Arrivati alla penultima puntata di questa terza stagione, quasi tutte le storyline principali sono ormai sciolte e risolte, come è giusto che sia. Rimane giusto da vedere come si risolverà “l’affaire Rubinek” e come (e se) questo sarà abbastanza per salvare Julia dalle grinfie di Chuck Johnson (Darren Pettie), sicuramente il più carismatico dei villain presenti in questa terza stagione.
Il plot twist interno in cui si scopre la sua alleanza/collaborazione con Lizzie è ciò che lo spettatore non osava sperare. Praticamente i due villain più carismatici e intriganti della stagione accomunati da un unico odio contro la propria nemesi, rappresentata da Marius/Pete. Si tratta, inoltre, di un buon stratagemma per introdurre un ampio flashback che spiega il background del rapporto controverso tra Lizzie e Marius e i motivi per cui tra i due, alla fin fine, non scorra proprio buon sangue. Tale parte è molto importante nell’economia della linea orizzontale degli eventi, conferendo un’ulteriore tridimensionalità al personaggio della stessa Lizzie, non una semplice e stronza femme fatale (quasi una specie di Fujiko Mine di Lupin III), ma una donna delusa e abbandonata da quello che forse è l’unico uomo che abbia mai veramente amato. E che ora quindi cerca vendetta.
Bisogna aggiungere che questa particolare parte dell’episodio, sebbene realizzata in maniera ottima dal punto di vista recitativo, sembra quasi inserita a caso all’interno della narrazione, come se fosse obbligatorio inserirla (altrimenti bel buco di trama) ma senza che autori/sceneggiatori ci abbiano messo poi troppo impegno nel realizzarla, compresa la fotografia da finto-noir anni 30.
Ad ogni modo, tutto si può dire di questo episodio tranne il fatto che sia lento e noioso. Considerando che si tratta dell’episodio più breve di questa terza stagione (poco meno di 40 minuti), il ritmo è frenetico come non mai, mostrando così tutto il potenziale “action” della serie.
Si comincia da un dialogo serratissimo tra Tex (l’ottimo M. Emmeth Walsh) e Marius, in cui vengono riassunte, con poche ma taglienti battute, tutte le colpe del primo. Il dialogo poi fa da preludio a quello che sarà il plot twist più importante dell’episodio: “la risoluzione dell’affaire Lila”, il cui finale è più che mai sorprendente e vede il piacevole ritorno sulle scene del personaggio di Maggie (l’ottima Jane Adams), già vista nella seconda stagione.
Ma è soprattutto la famiglia Bernhardt-Bowman a farla da padrone in questo episodio. Un buon riscatto, considerando l’intera stagione di alti e bassi in cui si erano trovati relegati i personaggi della famiglia adottiva di Marius/Pete. A cominciare dalla coppia Otto-Taylor, qui protagonisti di una divertente sequenza di “furto di vino pregiato” condita da dialoghi agrodolci, comicità slapstick e canzoni irlandesi.
Dall’altra parte si ha l’intensa prova di Margo Martindale nei panni di una sempre più combattiva e tenace Audrey. Una performance impreziosita anche dall’intesa con Libe Barer nei panni di Carly (la cui mimica facciale è impressionante), personaggio che ritrova qui un carisma che sembrava aver lasciato da parte nei precedenti 8 episodi.
Il ritrovarsi dell’intera famiglia insieme al loro “parente acquisito” in un piano finale comune è il cliffhanger finale che suggella in maniera perfetta un episodio che non lesina mai né sul piano comico né sul piano drammatico, ma che riesce a mescolare bene entrambe le anime della serie e tutti i vari sotto-generi narrativi di cui si compone.
Forse l’unica pecca dell’episodio sta proprio nella sua brevità, che si porta dietro un’adrenalina pazzesca ma anche tanti interrogativi sulla sorte dei suoi personaggi (anche Tex e la sua famiglia sono destinati a lasciare definitivamente le scene?). Ma, in fondo, è anche giusto così dal momento che si presuppone che tutto verrà risolto nel prossimo episodio, l’ultimo di questa stagione (e della serie).
Dunque non rimane che stare a vedere se il piano di Marius/Pete avrà successo e se la famiglia Bernhardt-Bowman deciderà di fidarsi di lui per l’ennesima volta.
In fondo Sneaky Pete parla di questo: della fiducia nel prossimo e di come questa possa sempre risultare molto fragile. Nell’attesa si consiglia di abbinare la visione ad un buon bicchiere di vino rosso pregiato, rigorosamente rubato nella villa di un milionario.
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The Sunshine Switcheroo 3×08 | ND milioni – ND rating |
The Mask Drop 3×09 | ND milioni – ND rating |
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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!