“Ko No Mono” si prende la briga di fare chiarezza su ciò che accaduto negli episodi precedenti e lo fa senza rinunciare all’introspezione dei personaggi, inserendo il tema della creazione/distruzione, per aggiungere un’altra grande riflessione nell’universo affascinante e perverso che è Hannibal.
La puntata procede su due livelli narrativi: il primo si poggia sulle spalle della relazione sempre più stretta tra Will e il Dr. Lecter, il secondo sulla certezza che Graham non è affatto caduto nella rete di Hannibal ma che è lui a tenere la preda in pugno; insomma, la pesca nel ghiaccio continua, Jack ne è a conoscenza e finalmente anche Alana apre gli occhi. Andiamo con ordine: Hannibal si mostra vulnerabile poichè nei suoi occhi vediamo uno slancio di sincero affetto e orgoglio per ciò che, secondo lui, Will sta diventando. Come un padre amorevole, si gode il mutamento di Graham e per la prima volta si sente vicino a lui perchè convinto di poter condividere con lui l’amore, sublimato nell’omicidio. Non a caso, durante il pasto che entrambi i personaggi consumano a inizio episodio, un uccellino da mangiare intero, affogato ancora vivo nell’Armagnac, vediamo come tra i due ci sia un misto di attrazione e orrore, con una nota sensuale fortissima che denota il loro rapporto.
“Il fuoco distrugge e crea. Lei non risorgerà dalle ceneri, ma il suo assassino lo farà” : in una scena che è un chiaro tributo alla pellicola Red Dragon, vediamo il cadavere carbonizzato di Freddie Lounds, confermato dall’autopsia fatta davanti agli occhi di Hannibal: a fine puntata incontriamo la giornalista viva e vegeta, davanti ad un’incredula Alana e se molti spettatori avevano il dubbio che Will avesse ceduto al lato oscuro ecco che la nebbia viene dissipata. Tutto ciò che Graham sta facendo è un’illusione, a cui Jack sta partecipando: il tentativo disperato di incastrare l’unico vero killer e viste le reazioni del Dr. Lecter nei confronti di Will, pare che la rete si stia stringendo nel verso giusto.
Distruzione e creazione sono i punti fondamentali dell’episodio: in un dialogo tra i due protagonisti, viene inserito il discorso sulla morte di Abigail. La ragazza, una sorta di figlia per Hannibal e Will, smuove sentimenti intrisi di dolore da parte di entrambi e il discorso poetico di Lecter, dimostra quanto la bravura di Mikkelsen e Dancy sia fuori discussione. Lo spettatore si ritrova ad empatizzare persino con Hannibal, per la prima volta realmente sofferente, tanto è il rimorso e il rimpianto nelle sue parole: “A volte lascio cadere una tazza da tè sul pavimento per farla rompere.
Di proposito. Non sono soddisfatto quando non si ricompone” . A Will però il destino riserva una nuova possibilità di essere padre: Margot Verger è incinta, riuscita nel suo intento di aspettare l’ erede che possa scalzare il crudele fratello. Ma, dalla creazione di una nuova vita, ecco subito il lato amaro della medaglia, quello della distruzione: Mason, spinto dai disturbanti suggerimenti di Hannibal, strappa dal grembo della sorella la vita e la possibilità di generarla in futuro, ridisegnando il suo fato e quello di Graham, in una scena crudelissima, resa ancor più d’effetto grazie ai camici rosso sangue dei medici attorno a Margot.
Il Mason di Michael Pitt è perfetto: collezionista di lacrime, vagamente incestuoso, prepotentemente psicopatico, riesce a mettere a disagio perfino Hannibal. Un comprimario ottimo, complice l’allucinata recitazione dell’attore.
Alana, finalmente, capisce che qualcosa di malato lega Lecter e Graham: le sue certezze vengono messe in discussione e dopo un dialogo inquietante con Hannibal si rivolge a Jack, che le spiega cosa sta succedendo veramente.
La scacchiera si sta muovendo e dopo il confronto finale tra Will e Mason, sappiamo che non è più il cannibale che sta vincendo la partita: Graham, sconvolto nel sapere quello che il ragazzo ha fatto a Margot, decide di non ucciderlo, non facendosi manovrare dalle parole di Hannibal.
La rete ordita ai danni di Lecter, è prontissima, eppure il rapporto così al limite tra Will e Hannibal potrebbe portare ad esiti di cui ancora non siamo sicurissimi; la vendetta è un piatto freddissimo, restano gli ultimi due episodi per recepirne a pieno tutto il suo potente sapore.
- Will e il suo doppio-gioco
- Viene svelata la verità sull’omicidio di Freddie Lounds e Alana apre gli occhi (finalmente!)
- Il continuo gioco di specchi tra Hannibal e Will
- Il rapporto sadico dei fratelli Verger, con un Michael Pitt strepitoso
- Nessuno
Shiizakana 2×09 | 2.45 milioni – 0.9 rating |
Naka-Choko 2×10 | 2.28 milioni – 0.9 ratings |
Ko No Mono 2×11 | 1.95 milioni – 0.7 ratings |
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.