L’annata 2014-15 va annoverata come una di quelle più tragiche per la Volpe (Repubblicana) ma sarebbe potuta andare ancora peggio se non ci fosse stato quello show, così sottovalutato negli scorsi Upfronts dagli stessi dirigenti quanto amato dal pubblico, che però ha salvato FOX dal completo fallimento: Empire.
La grande promessa di Gotham si è rivelata una scommessa persa a causa di una trama acquosa ed una gestione fallace che ha contribuito in gran parte al suo fallimento. Di Gotham poi si possono dire molte cose ma la partenza positive dello show ha portato la dirigenza della Volpe ad un’affrettata decisione di aumento del numero di episodi e questo, per lo show di Bruno Heller, ha significato un peggioramento della qualità non indifferente. Con delle storyline già progettate si è dovuto quindi diluire il tutto per riuscire a coprire i 22 episodi richiesti, contro i 16 che erano stati preventivati all’inizio. Inutile dire che le conseguenze si sono viste.
Però a livello di scommesse perse non sono state da meno tutti gli altri fiori all’occhiello presentati con vanto la scorsa stagione: Backstrom, potenzialmente il nuovo Dr. House poliziesco, è stato un flop enorme che non ha mai fatto presa sul pubblico sin dal pilot; Gracepoint è risultata una mera copia dell’onnipotente Broadchurch solamente spostato di continente; The Following è perita, giustamente ed in ritardo di 2 anni, sotto il crollo degli ascolti; Glee si è conclusa nell’anonimato più totale di un venerdi sera a caso; Red Band Society pur essendo stato amato dalla critica (ma stroncato da noi) è stato fatto fuori senza troppi problemi insieme alle altre nuove entrate. Di fatto di tutte le nuove serie sono sopravvissute solo in 3: Gotham, perchè già ampiamente rinnovata prima del tempo; Empire, per l’incommensurabile apporto dato a questa stagione oltre che per gli ascolti stellari; The Last Man On Earth per il coraggio e la diversa attitudine alla comedy apocalittica che ha dimostrato. Tutto ciò che non è sopravvissuto è stato cancellato per giusta causa, questo bisogna dirlo per correttezza.
Per la FOX il 2015-16 deve rappresentare l’anno della rinascita ed i piani per il ritorno a livelli accettabili sia di ascolti che di produzioni sembrano passare dalle poche certezze avute nel proprio passato che, a quanto pare, serviranno da pilastri per la ricostruzione del network. Fioccano infatti i remake (Minority Report) e le resurrezioni eccellenti (The X-Files) ma anche una quantità indefinita di drama. A supporto delle nuove serie si è poi optato per una gestione più attenta dei “successi” di quest’anno: New Girl ripartirà in midseason anche a causa della gravidanza di Zoey Deschanel, Empire ha ricevuto un ordine di “soli” 18 episodi per non calcare troppo la mano ripetendo l’errore di Gotham. Insomma sembra che la Volpe abbia imparato dai propri errori e ufficialmente possiamo dirlo qui: c’è molta speranza per il prossimo anno, bisogna solo non rovinare tutto con decisioni affrettate e con una qualità indegna per l’ormai delicato palato degli spettatori.
GRANDFATHERED: Da una serie che in italiano si potrebbe chiamare “Nonnizzato” non ci si può aspettare tanto e se si legge il plot si può anche capire perchè l’asticella delle aspettative non è così alta: il classico single (John Stamos) incallito che vive di vizi e donne scopre improvvisamente di essere non solo padre ma anche nonno. Tralasciando le possibili bestemmie che una cosa del genere potrebbe far dire, dallo script allo schermo possono cambiare molte cose e se si guarda il trailer ci si ricrede effettivamente sulle potenzialità dello show. Ok, non sarà nulla di trascendentale e moltissime cose sono già prevedibili fin dal trailer (figuriamoci dal Pilot), però un’occhiata rilassata gliela si può dare e nel frattempo gli diamo un “Obama Not Bad” di fiducia. Le comedy della NBC sono molto peggio ad esempio…
LUCIFER: Siamo sicuri che Neil Gaiman, dopo la visione del trailer, abbia avuto l’istinto suicida di tagliarsi le vene con una lametta ma fortunatamente non l’ha fatto. Gaiman, a suo tempo, riadattò il Lucifer di “Paradise Lost” di John Milton per il suo Sandman e lo fece tenendo bene a mente tutta una serie di regole e delle linee di pensiero filosofico che sono poi servite per dare sostanza alla serie a fumetti. FOX qui prende la copia cartacea di Lucifer, ci si pulisce il culo e tiene solamente due cose: la patina della carta ed il nome del protagonista. Gli amanti del fumetto si toglieranno gli occhi dopo la visione del trailer, tutti gli altri invece inorridiranno al pensiero di vedere un Satana che aiuta una detective della omicidi a risolvere i casi irrisolti. Togliete subito tutte le lamette a casa Gaiman.
MINORITY REPORT: La serie, ennesimo progetto rispolverato a dimostrazione che le nuove idee scarseggiano, riparte esattamente 10 anni dopo gli eventi narrati nell’omonimo film di Steven Spielberg con Tom Cruise protagonista. In un mondo futuristico dove non esiste più la forma di arresto preventivo degli omicidi, uno dei tre Precog del film, stanco di stare forzatamente nell’ombra, prova a sfruttare le sue abilità per salvare le vite e lo fa, ovviamente, chiedendo l’aiuto di una detective. Nonostante si possa avere molti preconcetti su queste serie nate dalle ceneri di altri film, una visione del trailer basterà a dissipare qualsiasi dubbio in merito: successo quasi assicurato.
ROSEWOOD: Si è vero, 4° serie di cui parliamo e 3° crime drama però Rosewood sembra davvero diversa rispetto alle altre. Bisogna dar atto alla FOX che si può parlare solo che bene di questa serie a giudicare dal trailer. Sono passati diversi anni da quando un medical drama dalle tinte crime si è affacciato sulla tv generalista ed ha avuto successo, nella tv via cavo il ricordo è più fresco e porta il nome di Dexter. Come il serial killer preferito del piccolo schermo, anche Rosewood è ambientato a Miami ma a parte questo i due show non hanno nient’altro in comune, anzi. Rosewood, il più bravo patologo privato di Miami, sembra avere tutte le carte in regola per sfondare lo schermo e far breccia tra i cuori di tutti quegli spettatori che hanno bisogno di una figura sarcastica, dannatamente poco professionale ma molto brava nella loro vita. Avete forse detto Dr. House?
SCREAM QUEENS: C’era davvero bisogno di un incrocio tra Scream (di cui MTV sta producendo la serie), Pretty Little Liars e Greek? Noi diremmo di no, ma quelli di FOX hanno detto si e hanno chiamato al loro capezzale quei Ryan Murphy, Brad Falchuk e Ian Brennan che hanno creato American Horros Story e Glee. Esattamente da questo strano connubio nasce Scream Queens, una slasher series antologica alla Harper’s Island ambientato in una confraternita femminile che viene stravolta da una serie di omicidi. Nel cast c’è un po’ di tutto: da Ariana Grande a Jamie Lee Curtis, passando per Lea Michele (Glee). C’è scritto “TRASHATA” ovunque e quindi è dedicato solo a persone dallo stomaco forte, però magari anche solo per farsi qualche risata si può dare un occhio. Astenersi gente seria.
THE FRANKENSTEIN CODE: Avete presente quando si ricicla un’idea ed il risultato non è altro che un’accozzaglia di elementi presi a caso giusto per non essere accusati di plagio? Ecco, The Frankenstein Code è esattamente quel genere di telefilm che ricicla un’idea (la resurrezione alla Frankenstein) e la confeziona con superficialità e pochissima fantasia: un vecchio sceriffo viene ammazzato in casa del figlio per essere poi resuscitato per poter aiutare a trovare una cura alla malattia che sta uccidendo la dottoressa che l’ha resuscitato. In tutto ciò ha anche dei superpoteri e una spiccata monoespressività recitativa che si vede benissimo in questi 2 minuti e 40 secondi di nulla cosmico.
THE GRINDER: Questa è una di quelle comedy che, se cresciuta a pane e arguzia, potrebbe rappresentare la capostipite di una nuova generazione seriale. Quante volte vi è capitato di pensare che un attore che ha interpretato un ruolo per tanto tempo riesca veramente poi a svolgere quel ruolo anche nella vita reale? Volente o nolente è capitato a tutti di pensarlo. Rob Lowe interpreta l’attore Dean Sanderson che a sua volta ha interpretato per 8 anni un avvocato di successo nella serie The Grinder fino a quando non si è conclusa la serie e ha deciso di andare a fare veramente l’avvocato nello studio di famiglia. Americanata? Sicuramente, ma c’è davvero del potenziale sotto quel gioco di parole che i più chiamano “trama” ed il trailer ve lo conferma.
THE GUIDE TO SURVIVING LIFE: Questa comedy che uscirà in midseason mira a dare una sorta di “guida alla sopravvivenza sociale” grazie alle storie degenerate dei suoi disadattati e inutili protagonisti che non hanno combinato nulla nella vita. Ora, ok che la crisi delle idee in casa FOX si sta facendo sentire ovunque e che, proprio per questo motivo, si riciclano molte cose però da come ci è stata presentata questa comedy sembra che siamo veramente alla frutta. Il fatto che Justin Bartha (lo sposo del primo Una Notte Da Leoni) sia l’attore più celebre del cast la dice lunga sull’attenzione che è stata riposta su questo progetto.
THE X-FILES: Così come lo scorso anno Gotham monopolizzava l’attenzione su di sè, così allo stesso modo quest’anno è il ritorno sottoforma di miniserie di The X-Files a rappresentare la novità più discussa. Chris Carter, David Duchovny e Gillian Anderson ritornano insieme per riportare alla luce uno degli show di fantascienza più amati di sempre. Inutile dire che l’hype per questi 6 episodi sia alle stelle anche se rimane ancora segretissimo qualsiasi input sulla trama imbastita per l’occasione. Ad ogni modo si dovrà aspettare fino al 24 Gennaio 2016 per poter ridare il benvenuto a Mulder e Scully.
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