Vikings 4×09 – Death All ‘RoundTEMPO DI LETTURA 4 min

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A volte ogni piccolissima informazione (anche la più piccola e insignificante) regalata allo spettatore, scatena in lui una serie di macchinazioni mentali che contribuiscono a fomentare le aspettative per il prossimo episodio e un po’ a idealizzarne lo stesso. Vikings, con un titolo del genere, anche se non ha promesso materialmente nulla, si presenta con un certo bigliettino da visita promettendo comunque qualcosa di grosso. Del resto, con un titolo come “Death All ‘Round” che altro si può immaginare? Vedendo come è andata la puntata forse forse era meglio aggirarsi nella propria immaginazione.
Il compito di questa puntata era soprattutto quello di essere un gigantesco prologo/trailer a “The Last Ship”, episodio in onda la settimana prossima e che segnerà la fine della prima parte della quarta stagione di Vikings. La messa in onda della seconda parte è ancora da destinarsi ma, per il momento, concentriamoci su quanto ci offre “Death All ‘Round”. Fin da “A Good Treason” si è sempre detto che il serial di Michael Hirst aveva voglia di prendersela con calma avendo a disposizione una stagione da venti episodi, cercando di unire l’utile al dilettevole, quindi fornendo eventi e progressioni narrative con il contagocce ma non troppo. A volte Hirst è riuscito a mascherare la necessità di temporeggiare, sviando l’attenzione dello spettatore con reintroduzioni di personaggi (Harbard) e valorizzando altri aspetti, come è successo in “What Might Have Been“. A quanto pare, “gli assi taglia tutto” che aveva a disposizione Hirst se li è giocati tutti nella sesta puntata citata, perché in “Death All ‘Round” la prima e principale sensazione che arriva è proprio la voglia/necessità di temporeggiare.
Non tutto il male viene per nuocere e la puntata si lascia piacevolmente ricordare per alcune cosucce, come le condizioni sempre più malandate di Ragnar, gravemente ferito sia nel corpo che nella mente. In questa nuova, sublime prova di Travis Fimmel, l’attore si dimostra ancora una volta completamente padrone e a suo agio nel ruolo che porta avanti dal 2013, soprattutto nei momenti finali della puntata nei quali “affronta” le illusioni che lo tormentano. Qui si presenta una nuova simbologia, rappresentata prima da un ragno solo poi da una moltitudine, una volta che Ragnar cerca di schiacciarlo. Questa sua ultima illusione è segno di non chiarezza delle cose o di una trasformazione, mentre l’atto di schiacciarli è segno di una liberazione da alcuni problemi; mentre, averne visti tanti è segno di un rafforzamento del significato di una qualsiasi analisi di soffocamento psicologico dovuto a pressioni esterne come soprattutto i parenti stretti. Tutto questo per rafforzare il fatto che la collisione con (l’ex-fratello) Rollo è alle porte. In più, rimanendo sempre sul discorso visioni, anche quelle avute da Floki, rientrano nei pregi della puntata dato che si sta portando avanti quanto mostrato nella precedente illusione avvenuta in “The Profit And The Loss“.
Niente male anche l’uccisione di Erlendur, anche se qui cominciano ad arrivare i veri problemi della puntata. La morte di Erlendur è stata (come ogni uccisione in Vikings) rappresentata con molto realismo e incisività, teatralità visiva che, in realtà, soppesa una mancanza contestuale. Sarà anche morto in una maniera “spettacolare” ma, fin dal momento in cui nella puntata Erlendur ha dichiarato di voler uccidere Bjorn, egli non ha mai rappresentato una vera minaccia. Insomma, l’episodio ha praticamente telefonato la sua morte senza se e senza ma. Al contrario, sarebbe stato un gran colpo di scena veder proprio Erlendur uccidere Bjorn, ma il serial non avrebbe mai acconsentito a togliere di mezzo uno dei personaggi di punta in una maniera così cretina. Ciò non toglie che tale attentato alla sua vita poteva esser meglio costruito. Un discorso simile lo si fa per la perdita del bambino di Lagertha, arrivata semplicemente senza nessuna empatia.
Il difetto principale e forse anche quello peggiore, però, è che in “Death All ‘Round” si sono mostrate una carrellata di trame secondarie, facendole avanzare quel tanto che basta per confezionare una svolta più o meno importante in tutte le varie side quest mostrate, per poi passare ad altro. Insomma, tutti i vari avanzamenti portati a compimento (Gisla incinta di Rollo, Alfred ambasciatore ecc.) sembra quasi che siano stati mostrati giusto per far arrivare queste trame secondarie ad una conclusione di qualche tipo in vista di “The Lash Ship”. A questo punto, non era meglio lasciarle un attimo in stand-by, concentrarsi di più sulla guerra Parigi-Kattegat e riprendere queste storie in future puntate in cui si sarebbero potute approfondire meglio? “La fretta è una cattiva consigliera” sarà pure una frase fatta ma se è così conosciuta un motivo ci sarà.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Ragnar 
  • Addio Erlendur 
  • Floki e le visioni 
  • Puntata che cerca perlopiù di temporeggiare 
  • Erlendur, senza offesa, però potevi provarci un pochettino con più convinzione… 
  • Meno side quest e più Parigi VS Kettegat

 

Con un titolo del genere, “Death All ‘Round” doveva essere un potente mid-season finale che avrebbe dovuto riaccendere al massimo l’hype dello spettatore per la prossima puntata. E invece, la nona puntata della quarta stagione di Vikings uccide solamente l’elettrizzante attesta per la fine della prima parte di questa nuova stagione. A questo punto si ripongono tutte le speranza in “The Last Ship”.

 

Portage 4×08 2.25 milioni – 0.6 rating
Death All ‘Round 4×09 2.28 milioni – 0.6 rating

 

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