Partiamo da una piccola curiosità: questo non è il pilot. Si non leggete male, c’è scritto 1×01 ma non lo è a tutti gli effetti perchè questo “Anything For Love” in realtà è il secondo episodio. La soluzione all’arcano mistero è dovuta totalmente alle critiche negative ricevute dal pilot, critiche che hanno spinto la ABC a scambiare il primo con il secondo episodio nella speranza di far apprezzare lo show da più persone possibili. I vertici della ABC ci sono riusciti? Tendenzialmente ni.
Premetto subito una cosa: io non amo Rebel Wilson. Più che non amarla è meglio dire che non la odio perchè non trovo motivi per farlo. In America viene idolatrata da quando al cinema ha sbancato con “Le Amiche Della Sposa” ed è diventata famosa a livello mondiale, inutile dirvi che non mi è piaicuta nè lei nè tantomeno il film. Non riesco davvero a capire cosa ci sia di tanto speciale in lei da farle ricevere un plebiscito popolare che la innalzi a livello di attrice comica di successo, o almeno non ritengo che si meriti questo plebiscito solo perchè è una trentenne grassa che sa prendersi in giro perchè come lei ce ne sono tante al mondo.
Il problema si Super Fun Night è che, essendo stato creato dalla stessa Wilson, si basa molto troppo sulle risate facili dovute a scherzi o batutte sulla sua obesità, risate che per la cronaca faticano anche ad esserci visto che in questi 20 minuti di “Anything For Love” si ride si e no tre volte. Ora prendete questa puntata e moltiplicatela per 24 volte e vi farete un’idea sul perchè è meglio troncare sul nascere la visione di Super Fun Night. Un’intera stagione basata solamente su battute autolesionistiche sulla propria grassezza e sulla speranza di far colpo sul proprio capo sono quanto di più basso e di già visto che ci possa essere, e francamente sono inaccettabili in un panorama comico seriale come quello attuale. Come se non vi fossero bastate certe frasi per tutto l’episodio, nei titoli di coda ci viene sparata una sequela di scene in cui la Wilson tenta di infilarsi una panciera, scene di cui avrei fatto volentieri a meno e che, accompagnate ad una colonna sonora impropria, fanno venir voglia di togliersi gli occhi sperando di dimenticare quanto già visto.
Quanto detto fin qua potrebbe farvi pensare che Super Fun Night sia quanto di peggio la tv possa offrire ma in realtà non è del tutto vero perchè fortunatamente ci sono delle motivazioni che rendono guardabile lo show, motivazioni che si chiamano Liza Lapira e Kate Jenkinson. La prima è una delle due coinquiline della Wilson e se vi domandate dove l’avete già vista la risposta è su Don’t Trust The B**** In Apartment 23, la seconda è una collega australiana della Wilson conosciuta su The Wedge che qui ricopre il ruolo di antagonista sia nel lavoro che nella vita sentimentale. Le due attrici insieme rendono questa sitcom meno vomitevole di quanto sarebbe se fosse un one man’s show di Rebel Wilson, e meno vomitevole non significa sufficiente, sia chiaro, però almeno è più sopportabile.
Riassumendo il tutto Super Fun Night è un prodotto adatto a stomaci forti e cervelli non sopraffini che ridono ancora a sketch su persone grasse, non vi consiglio la visione dell’intera stagione ma guardate pure questo pilot e autoconvincetevi che non vi state perdendo nulla non guardando la serie.
PRO:
- Confronto al karaoke
- Sigla di apertura
- Liza Lapira e Kate Jenkinson aiutano la visione
- Scena durante i credits finali
- Rebel Wilson è la protagonista indiscussa
- Troppe battute sulla grassezza
- Trama orizzontale davvero basilare
Non c’è niente da aggiungere a quanto ho detto sopra se non l’augurio che gli americani aprano gli occhi (o gli chiudano) sulla non comicità di Rebel Wilson. Il troppo stanca.
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.