Broadchurch 1×08 – Episode 8TEMPO DI LETTURA 3 min

Broadchurch ha giocato bene le sue carte, ci ha lasciato con il fiato sospeso per otto settimane senza mai deluderci, mantenendo anche nel finale l’alto livello a cui ci ha abituato.

Già dopo qualche minuto di episodio è intuibile immediatamente chi sia l’assassino, che ci viene rivelato nelle scene iniziali e non messo come cliffhanger finale rendendo l’attesa noiosaa e proprio questa è stata un’ ottima scelta narrativa, gli autori si sono dimostrati ancora una volta astuti ma soprattutto bravi; l’episodio non risulta in nessuna parte riempitivo e tutto ciò che ci è stato sparpagliato durante queste settimane torna perfettamente, i tasselli si incastrano l’un l’altro coincidendo con la storia raccontataci.

L’identità dell’assassino aleggia per tutte le scene iniziali ma non per questo quando viene scoperto la suspence viene meno, anzi, la scena di Hardy che attraversa il vicinato e l’inquadratura del capannone hanno fornito la giusta tensione e la conferma arriva dritta come un pugno in faccia senza troppi giri di parole o falsi allarmi.

La puntata poco o niente si è concentrata su Hardy (e un pò ce ne dispiace) lasciando invece spazio alla risoluzione dell’omicidio, alla famiglia Latimer che proprio quando sembrava aver accettato il dolore deve tornare a farei conti con Danny. E non ultima Ellie, non a caso possiamo dire che la scena più emozionante ce la da il suo confronto con Hardy e la dura scoperta con cui si vede costretta a fare i conti: negazione, rabbia, dolore e solo in ultimo l’accettazione; un’egregia Olivia Colman ci mostra tutto questo senza mai sforare dal personaggio, esagerare o minimizzare l’accaduto, dosando ogni emozione al momento esatto, brillando in mezzo al cast.

La soddisfazione più grande però ci viene dalla ricostruzione della sera in cui Danny è stato ucciso, la nostra sete di sapere è stata placata e il puzzle completato e ciò ha dimostrato come la storia sia stata studiata e scritta bene e nulla è stato lasciato al caso, nemmeno il furto di benzina.

L’episodio non ha lasciato spazio a nient’altro com’era giusto che fosse, non ci servivano grandi spiegazioni né tante battute, né l’intervento di ogni singolo personaggio apparso durante la serie; diverse sono le storie che si sono intrecciate e tanti sono i personaggi, se ognuno di essi fosse intervenuto o fosse stato inserito nell’episodio solamente per aumentare la suspence e allungare il brodo, si sarebbe perso il senso della serie e l’atmosfera che ha caratterizzato la puntata, che invece è riuscita proprio perchè si è focalizzata sul cuore della trama. Eccezionale l’abile arte di tessere la serie, servendoci il succulento nel finale ma mai lasciandoci insoddisfatti nelle puntate precedenti, individuando il momento esatto per la comicità del duo Hardy-Miller, per i singoli personaggi che hanno contornato il telefilm e per la storia di Alec regalandoci un Tennant spettacolare.

Broadchurch non ha sbagliato un colpo dimostrandosi da subito per quello che era e che sarebbe stato, senza pretese di voler strafare. La trama non è delle più originali, ma un giallo è un giallo per cui ci serve una vittima e una cerchia di personaggi pronti a giurare sulle loro madri di non avere nulla da nascondere, poi bisogna vedere come la storia viene evoluta e raccontata e Broadchurch l’ha saputo fare e l’ha saputo fare parecchio bene. La serie ha riscontrato anche i favori del pubblico mantenendo una media di ascolto di 7 milioni fino ad arrivare ai 10milioni della puntata finale, un successo su tutti i fronti e ITV non ci ha pensato due volte a confermare una seconda stagione per la gioia del pubblico inglese e, ovviamente, per la nostra. Bloody ITV.

PRO:

Ultimo capitolo di Broadchurch che ha costruito una trama e sapientemente l’ha ricostruita non più domandandoci, ma svelandoci chi ha ucciso Danny Latimer.

VOTO EMMY