altri character, tuttavia in questo modo la sorpresa nel vedere la Carter ed Elias nella stessa macchina non ha espresso tutto il suo potenziale. Ennesimo errore ma che possiamo tranquillamente perdonare visto il resto dell’episodio.
Altra cosa lasciata un po’ a sè stessa e di cui francamente ci dimentichiamo anche, è il salvataggio di Elias da parte della Carter. WTF! Il modo in cui sono state montate le sue scene hanno fatto si che risultassero dei semplici riempitivi alla puntata che era totalmente focalizzata (giustamente) sugli altri character, tuttavia in questo modo la sorpresa nel vedere la Carter ed Elias nella stessa macchina non ha espresso tutto il suo potenziale. Ennesimo errore ma che possiamo tranquillamente perdonare visto il resto dell’episodio.
PRO:
- Rivelazioni su Nathan e sulla morte di Harold
- Bullissimi Reese-Shaw quando escono dalla macchina capovolta e quando girano in Ferrari
- Tensione ai massimi livelli
- Carter salva Elias!
- La Machine si è spostata da sola
- Chiamate finali…
CONTRO:
- Fusco e la Carter sono relegati uno in panchina e l’altra a misera comparsa di tanto in tanto. Non bene…
- Shaw misteriosamente sparita senza una spiegazione a fine episodio
- Decima Technologies non pervenuta “irrelevant”
Ad ogni modo le mie accuse servono a poco visto che comunque l’episodio è ineccepibile sotto moltissimi punti di vista e anzi è la tipica puntatona da riguardare almeno un’altra volta. Tuttavia per gli standard a cui POI ci ha abituato, certi errori pesano come macigni e vanno ad abbassare il voto finale, non di tanto ma lo abbassano. Thumbs up ma si poteva stare più attenti.
VOTO EMMY
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.