Quello che ci apprestiamo a recensire è sono due episodi strani di Supernatural, non tanto per la presenza di guest star d’eccezione o per eventi di particolare rilevanza (che comunque ci sono almeno in “Girls, Girls, Girls”), quanto piuttosto per l’inconsueta assenza di carisma di cui soffre. Stando alla carta, “Girls, Girls, Girls” è ricchissimo di eventi che avranno ripercussioni nel breve e nel lungo periodo, sarebbe tutto perfetto quindi se non fosse che a mancare è proprio il collante di tutto quanto, quella passione strabordante che è stata celebrata da poco e che da sempre rende Supernatural molto più intenso e vivido rispetto agli script che porta in scena. Altro discorso invece bisogna fare su “Hibbing 911”, il classico filler che riporta in scena lo sceriffo Jodie Mills dopo la sua nuova “adozione”avvenuta in “Alex Annie Alexis Ann“.
Entrambi gli episodi soffrono moltissimo l’assenza di un ritmo narrativo portante che, invece, viene rallentato volontariamente da degli script frivoli e fugaci che poco hanno da raccontare e che, proprio per questa ragione, vengono farciti da troppe scene inutili e di dubbia importanza. Questo problema si denota non solo nelle sequenze dei comprimari ma anche e soprattutto in quelle con i protagonisti principali, in particolar modo Crowley e Castiel. Per motivi diversi ed in maniera diversa, gli altri due main character della serie si ritrovano ad essere vittime degli eventi in una sorta di ritorno al passato visto che per entrambi riemerge inaspettatamente un lato dimenticato della loro storia. Il vero shock per Crowley sta nel finale di puntata dove con un WTF di prim’ordine esclama “Mother?!?” rivolgendosi verso Rowena.
La suddetta strega, apparsa e poi lasciata nel dimenticatoio per qualche puntata, è un’anima in pena che erra per la Terra cercando di creare una sua congrega, nulla di eccezionale ma visto il presunto legame di sangue con l’attuale King Of Hell si può ritenere che ci sia ancora molto da scoprire sia su di lei sia su Crowley. È però la sudditanza psicologica sviluppata da Crowley nei confronti degli eventi “infernali” a lasciare interdetti, come se dopo il voltagabbana di Deanmon non fosse più riuscito a riprendersi. Non è un comportamento da Crowley e di certo non è il Crowley che si vorrebbe vedere, inoltre tenerlo “rinchiuso” all’Inferno non aiuta di certo l’evoluzione della trama e l’interazione con il resto dell’universo di Supernatural.
Come si diceva, lo stesso atteggiamento passivo lo si riscontra anche in Castiel, totalmente vittima delle azioni di Hannah e, per diretta conseguenza, del suo passato. La continua umanizzazione di quest’ultima aveva fatto intendere più e più volte una sorta di desiderio e di attrazione sessuale nei confronti di Castiel però quasi totalmente disinteressato o comunque non a conoscenza dei suoi sentimenti.
Hannah potenzialmente poteva evolversi da personaggio secondario a qualcosa di più, andando a rinfoltire il sempre scarno parco di guest star ricorrenti che Supernatural ed i suoi sceneggiatori sono soliti far fuori ed invece, rispettando questo modus operandi appena citato, si è deciso di “farla fuori” andando ad eliminare l’involucro umano interpretato da Erica Carroll ma lasciando in vita l’anima di Hannah. La coppia angelica non è che funzionasse molto bene, la principale utilità di affiancare una spalla a Castiel è senza ombra di dubbio quella di riuscire a staccarlo dal filone principale per costruire una storyline che andasse ad analizzare ulteriormente la situazione angelica post Metatron, tuttavia in questo modo i due hanno deviato il loro percorso andando ad isolarsi sempre più e quindi rendendo di fatto necessaria la dipartita di Hannah per far ricondurre Castiel nella trama portante in cui è più funzionale, utile e consona al suo personaggio.
L’utilità dello scontro Dean-Cole è pari a quella del ritorno di Jody Mill e di Donna Hanscum: nulla. Anzi a dirla tutta uno scopo comune ce l’hanno entrambi ed è quello di confermare la teoria che Carver e soci stiano dilatando il più possibile le tempistiche per focalizzarsi sugli eventi della trama orizzontale nel nuovo anno. Supernatural, che lo si voglia ammettere o meno, passa la prima parte della stagione fino al midseason provando a rimettere insieme i pezzi causati dal season finale dell’anno precedente, lo si è visto con il ritorno di Dean e Benny dal Purgatorio mentre Sam giocava alla famigliola felice con Amelia ma anche con la Fall Of Angels della scorsa stagione. Successivamente arriva un midseason che scuote le acque e prova a chiudere il cerchio allo stesso tempo (rispettivamente “Citizen Fangs” e “Holy Terror“) mentre nel nuovo anno, verso fine gennaio ed inizio febbraio, compare magicamente un episodio che fornisce il filo conduttore per tutto il resto della stagione, lo è stato “Trial And Error” con l’inizio delle 3 prove per chiudere i cancelli dell’Inferno ed allo stesso modo anche “First Born” con il passaggio del Mark Of Cain a Dean.
Non c’è quindi da sorprendersi se “Hibbing 911” non fornisce alcun elemento interessante di cui parlare, se per riuscire a sfornare un filler si vanno a recuperare personaggi dimenticati in altri filler (Donna Hanscum era nel centro dimagrante di “The Purge“) e se si riutilizza per l’ennesima volta gli inflazionatissimi vampiri invece che creare da zero un altro mostro. Carver e gli altri sceneggiatori stanno semplicemente temporeggiando, lo fanno in maniera un po’ discutibile ma è oggettivamente quello che è sempre successo, quindi non c’è di che stupirsi, si deve solo portare pazienza.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Ask Jeeves 10×06 | 2.54 milioni – 1.0 rating |
Girls, Girls, Girls 10×07 | 2.30 milioni – 0.9 rating |
Hibbing 911 10×08 | 2.33 milioni – 0.9 rating |
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.