The Tomorrow People 1×01 – PilotTEMPO DI LETTURA 5 min

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Una delle parti più interessanti del Comic Con, convention che si tiene annualmente a San Diego, è sicuramente la presentazione in anteprima di alcuni pilot che andranno a riempire la stagione dei telefilm per tutto il corso del nuovo anno. Al Comic Con dello scorso luglio, tra le novità a cui lanciare curiosamente uno sguardo spiccava senza dubbio il pilot di “The Tomorrow People”, telefilm che ha immediatamente attratto i primi fortunati che hanno potuto vederlo in anteprima, per poi mantenere invariate le aspettative di tutti noi che abbiamo potuto godercelo soltanto adesso.
Rivisitazione dell’omonima serie britannica degli anni ’70, “The Tomorrow People” è stata una sfida raccolta e lanciata sulla rete americana CW da importanti e conosciuti produttori come Greg Berlanti, già autore di ‘Everwood’ e ‘Arrow’, Phil Klemmer e Julie Plec, quest’ultima conosciuta per il suo lavoro in ‘The Vampire Diaries’ e il suo spin-off ‘The Originals’.
Basato sullo slogan “tu non sei strano, in realtà sei speciale” la storia si apre con la figura del protagonista, Stephen Jameson, un ragazzo emarginato, affetto da quel che sembra un problema mentale di origine ereditaria, che gli provoca disturbi del sonno, rendendo per lui le ore notturne davvero difficili e… imprevedibili. Ben presto Stephen si renderà conto che questi sui strani sintomi non sono altro che poteri che affiorano in lui pronti ad esplodere e inizierà così a percorrere la strada che lo porterà alla comprensione di ciò che realmente è, aiutato da nuovi amici come Cara, John e Russell.
Il trio si presenterà a Stephen come membri dei “Tomorrow People”, uomini e donne sparsi per il mondo geneticamente modificati e per questo in possesso di particolari poteri, riassumibili nelle tre T, ovvero telepatia, teletrasporto e telecinesi. L’esistenza dei Tomorrow People però è costantemente minacciata dalla presenza degli Ultra, un’associazione di scienziati che lavora con lo scopo di neutralizzarli in quanto ritenuti un pericolo per l’intera umanità.
I tre membri del gruppo, Cara, John e Russell, venuti a conoscenza della vera natura di Stephan chiederanno a quest’ultimo di unirsi alla loro squadra, per cercare di aiutarli a ritrovare il più forte di loro, l’unico in grado di poterli aiutare a sopravvivere agli Ultra, scomparso tempo addietro, la cui identità si rivela essere fondamentale anche per lo stesso Stephan. Le sorprese per il protagonista però, non finiscono qui, in quanto sorprendente e personale si rivelerà per lui anche l’identità dell’antagonista principale, il dottor Jedikiah Price, a capo degli Ultra il cui suo unico scopo è quello di fermare il potere dei Tomorrow People, catturando e utilizzando proprio queste stesse persone geneticamente modificate per costringerle a fermare i loro simili, e che non impiegherà molto a cercare di convincere Stephan a passare dalla sua parte.
La riproposizione di questo telefilm oggi può sembrare a tutti gli effetti una bella sfida da parte dei produttori, ad una prima occhiata infatti, lo show appare come la solita storia già vista svariate volte, se non fosse che The Tomorrow Pepole, avendo i natali negli anni ’70 è in realtà la base a cui possono essersi ispirati tutti gli altri telefilm simili a cui ci siamo appassionati negli ultimi anni. Ma la particolarità di questa storia sta in un momento ben preciso, che avviene a fine puntata e che lascia completamente senza parole le nostre forse scontate aspettative; la scelta intrapresa fa si che l’attenzione rimanga alta e la curiosità accesa, decisamente un’ottima mossa per terminare un pilot e spingere lo spettatore a sintonizzarsi anche per la prossima puntata.
Sicuramente importante è anche il cast che compone il telefilm, dal protagonista Robbie Amell, che prima di acquisire i superpoteri e diventare un Tomorrow People ha partecipato con piccole parti come personaggio ricorrente in molti show, come How I Met Your Mother, Revenge, ma anche con ruoli più importanti in altri, come in True Jackson VP, e che dal punto di vista personale invece è imparentato anche con un altro eroe della televisione, ossia con Stephen Amell, l’Oliver Queen di Arrow, suo cugino nella realtà.
Tra gli altri attori che compongono il cast troviamo Luke Mitchell, Peyton List e Aaron Yoo, coloro che interpretano il trio di amici, che vede soprattutto gli ultimi due con alle spalle numerose apparizioni come personaggi ricorrenti in vari telefilm. Il cattivo della situazione invece è interpretato da Mark Pellegrino, conosciuto soprattutto per il ruolo di Jacob in Lost ma anche per quello di Lucifer in Supernatural. Una scelta del cast importante che ha lasciato tutti soddisfatti, soprattutto il produttore Berlanti che ha orgogliosamente dichiarato che tutti gli attori scritturati erano la loro prima scelta. Tante componenti dunque, che possono creare qualcosa di estremamente avvincente e che già hanno intrapreso la buona strada in questo pilot che sembra rispettare nel miglior modo possibile le premesse a cui gli autori mirano, nel cercare cioè, di rimanere fedeli all’originale ma nello stesso tempo creare qualcosa di nuovo… e come inizio sta funzionando.
PRO:
  • Una storia che affascina e rapisce con scoperte, avvenimenti e scelte decisamente non scontate, specialmente nel finale
  • La scelta del cast, un mix tra giovani promesse ed attori più conosciuti, tra tutti: Mark Pellegrino.
CONTRO:
  • Magari a qualcuno la riproposizione di un’ennesima versione di una storia già vista può risultare non attraente già in partenza

 

Atteso da mesi, The Tomorrow People ha decisamente rispettato le aspettative, con scene dinamiche e mai noiose, fatti che coinvolgono e incuriosiscono e un grande mistero che fa da sfondo all’intera storia e che è lì per accompagnarci puntata dopo puntata verso la sua risoluzione. Dunque per gli appassionati del genere e gli orfani di Heroes, è assolutamente consigliato dare uno sguardo anche a questo nuovo show.

VOTO EMMY

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Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.

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