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Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. 1×12 – SeedsTEMPO DI LETTURA 10 min

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Seeds è il nome con cui si presenta questa dodicesima puntata della prima stagione di Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D.; nome, che, in Italiano, vuol dire “Semi”. Episodio che, a dirla tutta, si presenta con la faccia tosta di non portare dei fottuti fagioli magici che facciano in qualche modo germogliare della vera linfa vitale dentro lo show.
Dopo una decente partenza con “The Magical Place”, la serie non tarda troppo a riprendere quel brutto vizio che si porta dietro da una dozzina di episodi e che non solo ha provocato enormi cali di ascolti, ma che costringe il recensore che vi scrive a prendere pesanti dosi di Prozac per mandar giù l’episodio. Questa serie, che sta diventando sempre di più un siparietto delle marionette con protagonista il Team Coulson, s’è ormai ancorata a questa formula dell’eterno episodio polita, cioè di episodi che hanno poche connessioni tra loro, che non hanno una trama ben precisa e portata avanti con cura e soprattutto con una pianificazione elaborata, episodi dove la continuità è una vera e propria opinione, con episodi che possono essere guardati singolarmente. Insomma, una formula che presenta puntate completamente casuali, buone per tutti e speciali per nessuno (escluso quelle miracolate volte dove ci troviamo qualche evoluzione dei personaggi e una trama degna di questo nome). Puntate che hanno sempre lo stesso piattume, costruite in maniera molto simile, che danno giusto quel tantino di intrattenimento fine a se stesso. Nonostante tutto, la disavventure di questi scavezzacollo dello S.H.I.E.L.D. presentano in ogni mediocre uscita qualche miglioramento che lo show si guadagna con le unghie e coi denti. E qui allora ci si arrabbia sul serio: hai le capacità, Marvel’s Agents Of S.H.I.L.E.D., perchèccavolo ti trattieni nell’usarle? Perchè è questa la sensazione che si prova nel vedere lo show, che ci siano delle potenzialità nascoste che nessuno vuole usare, come se si volesse farla andar male di proposito.
Un esempio? Beh, prendiamo le cose che non vanno bene di questa puntata, tipo Ian Quinn e la sua “fabbrica dei criminali”. Questo personaggio che nessuno ha ancora inquadrato bene, nonostante sia abbastanza decisivo per il colpo di scena madre dell’episodio, appare come la classica figura diabolica associata alle multinazionali, utilizzata in più e più film/serial: meschino, viscido, interessato al profitto, disinteressato alla sicurezza degli altri, arrogante e che (ci scommetto quello che volete) non fa nemmeno la raccolta differenziata. Insomma, il classico personaggio qualunquista che non si sa bene come è: A) invischiato nei loschi affari del Chiaroveggente e B) nella seconda volta in cui appare, viene creato per qualche suo misterioso cazzabbubbolo, un supercriminale. Beh, Mr. Quinn, lei ha proprio un brutto vizio; ovunque vada la gente diventa malvagia e con dei superpoteri, peggio che mangiarsi le unghie o avvinazzarsi già alle sette del mattino. Un personaggio dallo spessore di una pozzanghera e più random della parola stessa. Ok che, magari, con un po’ di pazienza, si scoprirà la sua utilità, però i fan, ora, cominciano a chiedere qualcosa di veramente concreto. Si parlava di supercriminali, vero? Beh, a sto giro tocca a Blizzard essere inserito nella continuità cinematografica dell’Universo Marvel (di cui se ne parlerà meglio qui sotto), riadattamento supergiovane del villain un po’ deludente, dato che spesso e volentieri Hollywood tende a dare a molti personaggi delle origini nei panni di teenager disadattati affinché si presentino più attuali, ma questo non è Smallville, vorrei che la produzione se lo ricordasse; a volte, riscrivere personaggi classici (anche se poco conosciuti) non è la mossa migliore del mondo, dato che gli manca quel background storicoche gli impedirà di splendere come potrebbero fare, impedendogli di prendersi quella rivincita che su carta non riescono a prendersi.
Altra cosa molto inconsistente, è che nonostante l’episodio si lasci guardare (a fatica), quello che lascia veramente amareggiati è la mancanza di una conclusione della trama vera e propria; non si chiedeva l’apocalisse e la morte di tutti, solo un finale che trasmettesse un minimo di emozione, cosa che invece non succede. Lo dimostra la morte dell’amico di Donnie che non provoca nessunissima perdita di lacrima. E’ una conclusione molto blanda, tutto sommato.
E vista così sembra che la puntata sia una totale schifezza. E lo sarebbe anche, se non fosse per il fatto che Marvel’s Agents Of S.H.I.L.E.D. mostra un po’ di cojones presentando giusto quel minimo sindacale per stuzzicare lo spettatore e mandare al manicomio il vostro recensore (che ancora si chiede com’è possibile presentare, nello stesso episodio, tanti elementi brutti quanti sono quelli premiabili). Al di là di questa discutibile rivalità tra le accademie S.H.I.E.L.D. che manco tra lo scientifico e il classico, è bello vedere Fitz e Simmons nella parte dei leoni, in un ambiente dove i pezzi grossi sono loro, dove vengono trattati come delle vere e proprio rockstar; fino ad ora sono stati personaggi molto stereotipati e troppo poco approfonditi, è stato di gran lunga apprezzato vedere come se la cavano nella parte dei protagonisti, e sapete cosa? Se la cavano molto bene, sono personaggi molto versatili e che trovano il loro perchè sia come spalle, sia come protagonisti; si sono incastrati benissimo, senza risultare troppo pedanti, tra la loro storia e quella di un altro inaspettato personaggio: Skye. Dopo dodici episodi ce l’hai fatta ragazza, hai finalmente scoperto perchèccacchio vivi, chi hapermesso questo equeste rivelazioni hanno dato un inaspettato scossone a questo irritante personaggio che trova, dopo una dozzina di puntata, lo scopo della sua vita: emulare le gesta di Linda Avery, l’agente che tanti anni fa la salvò dalla grinfie di un misterioso nemico che (a quanto pare) la voleva per qualcosa nascosto dentro di sè. Ebbene sì, chi l’avrebbe mai detto che una tizia irritante come lei fosse un 0-8-4? Questo la rende di certo non solo più misteriosa, ma anche interessante: che sia una sorta di mutante con qualche potere? Finalmente lo show porta un po’ di attenzione a qualcuno che volevamo vedere morto sin dalla sua prima apparizione (e non è poca roba).
Altra cosa che fa molto piacere, è che il serial sta sempre di più prendendo decisioni audaci, decisioni che si sposano benissimo con il tetro mondo delle spie, decisioni che si stanno riflettendo maggiormente sull’Agente Coulson; dapprima convinto sostenitore dell’agenzia, ora insicuro e silenzioso badass preso male che comincia a vedere il bicchiere mezzo vuoto, soprattutto comincia a non vedere di buon occhio il suo capo Nick Fury. Questo, se ci pensate, è un gran preludio ad una delle probabili azioni anarchiche del personaggio che potrebbero portarlo a rivoltarsi contro lo S.H.I.E.L.D. stesso in cerca di risposte concrete e non di mezze verità e ricordi fasulli, e come risvolto narrativo, sarebbe parecchio hardcore.

 

L’angolo del Nerd della fumetteria all’angolo
  1. Quando Skye fa visita al Wall Of Valor, cita James “Bucky” Barnes. Lui è l’amico e spalla di Capitan America ai tempi della seconda guerra mondiale comparso nel film Captain America: Il Primo Vendicatore. Consiglio di tenere d’occhio anche il suo seguito, Captain America: Il Soldato D’Inverno, perchè se il personaggio v’è piaciuto allora ve lo ritroverete nel sequel e in un ruolo abbastanza importante.
  2. Durante la conferenza di Fitz eSimmons, i due citano tre organizzazioni criminali: l’Hydra, il Progetto Centipede e l’A.I.M.; l’Hydra compare per la prima volta nel film Captain America: Il Primo Vendicatore ed è una divisione dedita alla ricerca scientifica e occulta con l’obiettivo di trovare qualche miracolosa risorsa per ribaltare le sorti della guerra. Con la prese al potere del Teschio Rosso, diventerà poi una organizzazione indipendente dal Terzo Reich e più volte contrastata da Steve “Capitan America” Rogers. L’A.I.M, invece, compare per la prima volta nel film Iron Man 3 e viene inizialmente presentata come una compagnia di ricerca e sviluppo in fase d’avviamento capitanata da Aldrich Killian; diventerà una organizzazione criminale quando Tony Stark si dimenticherà di presentarsi ad un appuntamento dove Killian gli avrebbe chiesto dei fondi per far partire la sua attività. Sul secondo, non credo ci siano bisogno di spiegazioni, vero?
  3. Gli Agenti Anne Weaver, Linda Avery, Richard Lumley, Callie Hannigan e Seth Dormer sono personaggi inventati appositamente per lo show.
  4. Ricompare nell’episodio il personaggio di Ian Quinn, comparso precedentemente in “The Asset

 

Facce da Fumetto
Ritorna il nostro specchietto sui volti noti dell’Universo Marvel e certe figure di spicco sulla quale è meglio conoscere qualcosina. Come dite, perchè è sparito per un po’? Beh, se negli episodi non ci piazzano qualche figura su cui è meglio dire qualcosa, beh, è inutile metterlo, non credete? Ma detto questo, cominciamo.
Blizzard
A dispetto della versione teenager optata dai produttori di Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. al fine di integrarlo nell’Universo Cinematografico Marvel, la versione originale dell’Universo Marvel Classico di questo villain poco conosciuto è ben diversa; infatti, Donald “Donny” Gill è già il secondo uomo che porta il nome e l’armatura di Blizzard. Il primo fu Gregor Shapanka (prima comparsa: Tales Of Suspance #45 del 1963), un impiegato delle Stark Industries che per migliorare la tecnologia che lo porterà a creare la sua armatura dai poteri criogenici, rubò alcuni fondi ed attrezzature al suo datore di lavoro; Tony Stark lo scoprì e lo licenziò senza neanche farlo passare dal via, ma questo successe troppo tardi, dato che ormai Gregor aveva già assemblato il tutto per creare il mezzo con cui darà inizio alla sua carriera criminale. Anni dopo, su Amazing Spider-Man Annual #20 del 1986, verrà ucciso da Arno Stark, l’Iron Man del 2015, una specie di pro-pro-pro-pro-pro-nipote di Tony Stark proveniente da un futuro alternativo. Se vi fa sorridere il fatto che questo Iron Man arrivi dal 2015 (che sarà tipo l’anno prossimo) ricordatevi che è un personaggio degli anni ’80, all’epoca si credeva che la fine del mondo sarebbe arrivata nel 1994! L’anno dopo (1987) su Iron Man #223 fa la prima comparsa il nostro Donny Gill, che si presenta fin da subito come un criminale di poco conto che viene reclutato da Justin Hammer (il quale gli dona una versione riveduta e aggiornata dell’armatura del primo Blizzard) per assemblare un team con l’obiettivo di mazzulare Stark e il suo corazzato alter-ego. Negli anni farà diversi turn hell e turn face peggio che Hulk Hogan ai tempi d’oro, ma quando si presenterà l’occasione di freddare Iron Man (in tutti i sensi) non si tirerà mai indietro.
PRO:
  • Il nuovo background di Skye
  • Fitz & Simmons
  • Sempre di più verso il “dark”
CONTRO:
  • Quinn & le Quinn Industries:
    Creatori di criminali (ora su commissione, basta chiamare il numero verde)
  • Le origini di Blizzard
  • Risoluzione finale della trama molto debole

 

“Seeds” è la classica puntata che rispecchia l’andazzo generale che la serie mostra dal suo debutto, un andazzo che possiamo tranquillamente classificare nel rank: “mediocre”; il dodicesimo episodio di Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. è quel classico episodio che la gente si guarda solo perchè ha bisogno di un qualcosa che la obblighi a stare quaranta minuti sul divano dopo una giornata di lavoro a fare niente, ma in realtà non sta davvero seguendo la trama. Però, nonostante tutto, ci sono dei piccolissimi margini di miglioramento, come questo nuovo Coulson verso l’anarchia, i nuovi background di alcuni personaggi e la nuova comparsata di qualche vecchia conoscenza delle pagine dei fumetti (era ora di inserirne un’altra); questi indizi vogliono farci forse capire che la seconda parte della prima stagione sarà dedita a cambiare parecchie carte in tavola? La risposta dovrà attendere un po’, perchè il serial si prende un’altra pausa e la prossima puntata andrà in onda in Febbraio con un importante ospite d’onore e la produzione sta cercando di farla nel migliore dei modi; un ospite che risponde al nome di… Stan Lee!

 

The Magical Place 1×11 6.63 milioni – 2.1 rating
Seeds 1×12 6.37 milioni – 2.2 rating

 

VOTO EMMY

 

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