Sicuramente chi fa attenzione al nome dato alle puntate si sarà chiesto, al termine dell’episodio, chi fosse questo fantomatico Jeeves a cui allude il titolo. Per rispondere a tale domanda bisogna prima porne un’altra: mai sentito parlare di P.G. Wodehouse? Se la risposta è no, Wikipedia può sicuramente darvi una mano per risolvere questa enorme lacuna che non eravate ancora consci di avere. Fatto ciò possiamo rispondere alla prima domanda: Jeeves è un personaggio dei racconti di Wodehouse che è rinomato in tutto il mondo anglosassone per essere il valletto/maggiordomo per antonomasia, e quindi il titolo deve essere letto come un “Chiedi al maggiordomo” e non come “Chiedi a Jeeves”.
I danni collaterali causati dall’essere stato Deanmon sono ancora evidenti ed il ritorno allo status quo è un processo lungo che necessita di almeno un paio di puntate tranquille per risultare credibile in vista dei possibili quanto probabili sconvolgimenti di trama che Carver tiene in serbo per la serie. Per la precisione il paio di puntate sono già passate e, dopo l’oscena “Paper Moon” e l’autocelebrativa “Fan Fiction“, è il momento di “Ask Jeeves”, il classico filler che non ti aspetti.
Questo sesto episodio parte in sordina ma affronta l’evento soprannaturale in una maniera che non ti aspetti, sviando dal classico modus operandi di cadavere-indagini-uccisione per buttarsi su un’interpretazione del caso del giorno in stile Cluedo, con ben più di qualche strizzata d’occhio ai famosi clichè del gioco. La scelta di introdurre parte delle caratteristiche di un romanzo giallo di Agatha Christie paga sia per la freschezza con la quale vengono reinterpretate in chiave Supernatural da Dean e Sam, sia perchè (a memoria) è un qualcosa che fino ad ora non si era mai visto nella serie e, pur non essendo qualcosa di originale, riesce a rendere fresco ed interessante un filler altrimenti banale, ricco di errori e sviste narrative. Potrebbe infatti non fregare a nessuno della sorte del detective della polizia chiamato ad investigare la morte per decapitazione avvenuta a puntata inoltrata, tuttavia è quanto mai strano che con svariati sospetti nel luogo del delitto venga mandato solamente un poliziotto.
Allo stesso modo è discutibile il comportamento “animalesco” e fin troppo superficiale di tutti i comprimari ma, visto da un punto di vista meramente stilistico che punta più al “ongoing” che alle lacune di plot, si può tranquillamente lasciar correre senza porsi troppe domande perchè è questo il modo corretto per vedere episodi celebrativi come questo. Proseguendo la visione dell’episodio da questo punto di vista i comprimari appaiono giustamente come delle caricature di quei potenziali assassini che tanto bene funzionavano nei gialli della Christie, e quindi, pur con i difetti sopra citati, non risultano sopra le righe in un contesto come quello di questa “Ask Jeeves”.
Un aspetto interessante della puntata è sicuramente la rievocazione del personaggio di Bobby la scelta di Dean di svuotare il caricatore della pistola sul mutaforma di torno, evento che giustamente potrebbe portare a pensare ad un rimasuglio di quel Deanmon o ad un effetto durevole del Mark Of Cain ma che invece, stando alle parole del diretto interessato, erano solo frutto di una tensione dalla troppa pausa presa dal lavoro. Ovviamente la cosa non suona proprio come veritiera al 100% ma per ora fingiamo di crederci e aspettiamo novità in merito.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Fan Fiction 10×05 | 2.17 milioni – 0.9 rating |
Ask Jeeves 10×06 | 2.54 milioni – 1.0 rating |
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.