“Way back in days of old
There was a legend told
Duh duh duh duh duh duh duh Galavant.”
Se state leggendo queste righe di giubilo è perchè il Cancellation Bear di TV By The Numbers (che è l’equivalente del nostro e nostrano Mietitore Seriale) ha miseramente fallito l’anno scorso. Un po’ lo capiamo, d’altronde con i rating riscossi nella scorsa stagione chiunque avrebbe previsto una repentina cancellazione, invece la “comedy extravaganza” per definizione ha sorpreso tutti in positivo, riscuotendo cassa in Via Parco Della Vittoria e ripartendo direttamente dal Via. Dan Fogelman, dal canto suo, non è uno che le manda spesso a dire e a modo suo ha espresso chiaramente il suo pensiero a riguardo, scegliendo personalmente il titolo della nuova season premiére: “A New Season AKA Suck It Cancellation Bear”. Visti gli ascolti ottenuti anche in questa occasione, c’è da augurarsi un altro rinnovo in totale contro tendenza solo per gustarsi il titolo della possibile nuova premiére, ma questo è un altro discorso.
La stagione, che sarà in tutto composta da 10 episodi (2 in più rispetto alla scorsa), riparte praticamente da dov’era finita la scorsa e lo fa, ovviamente, nel modo che più gli risulta facile fare: cantando. “A New Season”, questo il titolo della prima canzone, ha il compito di fungere da riassunto della situazione generale di tutti i protagonisti, chiarire la situazione a tutti coloro se la fossero dimenticata e ricominciare in serenità e goliardia. Il rapporto tra Galavant e l’ex King Richard è l’esempio lampante della leggerezza dei personaggi che popolano la serie, “acerrimi” nemici durante la prima stagione ed ora compagni di viaggio forzati per il ritorno alle loro vite. Galavant è una serie che non brilla certo per fantasia nella trama orizzontale, che ci siano alcuni spunti e alcune perle è innegabile, il suo punto forte è indubbiamente la rielaborazione degli stilemi dei poemi cavallereschi. Questa stagione non fa eccezione in tal senso e riprende in maniera uguale, ma diversa, i temi dell’anno scorso: il viaggio dell’eroe per ricongiungersi alla sua amata, il ritorno in patria per salvare il regno, una costante antitesi tra protagonisti che sprona tutti a migliorarsi. Questa è la “comedy extravagana” che ci ricordavamo e queste sono le “quest” che Galavant e King Richard dovranno affrontare.
“Isabella… ma… marry Harry. You’re… you’re gross. Not coming for you. […] Die… in a fart… Brown cow. […] This is disgusting. You’re disgusting… You’re disgusting. Move on, you cow.”
Fogelman ed il suo staff di sceneggiatori danno il loro meglio quando, non sfociando nella volgarità, sfiorano tematiche a sfondo sessuale. Si era già visto la scorsa stagione con la verginità di King Richard e lo si rivede quest’anno nelle scene tra lui e l’unicorno che, come tutti sanno, è un tipo di animale attratto dalla purezza: “Unicorns are drawn to children and those who are pure of body. Those who have never been with a lady“.
Sempre su questa scia di “extravaganza” deve essere vista la creazione del gay-pub chiamato The Enchanted Forest, lì dove di fatto ha inizio questa nuova stagione. Fogelman ed i suoi giocano moltissimo con le caratteristiche tipiche del poema cavalleresco mischiato alle fiabe classiche, cosa che in certi momenti fa venire in mente anche il poema omerico per antonomasia: l’Odissea. La coercizione imposta dalla maga Minogue ricorda infatti quella di Circe con Ulisse (Galavant), se proprio si volesse osare tanto, mentre il nome stesso del gay-pub è un omaggio ludico al pubblico di Once Upon A Time. Tutto è impostato con leggerezza e l’innocenza di King Richard arricchisce ogni momento con la giusta contrapposizione di mimica facciale e caratteriale.
Aver mischiato i personaggi porta però alla luce un problema non di poco conto: se i due character con più carisma (Galavant e King Richard) sono legati alla stessa sottotrama, chi terrà in auge la vita all’interno del castello? La domanda è lecita perché, fatta eccezione per il “little man who used to bring me my food” e Gareth di tanto in tanto, nessuno è in grado di mantenere alta l’attenzione ogni qual volta ci si focalizzi sulle scene a corte. L’assenza di un personaggio di spicco si sente già dalle prime inquadrature e, se piccole gag sparse possono sopperire a questa mancanza, alla lunga il rischio di un danno c’è. Confidiamo che Fogelman ne sia a conoscenza.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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It’s All In The Executions 1×08 | 4.35 milioni – 1.1 rating |
A New Season AKA Suck It Cancellation Bear 2×01 | 3.22 milioni – 0.9 rating |
World’s Best Kiss 2×02 | 3.22 milioni – 0.9 rating |
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.