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Possiamo ufficialmente dire che il tanto atteso finale di stagione di Person Of Interest è finalmente cominciato. Ovviamente non mi sto riferendo al caso di giornata o alla vicenda Fusco, quanto piuttosto agli ultimi, clamorosi secondi dell’episodio. Secondi che un po’ tutti aspettavamo o temevamo, e che finalmente sono arrivati. Ma vediamo le cose con ordine.
Episodio che parte con “l’irrelevant” di giornata, un brillantissimo medico che però viene assassinato nei primi minuti della puntata. Caso chiuso? No, perchè il nostro medico è stato avvelenato con il polonio, un metallo pesante che distrugge ogni difesa del nostro corpo ma che consegna alla morte solo dopo 24 ore. John avrà quindi una giornata per trovare il responsabile della morte di questo medico, il cui solo errore è stato (come spesso) fidarsi delle persone sbagliate. Il caso si rivela essere nuovamente in stile “Wall-Street”, nel senso che il mandatario è di nuovo un gestore di fondi speculativi, quasi a voler sottolineare l’mportanza del denaro al giorno d’oggi. Molto belle le sequenze finali, nelle quali John assiste alla morte della POI dopo avergli reso giustizia. Fin qui niente di nuovo a livello di trama, ma terza vittima quasi consecutiva dopo i decessi dei detective Szymanski e Beecher.
Episodio che parte con “l’irrelevant” di giornata, un brillantissimo medico che però viene assassinato nei primi minuti della puntata. Caso chiuso? No, perchè il nostro medico è stato avvelenato con il polonio, un metallo pesante che distrugge ogni difesa del nostro corpo ma che consegna alla morte solo dopo 24 ore. John avrà quindi una giornata per trovare il responsabile della morte di questo medico, il cui solo errore è stato (come spesso) fidarsi delle persone sbagliate. Il caso si rivela essere nuovamente in stile “Wall-Street”, nel senso che il mandatario è di nuovo un gestore di fondi speculativi, quasi a voler sottolineare l’mportanza del denaro al giorno d’oggi. Molto belle le sequenze finali, nelle quali John assiste alla morte della POI dopo avergli reso giustizia. Fin qui niente di nuovo a livello di trama, ma terza vittima quasi consecutiva dopo i decessi dei detective Szymanski e Beecher.
L’altra parte dell’episodio è interamente dedicata al detective Fusco che ritorna sotto i riflettori dopo diverse puntate in panchina. Sono trascorsi diversi mesi di minacce e, finalmente (ma anche no), Simmons rivela agli Affari Interni che Lionel è un corrotto, e da questi parte un’indagine interna. Si viene così a sapere del passato di Fusco, del suo rapporto con il detective Stills e di come questi sia diventato un dirty cop. Molto bello il flashback che ci fa capire la discesa nell’oscurità di Lionel e bellissimo il faccia a faccia Fusco-Carter con il primo che ammette i suoi errori e la seconda che ignora i suoi principi morali per salvare il collega con l’aiuto di Finch e Tito/Bear. Così quando gli Affari Interni arrivano al luogo dove era sepolto Stills, ci trovano nient’altro che una buca vuota, per la grandissima gioia di Fusco che già progettava un suicidio ed annesso omicidio di Simmons, la cui espressione vale da sola i quaranta minuti dell’episodio. Chicca finale la Carter che esce dall’ufficio con gli occhi rigonfi di lacrime che non possono essere viste insieme con Bear al guinzaglio e le scarpe sporche di fango, sono anche scene come questa che rendono POI la miglior serie dell’ultimo biennio.
L’amicizia è stata preferita ai principi morali e la Carter ha deciso di non assurgere a boia, giudice e giuria facendo del male a sè stessa pur di aiutare il suo partner. Inutile dire che più passa il tempo e più la Detective si rende conto che non tutto può essere etichettato in bianco e nero ma che le sfaccettature e le varie tonalità di grigio sono all’ordine del giorno, ultimo tra questi Fusco. Il rigore morale di Joss si può definire completamente compromesso a questo punto perchè, se un conto è fare ricerche per il dinamico duo ed aiutare nella scarcerazione di Reese, un altro è disseppellire un cadavere nascondendolo agli Affari Interni che stanno svolgendo il loro sacrosanto dovere. Ed il problema è che venirea patti con la propria coscienza è una cosa che si deve fare da soli, Carter lo scoprirà presto…
Veniamo infine agli ultimi secondi dell’episodio. Come detto prima sono sempre più le persone che muoiono per la mancanza di puntualità della Macchina, e finalmente scopriamo il perchè. Nell’ultima scena vediamo Finch guardare allarmato il monitor del suo computer e un impietoso messaggio comparire in primo piano: SIGNAL CORRUPTED.
La tanto attesa tempesta è finalmente arrivata, il virus di Kara Stanton ha quindi fatto il suo dovere e nell’ultima immagine la Macchina si spegne e tutto sembra compromesso per sempre. Ricordando il fatto che Finch non può modificare la Machine da una backdoor, lascio a voi ogni commento e ipotesi a riguardo, io sono troppo scioccato per scrivere altro.
PRO:
- Cliffangher finale tra i più epici che possa ricordare
- Flashback e avvenimenti principali incentrati su Fusco
- Evolversi del rapporto Fusco-Carter
- Discorso finale tra il dottor Nelson e il suo assassino, e conseguente morte di entrambi
- “Il mio compagno di scacchi in prigione dice che Azarello ha cambiato idea e ha ritrattato.”
CONTRO:
- John che lascia Fusco a se stesso non mi è proprio andato giù, non dopo oltre 40 episodi
Benvenuti nel finale di stagione di Person of Interest, i prossimi due episodi “Zero Day” e “God Mode” la dicono lunga su che puntate al fulmicotone saranno.
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.