Crossbones 1×01 – The Devil’s DominionTEMPO DI LETTURA 5 min

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Devo ammetterlo, quando ho visto il poster di Crossbones ritrarre John Malkovich nei panni di Edward Teach, alias Barbanera, in stile badass con bandana e orecchino d’oro, ho realmente creduto che Neil Cross avesse sfornato una serie tv in grado di rendere giustizia al genere piratesco, stuprato senza alcuna remora dal franchise multimilionario della Disney che ormai tutti conosciamo e ben lontano da capolavori come “Pirates” di Polanski. Potrete dunque comprendere il mio rammarico nel vedere il più temuto dei pirati, la leggenda dei sette mari, il pirata che in soli 38 anni di vita riuscì a catturare più di 140 navi, ridotto ad un vecchio sessantenne pelato, con un accenno di barba, per giunta bianca, alle prese con strane malattie neurologiche, agopuntura fai-da-te e inutili derive utopistiche. L’intento degli autori è stato chiaramente quello di reinventare il personaggio di Teach, cercando di accostare alla sua immagine classica di pirata crudele e sanguinario anche quella che solitamente non viene raccontata da film e romanzi, ovvero quella di leader freddo e calcolatore. Autori, ho delle cattive notizie per voi: era meglio il Barbanera che indossava tre paia di pistole a mo’ di bandoliera, si metteva micce accese sotto al cappello per essere avvolto dal fumo in combattimento e beveva rum mischiato con polvere da sparo. No, davvero. Come si fa a non capirlo subito?
La puntata parte subito in quinta, raccontandoci, in una manciata di secondi, come un brillante ingegnere inglese abbia inventato un marchingegno in grado di individuare immediatamente la propria posizione in mare, scongiurando tutti i rischi legati alle difficoltà di orientamento e di conseguenza evitando di essere preda di scorribande da parte di navi pirata. Detto fatto, dopo appena tre minuti, la nave che trasporta il primo TomTom della storia viene assaltata dai pirati di Barbanera.
È qui che facciamo la conoscenza del vero protagonista delle vicende, l’affascinante chirurgo/assassino/007 Thomas Lowe, che prontamente distrugge il dispositivo e avvelena l’ingegnere, diventando la chiave per decifrare gli appunti lasciati dal suo creatore e ricostruire il prototipo. Lowe viene quindi portato al cospetto di Barbanera, il Commodoro dell’isola, presunto morto dopo lo scontro con il Governatore delle Bahamas William Jagger, e qui il buon John Malkovich ci fa subito capire che non basta un attore eccezionale per ovviare allo scarso lavoro di caratterizzazione fatto sul suo personaggio. Dopo il primo dialogo tra i due protagonisti, nel quale si cerca di dare una parvenza di umanità al pirata, alternando gole tagliate a sproloqui su Dio e improbabili redenzioni, e dove Richard Coyle, il nostro super chirurgo, si dimostra un attore davvero talentuoso, la storia subisce un’accelerata incredibile, trattando alcune vicende in maniera sbrigativa e scoprendo troppo velocemente aspetti sulla figura di Barbanera che forse sarebbe stato meglio snocciolare con più calma.
Naturalmente la NBC ha approfittato dell’occasione per proporci una sfilza di figure femminili dotate, oltre che di una straordinaria intelligenza, anche di un’incredibile bellezza. Non so perché ma io le donne del 1700 le immaginavo un po’ meno curate, o al massimo truccate da “prostitute che vanno esclusivamente con i clown” (cit. Dr.Cox) e dislocate nei peggiori bordelli di Tortuga. A quanto pare mi sbagliavo di grosso. Lady Katherine Balfour, accusata di alto tradimento, ha tutte le carte in regola per diventare la prossima conquista del bel Dr. Lowe, debole, a quanto pare, solo al fascino femminile, mentre Nenna Ajanlekoko, donna forte ed agguerrita, ha qualche questione in ballo con Alfonzo Dalvarado, braccio destro del Viceré di Nuova Spagna, affare che però viene presentato in fretta e furia come la maggior parte delle vicende.
Ma torniamo alla puntata. Scopriamo che il nostro chirurgo è in realtà un assassino, incaricato dal Governatore Rogers di far fuori “Blackbeard”. Lowe riesce a sgattaiolare fuori dalla finestra, facendosi sgamare immediatamente, ma riuscendo a mettere KO l’unica guardia sull’isola con una mossa degna di un wrestler. Una volta recuperato il veleno nascosto tra i suoi effetti personali in un magazzino, finalmente il nostro eroe riesce ad attuare il suo piano e grazie ad uno stratagemma che sarebbe stato geniale se solo non fosse stato copiato palesemente da ‘Il nome della rosa’, riesce ad avvelenare il Commodoro dell’isola. Il nostro dottore dunque recupera il suo “prode” aiutante Fletch, il cui unico pregio è quello di essere riempito di mazzate per l’intero episodio, e si prepara alla grande fuga. Chiaramente nessuno si aspettava che Barbanera morisse nel pilot e quindi, con “grande sorpresa” di tutti, il nostro protagonista deve tornare a salvare l’uomo che ha appena tentato di uccidere. Nel trambusto generale Lowe riesce a curare Barbanera, beccandosi anche una pallottola in pieno petto, ma salvandosi, di nuovo con “grande sorpresa” dello spettatore, e addirittura concedendosi una piccola nuotata con la bella Lady Katherine. Il finale non riserva grosse sorprese a parte un finto invalido che si alza miracolosamente dalla sua sedia a rotelle e il nostro arzillo vecchietto che non sa quale sorte riservare al suo assassino/salvatore. Insomma, se pensavate che ci sarebbero state epiche battaglie, sanguinose scorribande o un kraken, mi dispiace per voi. Meglio che continuiate a leggere One Piece oppure riguardatevi capolavori come “Pirati”, “Il Corsaro Nero” e “Il Pirata Barbanera”.

 

PRO:

  • Naturalmente John Malkovich
  • L’atmosfera piratesca è stata ricreata perfettamente grazie ad ottimi costumi e location mozzafiato
  • Le botte prese da Fletch
CONTRO:
  • Trama presentata troppo velocemente e in maniera grossolana
  • Un Barbanera troppo “new age”
  • Nessun colpo di scena degno di nota
  • Il Dr. Tom Lowe ci ricorda uno 007 d’inizio Settecento
  • Le scene in cui Fletch non viene riempito di botte e purtroppo apre bocca

 

La première dello show è stata seguita da 4.89 milioni di telespettatori, con un rating di 1.1, numeri che l’hanno portata in pari con la première della seconda stagione di Hannibal. In pratica il risultato ottenuto da Crossbones si può reputare non esaltante ma abbastanza in linea con le aspettative. Come ho già detto all’inizio, mi aspettavo sinceramente di più da un prodotto basato su un genere che negli
ultimi anni è stato di fatto monopolizzato dalla Disney e che quindi poteva trovare nella logica della serialità televisiva un ottimo strumento di rilancio. La presenza di John Malkovich nel cast mi aveva quasi rassicurato, e invece a malincuore devo bocciare questo primo episodio di Crossbones, rovinato da una storia presentata allo spettatore in maniera frettolosa e poco accurata, ma soprattutto da un Barbanera troppo fuori dallo schema classico, a conferma del fatto che non sempre innovare equivale a migliorare.

 

The Devil’s Dominion 1×01 4.89 milioni – 1.1 rating

 

 

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Ventinovenne oramai da qualche anno, entra in Recenserie perché gli andava. Teledipendente cronico, giornalista freelance e pizzaiolo trapiantato in Scozia, ama definirsi con queste due parole: bello. Non ha ancora accettato il fatto che Scrubs sia finito e allora continua a guardarlo in loop da dieci anni.

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